Talvolta evidente tra i tavoli e spesso celato da un vestiario informale, l’ispettore di casinò è la figura che il vero giocatore impara a riconoscere. Si tratta di un professionista delle dinamiche del gioco, serve esperienza ma anche attitudine al controllo dell’insieme per vestire i panni del controllore in capo. Ti accompagniamo in un breve percorso alla scoperta di una delle attività che più incuriosiscono nell’affascinante mondo dei casinò.
Chi è l’ispettore di casinò, come riconoscerlo
Se siedi al tavolo verde e qualcuno inizia ad alzare la voce per la perdita delle fiches, potresti cogliere chi nella sala è l’ispettore deputato al controllo. Casinò dalla storia importante – vedi Sanremo e i croupier che ne hanno fatto la storia – dedicano una particolare importanza al controllo della regolarità in ogni ambito.
L’ispettore è il ruolo di livello, attribuito a un attore di fiducia nel contesto della casa di gioco. Ogni casinò ha una politica particolare a riguardo, c’è chi preferisce l’eleganza del controllore discreto e chi invece si affida alla presente sicurezza di chi vigila costantemente. Certamente, se stai giocando in presenza di un ispettore, puoi concentrarti sul divertimento alla ricerca della mano fortunata.
Le funzioni, esperienza al servizio del gioco corretto
Se pensi che l’ispettore di sala si limiti a fare da controllore, probabilmente hai colto solo una parte dei suoi compiti. Controllare lo svolgimento del gioco è certamente una parte importante della sua attività ma non c’è solo questo.
Se hai esperienza con il tavolo da gioco, sai che il Poker prevede una serie di passaggi obbligatori per il dealer nella preparazione della mano di gioco: si tratta di un esempio ma serve a illustrare la complessità del ruolo. L’ispettore ha una profonda conoscenza dei passaggi, vigila sia sui giocatori che sui croupier. Si aggiungono le funzioni di controllo del flusso di fiches, l’avvio e la chiusura dei tavoli, il conteggio di attivi e passivi nei tavoli. Tra i compiti più duri c’è la gestione delle dispute di gioco e la risoluzione di errori o dubbi nelle giocate controverse.
Le facoltà di un ispettore di casinò
Non a caso definito anche supervisor, l’ispettore ha grandi responsabilità nell’ambito del casinò. Considera ad esempio i grandi santuari del gioco – qui puoi trovare un interessante approfondimento su Montecarlo, ad esempio – e il relativo afflusso sia sul canale virtuale sia dal vivo, chi controlla si ritrova a gestire un continuo cambio di clientela. Tanta esperienza e self control sono alla base della gestione dei propri compiti.
Non è mai gradevole per un supervisor ma, talvolta, si ritrova costretto ad allontanare il giocatore dal tavolo. Il ritiro della tessera di gioco ma anche il blocco della mano per la ricognizione sono alcune delle facoltà che il professionista della sicurezza è chiamato a utilizzare. Non è mai semplice e comporta una forte pressione psicologica, qui attitudine ed esperienza fanno la differenza.
Come si diventa ispettore di casinò?
Serve una buona dose di gavetta prima di poter ambire al ruolo: il passaggio attraverso i ruoli del croupier di terza, seconda e prima categoria sono le scuole che formano la gran parte dei supervisor. Controllare pochi tavoli è l’inizio, le grandi realtà richiedono una sensibilità allenata da diversi anni di vita professionale.
Non c’è da nascondere che non tutti possono accedere al ruolo, servono naturale attitudine e sensibilità fine. Un impeccabile savoir-faire e la massima concentrazione sono gli ingredienti che lo chef de table (l’ispettore) deve avere e saper dosare.
Pro e contro di una professione che appaga
Chi ama girare il mondo trova nel ruolo la professione che consente di farlo con stile. Se consideri la forte selezione prima di diventare un controllore, sono solo in pochi ad avere l’esperienza necessaria per riuscire a ricoprire il ruolo.
Ecco un piccolo esempio: qui parliamo dei metodi per trovare la fortuna alla roulette, si tratta solo di un piccolo assaggio delle innumerevoli combinazioni dei giochi di un casinò. Se consideri il modello riproposto sui diversi tavoli di una sala e lo moltiplichi per le ore di apertura di una casa da gioco, puoi forse farti un’idea dello sforzo che il compito richiede.
Serve tanta passione, il supervisor accetta di vivere la sua vita professionale durante la notte. Le abitudini si stravolgono: la colazione sostituisce il pranzo e ci si ritrova a fare uno spuntino in piena notte, si vive quando il resto del proprio mondo riposa. Ecco un altro dei motivi che frena chi pensa di intraprendere questo tipo di professione.
Un aspetto positivo sta nei guadagni, lo chef de table è particolarmente apprezzato se di esperienza. I casinò più importanti sono disposti a remunerare in modo importante chi dimostra di meritarlo. A grandi oneri corrispondono altrettanti onori, questo è certamente un punto a favore per la scelta del particolare percorso.
Alcune curiosità sullo chef de table
Ascoltando le storie da tavolo verde, non mancano gli apprezzamenti per la figura del controllore anche da parte di qualcuno che ne ha pagato le conseguenze. Il baro esiste in ogni contesto di gioco e ogni supervisor ha qualche aneddoto da raccontare a tal proposito.
Il controllore talvolta fa i conti con le fragilità, il professionista prima o poi si scontra con il giocatore che ha perso il controllo. Lì esce fuori il carattere di chi fa una scelta difficile pur di salvare dal baratro chi gli sta di fronte. Il gioco è nobile, il controllore lo conserva tale.