L’evento pokeristico più importante al mondo, le World Series of Poker, risale al 1968 quando Tom Morehead nel suo Casinò a Reno, nel Nevada, organizzava un torneo a inviti. Due anni dopo, nel 1970, la famiglia Binion portava a Las Vegas il poker facendolo diventare un imperdibile appuntamento annuale nel loro Casinò, secondo la filosofia: “buon whisky e buone scommesse”.
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Al primo Main Event parteciparono, su invito, i giocatori ritenuti più forti e la competizione si basava su eventi legati a varianti del poker. Al vincitore, stabilito dalla votazione dei concorrenti e non dai punti, fu consegnata la coppa d’argento. Al torneo mancava però l’interesse dei media che fu stimolata dal vincitore dell’edizione del 1972, Thomas Preston, attraverso un tour promozionale negli Stati Uniti. Successivamente il numero degli eventi aumentò e nel 1984 vennero istituiti i tornei satellite in cui era richiesto un buy-in ridotto rispetto a quanto serviva per il Main Event che oggi attira giocatori, professionisti e non professionisti, da tutto il mondo. La storia è proseguita negli anni e il 2003 ha segnato un profondo cambiamento con la vittoria al Main Event da parte di Chris Moneymaker che si qualificava partecipando ad un torneo satellite in cui aveva giocato online con un buy-in di appena 39 dollari. La sua vincita al tavolo finale è stata di 2,5 milioni di dollari. L’anno dopo fu un altro player, Greg Raymer, anche lui proveniente da un torneo satellite, a vincere. Come avrai capito i cambiamenti hanno riguardato la possibilità di arrivare da un torneo satellite, in cui si sono spesi pochi dollari di iscrizione, e aggiudicarsi la vittoria nell’evento più rilevante delle WSOP poker. Oggi per arrivare al WSOP, puoi partecipare a un torneo satellite anche online: la lista completa si trova nel portale del World Series Of Poker e le possibilità di scelta sono numerose.
WSOP a Las Vegas e non solo
L’attenzione dei media, come sai, è elevatissima da anni e molti giocatori italiani competono ai tornei che dal 2005 sono organizzati al Rio Casinò di Las Vegas in seguito alla vendita del Horseshoe Casinò e dei diritti sulle WSOP, acquistati da una multinazionale. Dal 2007 a Londra si svolge anche l’evento europeo WSOPE e successivamente hanno preso il via WSOP poker Africa (2010), WSOP AsiaPacific (2013) e l’International Circuit (2015). Partecipare al più prestigioso avvenimento pokeristico non è semplice, si tratta di circa un centinaio di eventi che si svolgono verso l’estate e richiedono un buy-in elevato, non certo alla portata di tutti, che arriva a cifre elevate con il Main Event dove la vittoria è di milioni di dollari.
Curiosità sul WSOP
Nei primi anni Settanta venivano programmati pochi eventi che sono andati gradatamente aumentando nel 1973 quando sono state incluse diverse specialità del poker. Impressionante anche la crescita dei partecipanti, infatti mentre nel 1970, quando si ebbe la vittoria di John Moss, erano solo 7, nel 2019 i giocatori che hanno partecipato al Main Event sono stati 8.569. Per darti qualche dato: i player provenivano da 87 Paesi e avevano una età media di 41,46 anni, tra i giocatori più anziani Frank Passantino di 85 anni, mentre quello più giovane era Erwin Wiechers di 21 anni. Scarsa la rappresentanza femminile con 350 donne mentre hanno partecipato a questo gioco di abilità 8.219 uomini. Se sei interessato a conoscere le vincite più altesappi che c’è quella di Jamie Gold che nel 2006 ha riscosso 12.073.694 dollari e dopo alcuni anni quella di Anthony Esfandiari, giocatore americano di origine iraniana che nel 2012 ha vinto 18.346.673 di dollari all’evento Big One for One Drop.
Struttura e regole
I buy-in sono diversi a seconda della tipologia di torneo. Per fare alcuni esempi l’iscrizione al Texas Hold’em del personale del Casinò è di 500 dollari ma si arriva facilmente a pagare fino a 10 mila dollari per eventi dove è previsto un titolo mondiale. Ci sono poi delle iscrizioni ai tornei con costi intermedi che variano dai 1000 ai 3000 dollari ma alcuni prevedono buy-in da 5000 dollari. Quando si tratta del Mixed Game H.O.R.S.E. però il discorso cambia perché qui dovrai versare di 50 mila dollari. Se ti stai chiedendo di cosa si tratta devi sapere che il Mixed Game, o gioco misto, è articolato nelle specialità da cui ha origine l’acronimo H.O.R.S.E. che sono Texas Hold’em, Omaha, Razz, Seven Card Study, Eight or Better. Le regole prevedono una struttura fissa mentre le varianti seguono le regole note. Il primo gioco è il Texas Hold’em e poi si prosegue con gli altri secondo un preciso ordine. Come avrai capito per giocare a H.O.R.S.E. è necessario essere competenti nelle diverse varianti del poker. Ad ogni giro il gioco cambia in questo modo: se il tavolo è da sei giocatori si faranno sei mani di Texas Hold’em, sei mani di Omaha, sei di Razz e via dicendo. In queste partite, data la pluralità dei giochi, scoprirai che è importante uscire vincenti nelle varianti in cui sei più forte e limitare i danni, giocando solo le mani migliori, nelle specialità in cui sai di essere meno competente. Se giochi invece secondo la struttura H.O.S.E. le regole sono le stesse solo che non viene giocato il Razz, gioco che fa parte del Stud Poker ed è una variante del Seven Card. Viene giocato con 4 carte scoperte e 3 coperte e si cerca di fare il punto più basso (non più alto). I player puntano un Ante prima che inizia la mano, ricevono 3 carte di cui una scoperta e chi ha la carta scoperta più alta, effettua il bring-in. Dopo questa fase iniziano i giri di puntata. Poiché il Razz è un gioco che non è conosciuto bene dalla maggior parte degli amatori del poker ma solo dai professionisti, giocare a H.O.S.E. invece che a H.O.R.S.E. elimina una difficoltà e apre la porta a moltissimi appassionati. Naturalmente H.O.S.E. e H.O.R.S.E., Omaha, Razz e Texas Hold’em sono solo alcune delle specialità che si giocano a WSOP alle quali ne vanno aggiunte altre come 5 card stud e 7 card stud (simili tra loro), Ace to 5 che appartiene alla categoria dei draw poker e Deuce to 7 triple draw che, come immagini, è un altro interessante draw poker, simile al gioco Ace to 5, dove vince il punto più basso.
I principali tornei
Poiché sono moltissimi faremo una rapida carrellata di quelli più noti. Il Main Event è un evento fisso nel palinsesto, oltre che il più prestigioso, perché si entra nel gotha dei migliori giocatori di poker del mondo. Nel tavolo finale, come sai, si gioca il Texas Hold’em No Limit. Il pagamento è milionario anche se a fronte di un buy-in di migliaia di dollari. Se partecipi a quello europeo il buy-in è di 10 mila euro e il gioco è sempre il Texas Hold’em No Limit. Se incuriosito dal “Seniors No Limit Holdem Championship”? Sappi allora che i partecipanti devono avere almeno 55 anni, il buy-in è di 1000 dollari ed è un evento in cui si gioca Texas Hold’em. I partecipanti al Big One for One Drop, invece,versano un buy-in da un milione di dollari e non a caso è giocato dai player più ricchi del mondo.