Se i giochi di carte ti appassionato e vuoi vivere momenti piacevoli con gli amici sappi che il Rubamazzo è tra i più dinamici e divertenti, coinvolge partecipanti di tutte le età ed è una variante semplificata della Scopa. Il nome dato a questo simpatico intrattenimento non è casuale ma indica la possibilità di rubare il mazzo agli altri giocatori realizzando così una divertente beffa. Arrivato in Europa intorno al 1300 d. C., il gioco, forse di derivazione araba, ha poche regole semplici e non richiede complicate strategie come avviene, ad esempio, nel Burraco anche se ti accorgerai che un po’ di tecnica è utile.
Rubamazzo: le carte e il loro valore
Per giocare a Rubamazzo dovrai avere di fronte almeno un altro player, questo infatti è un gioco che può coinvolgere da 2 a 4 giocatori. Potrai utilizzare un mazzo da 40 carte, suddivise in 4 semi, con 10 carte per seme. Praticamente avrai a disposizione le carte dall’Asso al 7 e poi le tre figure dove il Re corrisponde a 10, la Donna (o Cavallo) a 9 e il Fante a 8. Ricorda che nel Rubamazzo i semi non hanno alcuna rilevanza per cui 8 è 8, Re è Re e via dicendo. L’obiettivo del gioco è quello di arrivare alla fine della partita con un numero di carte superiore a quello degli altri giocatori, la semplicità dell’intrattenimento sta nel fatto che non è necessario fare la caccia ad una carta che ha più valore come accade con il Settebello e con altri giochi di carte.
Regole del Rubamazzo
All’inizio del gioco si designa il mazziere e questa è una operazione che può avvenire in tanti modi, forse il più conosciuto è quello che vede i partecipanti prendere una carta in base alla quale il ruolo viene ricoperto da chi ha preso quella più bassa. In caso di pareggio si pesca nuovamente. Nelle partite successive la funzione sarà affidata, a turno, agli altri giocatori, procedendo in senso antiorario. Una volta individuato il cartiere, il suo compito è mischiare le carte che vengono smazzate dal player alla sua sinistra. Dopo questo passaggio il mazziere distribuisce 3 carte a ogni giocatore e ne dispone 4 scoperte sul tavolo. Le carte rimanenti vengono tenute a parte e costituiscono il tallone da utilizzare successivamente. Ogni player gioca quando arriva il suo turno e terminate le tre carte, il mazziere distribuisce nuovamente tre carte a ogni giocatore. Il gioco consiste nel fare prese secondo abbinamenti che saranno posti sul proprio mazzo lasciando in cima, ben visibile, la carta giocata. Entrando più nel dettaglio devi sapere che il gioco si svolge in questo modo:
- il player cala una carta e se questa è dello stesso valore di una che è già sul tavolo, le prende entrambe;
- se sul tavolo non c’è una carta che ha il medesimo valore di quella calata e quel valore non può essere raggiunto sommando le carte, quella calata rimane sul banco;
- la terza possibilità riguarda il caso in cui la carta calata ha lo stesso valore della somma delle carte sul banco, in questo caso il player le prende tutte.
Facciamo un esempio per l’ultimo caso: poiché il Re corrisponde al 10, se cali il Re e sul banco ci sono un 2, un 3 e un 5 prendi tutte le carte. Esiste anche una variante che riguarda proprio le addizioni e che consente di prendere sia la carta che è sul banco che il mazzo, vediamo come: se hai in mano un 6, sul tavolo c’è un 2 e il mazzo dell’avversario ha come ultima carta scoperta un 4, puoi calare il 6 e prendere sia la carta sul tavolo (cioè il 2) che il mazzo, grazie alla addizione. In cima al mazzo dovrai posizionare la carta con cui hai preso, in questo caso il 6. La partita prosegue fino al termine della carte e a questo punto si decreta il vincitore. Nel caso che sul tavolo rimangano carte che non sono state prese, ci sono due possibilità: possono essere assegnate a chi ha rubato l’ultimo mazzo oppure vengono date al giocatore che ha preso le ultime carte. Si tratta di opzioni che devono essere considerate prima che inizi il gioco per decidere quale regola seguire quando si verifica la situazione. Le regole nei giochi di carte in genere sono numerose ma nel Rubamazzetto non si contano i punti totalizzati né le combinazioni che raddoppiano il punteggio come, ad esempio, avviene nella Pinnacola perché in questo gioco che affascina esperti e neofiti, vince chi possiede più carte.