In Italia, nel corso del 2022, il gioco d’azzardo è riuscito a generare un fatturato di 19,6 miliardi di euro, raggiungendo livelli mai più toccati dalla chiusura imposta dalla pandemia. E confrontando il giro d’affari con quello registrato nel 2019, la spesa degli utenti per il gioco online è addirittura raddoppiata. Dati positivi per un settore che ha ripreso a crescere dopo anni difficili. Tuttavia, l’aumento del numero di giocatori rende ancora più importante la presenza di iniziative e servizi volti a ridurre il rischio ludopatia. Quali strade possono essere percorse da chi si rende conto di avere un problema di dipendenza, o ha un conoscente o un familiare che mostra i primi sintomi? Riuscire a risolvere il problema appena si manifesta, rivolgendosi alle persone giuste, evita di rendere la situazione ancora più complicata da affrontare a livello personale, finanziario e familiare. Continua nella lettura per ottenere informazioni utili in tale ambito.
Come riconoscere la ludopatia
Prima di capire in caso di dipendenza da gioco a chi rivolgersi è utile fare una breve premessa sui sintomi che dovrebbero far scattare un allarme in chi gioca, o nelle persone a lui vicine. L’aumento della frequenza dei collegamenti ai casino online e sessioni di gioco sempre più lunghe, manifestazioni d’ansia o un’evidente irritabilità nel lasciare le piattaforme di scommesse rappresentano i sintomi più comuni. Molto preoccupanti sono la tendenza a investire cifre via via più elevate nel gioco e il tentativo di recuperare immediatamente le somme perse. Ad allarmare dovrebbero essere anche la perdita d’interesse verso altre attività e il progressivo deterioramento delle relazioni interpersonali. Chi soffre di ludopatia, inoltre, tende a negare il problema agli altri. È da ricordare come la dipendenza possa colpire qualunque persona, indipendentemente da sesso, età e situazione finanziaria.
Ignorare il problema? Ecco le conseguenze
Sottovalutare la ludopatia, sperando che la situazione torni alla normalità da sola, è una pia illusione. E sprecare tempo prezioso, oltre che essere inutile, appare molto rischioso. La perdita di somme ingenti di denaro è solo una delle conseguenze, considerando che spesso a caratterizzare chi è dipendente dal gioco d’azzardo sono anche ansia e depressione. Altri effetti negativi? L’interruzione dei rapporti personali e familiari, fino al completo isolamento sociale. Sovente ci si trova a che fare con persone costrette a indebitarsi attraverso prestiti illegali o, ancor peggio, con denaro ottenuto tramite gli usurai. Prestare grande attenzione alle abitudini di scommessa, e cercare un professionista se si sospetta di avere un problema di ludopatia, è essenziale.
Dialoghi aperti e gruppi di aiuto-aiuto
Un amico o un parente finito nella spirale della dipendenza da gioco inizialmente cercherà di negare il problema, ritenendo di poter controllare la propria voglia di scommesse. Instaurare un dialogo quanto più possibile aperto e sincero, evitando di utilizzare toni accusatori o, ancor peggio, denigratori, può essere utile in una prima fase. Permetterà al sospetto ludopatico di riconoscere quali siano i danni già provocati dalla dipendenza, economici e sociali. Quando il giocatore si renderà conto di avere un problema, e sarà disposto a lasciarsi aiutare, arriverà il momento di contattare chi possa proporre un percorso specializzato di riabilitazione. A seconda dei casi potrebbero rivelarsi utili anche percorsi psicoterapeutici e cure farmacologiche. Nel trattamento della dipendenza da gioco sono da ricordare i gruppi di “aiuto-aiuto” dedicati. Le persone che percorrono tale canale maturano in genere una piena consapevolezza della patologia, e imparano ad affrontarla con un atteggiamento positivo. A prendere parte a questi gruppi sono persone stimolate ad aiutarsi e sostenersi a vicenda. Ognuna è invitata a raccontare quale sia stata la propria esperienza, le difficoltà riscontrate nel percorso da affrontare e i successi conseguiti. Ovviamente, a condurre le sessioni di gruppo è un esperto nella ludopatia. Poter contare sul supporto di un familiare o di una persona cara non farà che rafforzare la volontà di allontanarsi gradualmente dalle scommesse. I familiari possono anche offrire affetto, comprensione e occasioni di svago, che allontaneranno per qualche attimo la mente del ludopatico dal problema.
Cos’è il TVNGA e perché è utile nei casi di dipendenza da gioco
La domanda che ti poni ora è “con unadipendenza da gioco a chi rivolgersi“? Purtroppo, sono in tanti a ignorare l’importanza del gioco responsabile promosso dagli operatori del settore scommesse. Di conseguenza, una buona risposta è celata dalla sigla “TVNGA”, acronimo di “Telefono Verde Nazionale per le problematiche legate al Gioco d’Azzardo”. Questo servizio di counselling telefonico disponibile al numero 800 558822 si rivolge, in modo particolare, a chi convive con problematiche connesse al gioco d’azzardo, e alla sua famiglia. L’obiettivo è offrire uno spazio capace di accogliere, ascoltare e orientare chiunque chiami. Contattabile dal lunedì a venerdì a partire dalle 10 del mattino, fino alle 16, è supportato dal Centro Nazionale Dipendenze e Doping dell’Istituto Superiore di Sanità. Le persone con problemi di dipendenza dal gioco vengono orientate verso servizi nazionali in grado di proporre interventi sanitari, diagnostici o volti al trattamento della ludopatia. Vengono anche rilasciate informazioni su servizi che aiutino a gestire le problematiche di natura economica causate dall’eccesso nel gioco, e di quelle di carattere legale. Gli utenti ricevono un adeguato sostegno nella scelta delle migliori strategie. Tra le opzioni disponibili spiccano i Servizi di cura (sia privati che afferenti al Servizio Sanitario Nazionale) e i già citati gruppi di “aiuto-aiuto”.
Il censimento annuale garanzia di affidabilità
La validità delle informazioni fornite dal TVNGA è garantita dal fatto che, ogni anno, ha luogo un censimento. Ed è grazie a quest’ultimo che vengono verificate e aggiornate le informazioni riguardanti l’anagrafica e l’offerta assistenziale promossa dalle strutture socio-sanitarie che fanno parte del network. Altri servizi utili sono la divulgazione di materiale scientifico e informativo, l’attività di sensibilizzazione e la promozione dell’importanza della salute.
Diagnosi e cura: le opzioni migliori
Sono i servizi ambulatoriali per le dipendenze, privati accreditati o pubblici, a fornire attività di diagnosi e cura del gioco patologico. Oltre alla persona che manifesta il problema, a potersi rivolgere alle varie strutture sono anche familiari, amici o conoscenti. SERD e SMI forniscono informazioni, sono disponibili a offrire consulenze mirate e propongono altri servizi di primaria importanza in questo ambito. Nelle strutture operano fianco a fianco medici, educatori professionali, psicologi, infermieri e assistenti sociali. Si tratta di servizi completamente gratuiti per cui non sono richieste impegnative o richieste provenienti da medici di medicina generale. È sufficiente prendere appuntamento telefonicamente o via e-mail. Agendo nel pieno rispetto di quanto previsto dalle normative sulla privacy è assicurata a chiunque la massima riservatezza. Chi lo desidera potrà anche richiedere l’anonimato.