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L'approvazione del D.L. Abruzzo avvenuta il 23 Giugno 2009, " Misure a sostegno della ricostruzione dell'Abruzzo" oltre a rappresentare un sostegno alle zone colpite dal sisma (valutato in circa 500 milioni annui) dà ai Monopoli di Stato la facoltà di ridisegnare in parte il settore legato ai giochi e lotterie con interessanti novità.

Saranno istituite nuove lotterie (di tutti i tipi), verrà abolito il poco fortunato gioco denominato "Totip", sì al cash game via web (il poker e non solo che si gioca con soldi cash senza l'obbligo di partecipare ad un torneo), un nuovo gioco al posto del Totip, Videolotteries, videoslot", si al bet exchange, alle scommesse virtuali e alle "lotterie da supermercato" insomma nuove modalità, di tutto e di più, possibile pure l'apertura delle tabaccherie nei giorni festivi, ec ec.

Questo lo scorso anno nei primi mesi estivi, a distanza di un anno è rimasto solo l'evento sismico che ha provocato tanti morti e tanti danni, l'introduzione della nuova normativa Antisismica ed il D.L. Abruzzo del 23/6/2009;

cito questa notizia pubblicata il 9 Giugno 2010

ROMA (Agicops) Il TAR del Lazio accoglie il ricorso di Microgame sospendendo il decreto che avrebbe aperto le strade del cash game e dei giochi da casinò online. Lo si apprende dalle dichiarazioni rilasciate da Fabrizio Daloia a Cesare Antonini di Gioconews. Tutto sospeso fino al 13 Ottobre quando verrà aggiornata la seduta della seconda sezione del tribunale amministrativo regionale del Lazio.

Daloia chiede un nuovo confronto tra gli enti preposti e gli operatori per arrivare ad una soluzione in merito alla tassazione subordinata al prelievo dalle mani giocate.

Il ricorso Microgame di 180 pagine accusa i Monopoli di aver modificato in maniera sostanziale il testo inviato alla Commissione Europea rispetto a quello pubblicato in Gazzetta ufficiale dove sarebbero state introdotte delle ulteriori verifiche sulle piattaforme di gioco inizialmente previste solo per il sistema di generazione dei numeri casuali.

fonte http://www.agicops.com/poker-cash-game-tutto-da-rifare-secondo-microgame/

Mercoledì 18 Agosto 2010 11:49

Una notizia che non dovrebbe rendere molto popolare la piattaforma dal nome molto simile a quella estera basata sull'Isola di Man, a tutti gli altri netowrok che hanno investito in questi anni in licenze, risorse e marketing per il lancio del poker cash game. Microgame-People's Poker (Microgaming è l'azienda dal nome molto simile), tramite la voce del suo presidente Fabrizio D'Aloia, annuncia in un'intervista rilasciata all'Egr Magazine, una rivista estera molto accreditata nel settore dei giochi, 'possibili ulteriori ritardi nel lancio dei giochi di poker e casinò in Italia' dopo la discussione del ricorso avanazato dalla sua società contro il decreto pro-Abruzzo che avrebbe dovuto ampliare questi nuovi business per le piattaforme di gioco operanti in Italia. Insomma, ci sarà ancora d'aspettare per il cash game in Italia? Secondo Egr Magazine ulteriori ritardi sono possibili. Tuttavia pare che le piattaforme abbiano continuato a lavorare per trovarsi pronte, abili e arruolate, appena il Tar Lazio verificherà che i Monopoli di Stato hanno seguito tutte le indicazioni palesate dalle normative. Le previsioni parlano, in ogni caso, dei primi mesi del 2011. Evidentemente Microgame potrebbe nascondere qualche altro asso nella manica.

Il caso People's Poker è stato analizzato da Egr Magazine con un'intervista a D'Aloia. In effetti sono molte le aziende estere che vorrebbero investire in Italia ma sono attualmente bloccate sia dal mancato lancio del poker cash game, proprio a causa del ricorso Microgame, che per il blocco delle nuove licenze di gioco online che i Monopoli di Stato avevano deciso di immettere sul mercato (vedi i casi di Full Tilt Poker ed Everest Poker).

"Stiamo cercando di risolvere alcuni problemi con Aams e se c'è la volontà ulteriori ritardi verranno evitati". Il problema sarebbe la difficoltà per piccoli operatori di fornire ai Monopoli di Stato i codici sorgente dei giocatori delle piattaforme.

"Formalmente lo sfidante dell'Aams è Microgame ma, in realtà, operiamo in nome di tutte le piccole e medie imprese che lavorano con noi e sono oltre 120'", ha dichiarato D'Aloria a Egr.

Microgame è People's Poker Network, comanda il 30% del mercato italiano, i suoi marchi sono sconosciuti fuori dall'Italia ma sono circa 80 e i giocatori si aggirano intorno a 1,700,000 e giocano sia da casa che sui terminali terrestri noti come totem. L'analisi di Egr non fa una piega e la rivista estera aveva ipotizzato un crollo dell'operatore condotto da D'Aloia dopo il divieto che i Monopoli di Stato avevano diramato per tutelare le aziende del 'Bersani' che si vedevano danneggiate da una raccolta a terra che secondo loro non era autorizzata dalle normative.

"Questo non è assolutamente vero", dice D'Aloia. "In primo luogo, i totem non sono vietati. La legittimità dei totem è stata confermata più volte dai tribunali italiani ed a causa della cancellazione di leggi precedenti il totem può essere utilizzato per tutti i giochi online. Tra l'altro i totem rappresentano meno del 4% del fatturato. E 'solo uno strumento di marketing per l'introduzione di giocatori per il gioco online. Non fa parte del business in termini di operazioni quotidiane".

Nonostante i divieti continui riubaditi dall'Aams, D'Aloia è convinto che "si continuerà a giocare con una interfaccia specifica del cash game per totem e tavoli da poker, per permettere al player di giocare nei posti fisici".

E la crescita di Microgame non si ferma. 150% in più con profitti di 4,7 milioni di euro.

"Stiamo continuando a crescere, con oltre 2.000 nuovi giocatori al giorno, utilizzando una vasta gamma promoters che sono in grado di introdurre i nuovi giocatori dal territorio nazionale garantendo ottimi profitti a costi molto bassi", spiega D'Aloia.

I prossimi sviluppi della piattaforma Microgame? "Continueremo col poker e i tornei che avranno visibilità sulla tv italiana grazie ad un accordo stretto con la Endemol, quelli del Grande Fratello. Quindi investiremo sul Bingo online e sul Betting exchange sul modello di BetFair visto che 1,7 milioni di potenziali scommettitori possono garantire un'ottima base. Poi scommesse virtuali e altri tipi di bunsess", conclude D'Aloia sulle pagine di Egr Magazine.

fonte: http://www.gioconews.it/legislazione/microgame-a-egr-magazine-ulteriori-ritardi-per-il-poker-cash-game-9072.html

Vediamo come andra' a finire...a tarallucci e vino?

Modificato: da peppino

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