Cos’è il gioco della Zara?
La passione per i dadi ha radici antiche e sembra che l’uomo abbia sempre avuto l’impulso di scommettere e giocare. I dadi sono stati utilizzati per la divinazione sin dal quinto millennio a.C. e sono stati successivamente adottati come strumenti di gioco in diverse culture, inclusa l’Italia durante l’epoca etrusca e romana. Nel Medioevo, il gioco dei dadi noto come Az-Zahr divenne popolare, e successivamente si sviluppò il gioco della Zara, menzionato da Dante Alighieri nella Divina Commedia. Le regole dell’Azar e della Zara implicano l’uso di tre dadi e si basano principalmente sulla fortuna, senza una strategia particolare. Il giocatore deve ottenere determinate combinazioni di numeri chiamate Azar per vincere, altrimenti i dadi passano all’avversario. Il gioco della Zara presenta somiglianze con il gioco del Craps, in cui il giocatore sfida il banco lanciando due dadi e cercando di ottenere specifici punteggi. Questi giochi riflettono l’antica passione per l’azzardo e il desiderio di scommettere nella speranza di vincere.