Calcioscommesse, scandali di oggi e di ieri

Premessa

Vista la delicatezza dell’argomento, in questo articolo non faremo pubblicità agli operatori di gioco.

Nella redazione di AmmazzaCasino, prendendo spunto da una nostra discussione interna, vogliamo approfondire un aspetto degli scandali legati al calcioscommesse, evitando partigianerie, colpevolismi o innocentismi che, purtroppo, sono fin troppo comuni quando si parla di calcio nei mezzi di informazione.

La domanda che ci siamo posti – e che andiamo ad approfondire – è la seguente:
Esiste un filo conduttore tra gli scandali del calcioscommesse degli anni ’80 e quelli scoppiati negli ultimi anni, legati alle scommesse online su operatori esteri?

Come è ovvio, negli anni ’80 scommettere era molto più complesso rispetto a oggi, quando è sufficiente uno smartphone e un ritaglio di tempo per piazzare una giocata.
Internet non esisteva ancora, ma – come vedremo nell’approfondimento – le occasioni per scommettere illegalmente, e per commettere illeciti anche più gravi, non mancavano.


Il recente scandalo calcioscommesse (2023–2025)

Tra il 2023 e il 2025 è emerso un nuovo scandalo legato al calcioscommesse, che ha coinvolto almeno una dozzina di calciatori di Serie A, tra cui Sandro Tonali, Nicolò Fagioli, Weston McKennie, Raoul Bellanova, Ángel Di María, Nicolò Zaniolo, Alessandro Florenzi, Mattia Perin, Samuele Ricci e Leandro Paredes.
L’inchiesta, condotta dalla Procura di Milano, si è concentrata su un giro di scommesse clandestine e piattaforme illegali, con sequestri per oltre un milione e mezzo di euro e richieste di arresti domiciliari per i gestori delle piattaforme. L’indagine è tuttora in corso.

Aspetti chiave:

  • Nessun calciatore risulta aver alterato l’esito di partite di calcio: le scommesse riguardavano altre discipline o il poker online.
  • Il movente principale sembra essere stato il bisogno di riempire il tempo libero nei ritiri, più che l’arricchimento personale.
  • Tonali e Fagioli avrebbero avuto un ruolo attivo come “collettori” e promotori delle piattaforme illegali, ricevendo bonus e riduzioni di debiti in cambio di pubblicità e intermediazione.
  • I debiti di gioco venivano spesso saldati tramite finti acquisti di Rolex presso una gioielleria usata come “banca occulta”.
  • Le conseguenze penali sono minime (ammenda sanabile con oblazione), mentre sul piano sportivo sono possibili squalifiche e provvedimenti disciplinari.

Lo scandalo del 2023

Il caso attuale è una prosecuzione – e un ampliamento – di quanto emerso già nell’ottobre 2023, quando i primi nomi (Tonali, Fagioli, Zaniolo) furono squalificati per scommesse illecite, con particolare attenzione all’uso di piattaforme non autorizzate e alle violazioni dei regolamenti federali.
Già allora, come oggi, non emersero combine o alterazioni di risultati sportivi, ma solo la violazione del divieto per i tesserati di scommettere, anche su altri sport.


Il Totonero del 1980

Il primo grande scandalo del calcio italiano, noto come Totonero, scoppiò nel 1980 e fu di tutt’altra natura. Calciatori, dirigenti e intere società di Serie A e B erano coinvolti in un sistema di partite truccate per alterare i risultati e vincere scommesse clandestine.

Aspetti chiave:

  • Le partite venivano effettivamente “aggiustate”, con accordi tra calciatori di squadre avversarie.
  • Il sistema era gestito da allibratori clandestini legati alla criminalità, con forti interessi economici e penalità severissime: retrocessione di Milan e Lazio, radiazione di dirigenti, squalifiche pluriennali per calciatori come Paolo Rossi, Bruno Giordano ed Enrico Albertosi.
  • L’indagine partì da una denuncia per truffa da parte degli stessi organizzatori, Cruciani e Trinca, che avevano perso ingenti somme quando alcune combine non erano andate a buon fine.

Il Totonero-bis del 1986

Nel 1986 un nuovo scandalo – noto come Totonero-bis – coinvolse nuovamente Serie A, B, C1 e C2. Intercettazioni dimostrarono il tentativo di alterare partite per favorire scommesse illegali.
Anche in questo caso furono coinvolti presidenti di club e dirigenti, con penalizzazioni e deferimenti federali, ma la portata fu minore rispetto al 1980.


Differenze e punti in comune

Tabella riassuntiva

AspettoScandalo 2023–2025Scandalo 1980 (Totonero)Scandalo 1986 (Totonero-bis)
Tipo di illecitoScommesse su siti illegali, nessuna alterazione di partiteCombine, partite truccate, scommesse clandestineCombine e scommesse clandestine, minore portata
CoinvolgimentoCalciatori di Serie A, anche stranieriCalciatori, dirigenti, presidenti, club di A e BCalciatori, dirigenti, club di tutte le categorie
MotivazioneTempo libero, debiti di giocoArricchimento illecito tramite combineArricchimento illecito tramite combine
Conseguenze penaliMinime (ammenda, oblazione)Severe (arresti, radiazioni, retrocessioni)Penalizzazioni, deferimenti
Conseguenze sportiveSqualifiche, multe, rischio nuove sanzioniRetrocessioni, radiazioni, squalifiche pluriennaliPenalizzazioni, squalifiche
Sistema di pagamentoFinti acquisti in gioielleria, bonifici tracciabiliDenaro contante, consegne clandestineDenaro contante
Ruolo dei calciatoriScommettitori e promotori di piattaformeProtagonisti attivi delle combineProtagonisti attivi delle combine
Impatto mediaticoAlto, ma senza “partite vendute”Altissimo, “fine del calcio”Alto, ma meno del 1980

Punti in comune

  • In tutti i casi emerge una zona grigia tra calcio e scommesse, con il coinvolgimento diretto di calciatori e la necessità di affrontare le conseguenze davanti alla giustizia sportiva e ordinaria.
  • Le indagini partono spesso da intercettazioni, denunce o confessioni di chi si sente truffato o perde il controllo del giro.
  • Il danno d’immagine per il calcio italiano è sempre molto rilevante.

Differenze principali

  • Oggi non ci sono prove di combine o partite truccate: gli illeciti riguardano solo il divieto di scommettere e l’uso di piattaforme illegali. Qualcuno ha ipotizzato sospetti su ammonizioni “strategiche” o calci d’angolo, ma non esistono prove né basi solide per formulare accuse o teorie in tal senso.
  • Negli scandali del 1980 e 1986, i calciatori alteravano direttamente i risultati per guadagnare dalle scommesse.
  • Le pene odierne sono molto più leggere, anche per la diversa gravità dei fatti contestati.

Conclusione

Lo scandalo attuale rappresenta una nuova forma di “malattia” del calcio italiano: non più la corruzione dei risultati sportivi, ma la trasgressione di regole etiche e legali legate al gioco d’azzardo e all’uso delle piattaforme digitali.
Il Totonero degli anni ’80 resta invece il simbolo della manipolazione sportiva vera e propria, con conseguenze devastanti per club e campioni.
Entrambi i fenomeni, però, testimoniano la vulnerabilità del calcio italiano agli effetti corrosivi delle scommesse clandestine.

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