Anche quest’anno l’inizio di Febbraio è il periodo in cui vengono annunciate le novità maggiori nel settore del gaming, in concomitanza con l’ICE, la fiera del gaming che si tiene all’Excel di Londra.
A differenza degli altri anni, tuttavia, non ci sembra ci siano stati degli annunci particolarmente innovativi in nessuno dei settori del gioco.
Le novità dei provider di giochi
In un mercato sempre più affollato, e in cui sempre di più le case produttrici di software sono alla costante ricerca dell’effetto “WOW”, le novità davvero in grado di catturare la nostra attenzione sono state pochine.
Netent ha riproposto per il terzo anno di fila i giochi in modalità VR, quest’anno con Gonzo’s Quest, ma sembrava proprio che la proposta fosse fatta per marketing . Consueto annuncio di nuovi giochi branded, con Vikings e Narcos direttamente dal rooster Netflix, sperando che i risultati siano meglio di quanto fatto con Emoji e Planet of the Apes.
Niente di particolarmente eccitante nemmeno in casa Microgaming, che ha lanciato la slot di Cash of Kingdoms, chiaramente ispirata a Clash of Clans e Fortunium, molto ricca di feature, ma nessun nuovo titolo branded di particolare interesse a parte una nuova slot a marchio Playboy
Anche in casa Playtech niente da far girare la testa – anche in questo stand si potevano provare giochi in VR (inutile quello del live, molto interessante invece la slot in modalità sparatutto tipo Doom) e si potevano provare tutti i giochi della serie DC Comics, che ha oramai sostituito i giochi Marvel. Interessante la parte live, con la roulette live Age of The Gods che permette di vincere i jackpot condivisi con le slot e l’annuncio della distribuzione nel network live di Playtech delle roulette dei casinò fisici dell’offerta Authentic Gaming, tra i quali quello del Casinò di Saint Vincent.
Yggdrasil che negli ultimi anni ci aveva abituati a grandi innovazioni non è riuscita a stupire quest’anno, se si esclude uno stand davvero bello, che richiama la nuova slot Vikings go to Hell, che chiunque abbia giocato a Diablo in gioventù (e non solo) non potrà non notare le “ispirazioni”.
Una menzione a parte invece per lo stand di Endorphina che per presentare la slot Taboo ha messo in pista uno show sicuramente in grado di catturare l’attenzione dei passanti, a dispetto delle roboanti dichiarazioni sull’eccessivo sessismo nelle fiere sul gaming che avevano preceduto la manifestazione.