Quotazioni, algoritmi vincenti e studio approfondito delle dinamiche di gara non bastano, il mondo dei cavalli necessita più di una semplice analisi. Fiato sospeso, passione pulsante e adrenalina a mille sono le emozioni che muovono gli amanti dell’ippica. Ogni sport ha le sue classiche, i suoi eroi perdenti e gli Dei del trionfo. Ecco alcune delle gare che segnano il confi ne della celebrità. Più note agli esperti, queste sono le tappe del dream tour mondiale che ogni anno fa battere all’unisono il cuore degli appassionati di tutto il mondo.
Royal Ascot e non solo, le più ricche
Se si parla di scommesse dei cavalli, le più prestigiose costituiscono l’evento dell’ippica. Il ricco premio è solo una parte del rituale che conquista gli appassionati di cavalli. Vi hanno partecipato i più famosi stalloni da corsa della storia, qui si sono guadagnati il loro posto nell’Olimpo dei migliori. Con un montepremi di oltre dieci milioni di dollari, il Royal Ascot è l’evento degli eventi. Vi si respira il clima formale di altri tempi, tutto sembra immutato rispetto alla sua inaugurazione da parte della regina Anna nel 1711. L’arrivo dei reali britannici su carrozze è uno spettacolo unico. L’etichetta è strettamente formale. Le donne vestono in abito da giorno e sfoggiano cappelli importanti, gli uomini sono rigorosamente in abito nero o grigio e indossano il copricapo a cilindro. Estremamente più moderna è la Dubai World Cup, la più ricca nel panorama dell’ippica mondiale. Risale al 1996 l’inaugurazione da parte del sovrano e del primo ministro degli Emirati Arabi Uniti. La gara appartiene ad un circuito stellare, la Dubai World Cup Night Event conta un montepremi complessivo di ventisette milioni di dollari. L’importanza dell’evento attira le celebrità da ogni continente. Qui si trova il meglio del meglio, nomi celebri dello sport, politici e personaggi del cinema sono parte di uno spettacolo dai grandi numeri.
Melbourne Cup, la gara è nella gara
Il mondo delle gare di cavalli è universo da interpretare, fatto di passione e adrenalina ma anche di tante curiosità. È il caso della Melbourne Cup, l’evento ippico che attira il pubblico delle grandi occasioni non solo dall’Australia. Ogni anno, in occasione dello Spring Racing Carnival di Melbourne, l’ippodromo di Flemington – gestito dal Victoria Racing Club – è la meta di appassionati e delle star del jet set. La sua inaugurazione ebbe luogo nel 1861, sin da allora la competizione non si limitava alla sola corsa dei cavalli. L’evento è l’occasione per sfoggiare dei copricapi alquanto ricercati. Qui è possibile assistere ad una vera e propria maratona dello stile, l’attenzione si sposta sugli spalti. Vere e proprie creazioni d’arte concorrono al Fashion On The Field – Moda in campo -, la competizione che elegge la donna e l’uomo dallo stile più elegante. La gara degli abiti fa da cornice ad un evento di tutto rispetto: se si considera il montepremi di oltre cinque milioni di dollari, l’appuntamento è di quelli che contano nel panorama mondiale. Sono oltre centomila gli spettatori che si ritrovano ad assistere una delle più importanti gare su tappeto erboso in un contesto di tutto rispetto, lo skyline della città è accompagnato dal roseto più esteso di tutto l’emisfero australe.
