Che si tratti di un evento ufficiale o della mano tra amici, il mondo delle carte affascina e incuriosisce con le mille sfaccettature che riesce a offrire. Indagarne la storia e lasciarsi conquistare dalle curiosità, scoprirne la varietà degli stili e comprenderne le caratteristiche essenziali: ecco i presupposti alla base di una scelta in linea con le esigenze che l’evento di gioco richiede. Figure, jolly, numero di mazzi e tanti altri particolari sono la base naturale per una scelta in grado di dare onore al gioco.
Carte da gioco, storia e memoria nei tempi
La storia delle carte si lascia risalire ad almeno mille anni fa, va di pari passo con l’invenzione della carta. Jian, Tiao e Wan erano i tre semi delle prime carte nella Cina del X secolo d. C., ve n’è traccia anche nel mondo arabo di qualche secolo dopo. Le rotte commerciali e i movimenti di conquista furono il mezzo propulsore per la loro espansione anche nel mondo occidentale. Non a caso, il nome “naibi” – utilizzato ancora oggi per indicare le carte – indica il “deputato”, figura del mazzo mamelucco. Nel “De remediis utriusque fortunae” ne scriveva il Petrarca, dal XV secolo il successo del gioco a carte si espandeva tra le corti e i principati del Vecchio Continente.
Alcune curiosità dal mondo delle carte da gioco
Rifinite in platino, ecco le carte più preziose dell’intero pianeta; fanno parte del set di Geoffrey Parker, una valigetta in pelle di alligatore che si accompagna a fiches in oro a 18 carati e diamanti. Il valore del set di gioco è stimato in 7,5 milioni di dollari USA. Un’altra curiosità proviene dalle carte francesi, l’introduzione del Jolly – noto anche come Joker – sarebbe da attribuire agli americani. Durante la Guerra di Indipendenza, la figura sarebbe stata aggiunta al mazzo tradizionale per consentire il gioco a Euchre (molto diffuso anche in Australia, Canada e Gran Bretagna). Alcune leggende da tavolo attribuirebbero la somiglianza tra l’immagine del Re e Alessandro Magno, di certo le carte sono ovunque le regine negli eventi di gioco.
Carte: le figure e gli stili internazionali
Le caratteristiche delle carte parlano delle varie culture del mondo. Restringendo il campo ai soli mazzi occidentali, sorprende la varietà in Paesi anche confinanti tra loro. Non a caso, nel Bel Paese si tende a semplificare la varietà alle napoletane e alle francesi, la realtà vede le siciliane, le bolognesi, le bergamasche, le sarde, le trentine e tante altre varianti geografiche delle carte. Vista da quest’ottica, non sorprende la differenza nel numero di carte in Paesi come la Germania, L’Austria, la Svizzera e la Spagna. Anche i simboli sono l’elemento di stile che dice molto della cultura dei luoghi. Riconosciute in ambito internazionale, le carte francesi sono quelle utilizzate nei principali tornei internazionali. Un breve approfondimento sul Poker dice molto a riguardo.
Caratteristiche delle carte, come si valutano le migliori?
Se sei un appassionato del tavolo verde e hai avuto modo di seguire le World series of Poker, certamente hai ben presenti le caratteristiche indispensabili per considerare le migliori carte. A prescindere dal gioco, la qualità si nota da alcuni dettagli:
- dimensioni;
- feel e scorrevolezza;
- trattamenti anti-marcatura.
Le dimensioni delle carte sono fondamentali per garantire la presa agevoleall’interno del palmo di una mano, gli standard più utilizzati sono la bridge size (89 x 57 mm) e la poker size (89 x 62 mm). Si tratta di soluzioni che incidono pure sulla sensazione al tatto, questo fattore dipende anche dal materiale della carta. Le tecnologie anti-marcatura impediscono al baro di apporre segni sulla carta: nelle competizioni di livello, ti conviene preferirle.
Materiali e dettagli, quali sono le carte adatte
Agli occhi dei meno esperti tutte le carte potrebbero apparire identiche, la realtà di gioco affina la sensibilità e detta la differenza tra le varie tipologie dicarte da gioco. Molto è affidato alla scelta del materiale, i principali sono il cartoncino e la plastica anche se le soluzioni in carta sono quasi sempre plastificate. C’è da considerare che la stampa del simbolo avviene prima dell’apposizione di una speciale vernice protettiva, il particolare aggiunge resistenza e lucentezza. Prodotti di livello sono trattati mediante calandratura e telatura, i due processi ottimizzano la resa per l’uso professionale. In occasione di un evento importante, è bene che tu consideri questi particolari. L’arrotondamento dei bordi è poi fondamentale per evitare tagli accidentali e favorirne la scorrevolezza.
Scegliere il mazzo di carte adatto al gioco
Per quanto uno sguardo veloce ai più famosi giochi di carte possa scacciare ogni dubbio, è bene ricordare qualche dettaglio soprattutto a quanti si stiano avvicinando al mondo del gioco. La regola numero uno per la scelta del mazzo più adatto è pensare al doppio. Se si considerano gli imprevisti di gioco, è sempre bene avere a disposizione un mazzo di riserva completamente sigillato; non a caso, i regolamenti ufficiali prevedono il cambio del mazzo. Per quanto riguarda l’aspetto ludico, almeno 104 carte francesi sono l’unità essenziale per la maggior parte dei giochi. Ovviamente il Poker – a differenza della Scala Quaranta – non utilizzerà le carte Jolly quindi il mazzo richiede una preparazione diversa. Il principio vale ovviamente per ogni gioco.
Ecco il punto sulla scelta più appropriata
La scelta del mazzo di carte è fondamentale se stai organizzando un torneo importante ma anche se ti diletti abitualmente nel gioco con gli amici. Molto dipende dalla struttura delle carte ma altrettanto è legato all’uso che ne andrai a fare. Se, ad esempio, hai la passione per il Burraco, dovrai scegliere delle carte dalla finitura ben diversa rispetto a quelle da poker. Scorrevolezza e tessitura possono variarne molto la maneggevolezza ma anche la dimensione delle figure può fare la differenza. Avere piena cognizione sulle regole del gioco è il modo più efficace per fare una scelta adeguata, le finiture sono importanti ma vanno sempre contestualizzate all’ambito di utilizzo. Non resta quindi che prepararsi per la mano vincente.