Triple Crown Of Thoroughbred Racing, la classica purosangue
La triplice corona del purosangue da corsa è un nome davvero importante per una disciplina ippica. Il prestigio della rassegna è dato dalla selezione dei partecipanti, si tratta infatti di tre gare accessibili rigorosamente ai purosangue di massimo tre anni di età. Le tappe sono tre: il Kentucky Derby, la Preakness Stakes e la Belmont Stakes. La carrellata di competizioni ha inizio nel mese di maggio per concludersi a giugno inoltrato. Le corse sono tra le più impegnative, si tratta di una tra le competizioni più lunghe a livello mondiale. La prima tappa si svolge su circa 1,25 miglia (2,01 Km), la seconda su 1,187 miglia (1,91 Km) e la terza su 1,5 miglia (2,41 Km). Come gli esperti ben sapranno, vincere tutte le gare della competizione è un risultato rarissimo. Negli States la tripla corona è stata conquistata soltanto da tredici cavalli, dal 1978 al 2015 – esattamente in 37 anni – nessun cavallo è riuscito ad aggiudicarsi il premio. Il celebre Justify – cavalcato da Mike Smith e allenato da Bob Baffert – nel 2018 ha regalato una delle più intense emozioni di questa classica dal sapore retrò, aggiudicandosi la gara tre con il tempo di 2’ 28”. Il montepremi non è dei più alti ma la celebrità di esserci riusciti non ha prezzo.
Le altre corse di cavalli famose
Cinque milioni di dollari è il montepremi in palio, di tutto riguardo ma non quanto il prestigio di questa classica dell’ippica. Tra le corse di cavalli famose, il Prix de l’Arc de Triomphe è noto ai più come “The Arc”. La corsa si tiene presso l’ippodromo Longchamp di Parigi e l’appuntamento è fissato per il primo weekend di ottobre. Volando negli Stati Uniti, il torneo Breeder’s Cup è uno dei più giovani. L’inaugurazione risale al 1984, tredici gare costituiscono un circuito in grado di portare il montepremi fino a 28 milioni di dollari. La Breeder’s Cup Turf e la Breeder’s Cup Classic sono gli eventi di spicco della rassegna. La classica nipponica è la Japan Cup, qui a sfidarsi sul tappeto erboso di Tokyo sono solo i purosangue. Tra le più giovani, nella prima edizione del 2017 esordiva con un montepremi di ben dodici milioni di dollari. La corsa scardinò ogni algoritmo di scommesse e aveva lo scopo di primeggiare sulla ricchezza delle competizioni del Medio Oriente. Il montepremi ben presto si è ridotto a tre milioni di dollari ma la competizione è un ottimo motivo per volare in Florida. Ben più antica è la Preakness Stakes, la prima edizione si tenne nel 1873 e da allora ricorre nel mese di maggio a Baltimora. È una delle due chilometri più veloci.
Nakayama Grand jump, la più prestigiosa
Il montepremi ammonta a soli 1,7 milioni di dollari ma il mondo delle sc ommesse dei cavalli vive ogni anno sportivo in attesa in aprile della più prestigiosa. Il Nakayama Race Course ospita una delle più avvincenti gare ad ostacoli. Qui la tecnica fa a gara con l’audacia. Curve strette, salti al cardiopalmo, pendenze importanti costituiscono una prova tra le più impegnative dell’intero circuito ippico. La sfida accende il mondo delle scommesse, ogni anno è una sorpresa che si rinnova. Il “Grande Salto” è una purosangue, vi partecipano solo cavalli dai quattro anni su un percorso di 4,25 Km. Solo a partire dal 1999 la competizione è stata aperta ai cavalli stranieri, prima di allora era un evento riservato ai soli cavalli addestrati in Giappone. La gara si tiene su un circuito sterrato ripetuto più volte, il culmine dell’emozione è nell’ultimo tratto nel quale i cavalli compiono gli ultimi tre salti sul fotofinish in erba sintetica. Tra i vincitori della competizione si ricordano i mitici Blackstairmountain – primo europeo a vincere la prestigiosa-, St Steven – cavallo quotato oltre due milioni di dollari – e Karasi – vincitore della Melbourne Cup per tre anni di fila -. Il Paese del Sol Levante regala il culmine delle emozioni in una delle classiche più amate dal popolo delle scommesse.