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Fumo E Gioco D'Azzardo


Jolly28

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Nella famosa università di Yellowstone, i professori Yoghi e Bubu stanno conducendo un interessante studio sulla la correlazione tra fumo e gioco d'azzardo.Ora chiedono anche il contributo degli assassini dei casinò per le loro statistiche, che verrano presto rese note sulla ben conosciuta agenzia Ansia.

Diamoglielo a sti yankee(?), il nostro contributo!!!

1)Chi fuma qui?

2)Se si,quanto?

3)Se no, no

4)Se si, fumate anche quando giocate ?

5)Per che motivo sareste disposti a smettere?

1)Io

2)sulle 13

3)

4)mai

5)perché è una cosa stupidissima e non sono neanche timida

Ergo, ho deciso di smettere.Lancio la sfida.Dalle 21 di oggi, ora italiana.Qualcuno mi segue? (non importa se mi ama)

:P

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Bravissima Jolly!!!

Io ho smesso il 23 Ottobre 2009, perché non respiravo più quando mi coricavo e non riuscivo più a dormire, perché mi sentivo soffocare.

Per e-mail, insieme alla cosa che mi hai chiesto, ti mando un libretto sul fumo, che a me ha aiutato moltissimo. E pubblicamente ti dico anche un trucco,se qualcuno ti volesse imitare( che a volte uso tuttora e che è molto utile): i primissimi tempi è molto dura,quando sembra proprio di non farcela più mi metto una sigaretta spenta in bocca e senza accendino, faccio tutti i gesti, dal buttare la cenere, dal tirare il fumo e dal mandarlo fuori...insomma tutti i gesti come se fumassi...solo che la sigaretta è spenta!!!

Bacioni a tutti da Rita :P

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quando gioco e lo faccio solo nei casino terrestri non fumo perché non è permesso nelle sale per legge,ma ci sono degli sgabbiotti dove si può andare a fumare,in media al casino ho sempre fumato in circa 5/7 ore un pachetto di sigarette solo che la sigaretta la buttavo quasi intera in quanto dopo due o tre boccate il mio pensiero era uscire dalla cancro-room puzzolente e piena di fumo(aspiratori una cippa),quindi non fa testo.

ora che invece trascorre gran parte della mia giornata a casa o comunque fuori dove posso fumare liberamente(a casa fumo solo affacciato alla finestra della cucina per non ledere la salute di mia figlia sia chiaro)ne fumo circa un pacchetto al giorno e qualche volta anche di più.

non sono assolutamente disposto a smettere,lo so,l'enfisema,il cancro ai polmoni,il catarro,la tosse,l'affanno etc.etc. ma continuo a non essere disposto a smettere(evviva la sincerità),ho pensato tante volte di farlo,ma solo pensato,forse un giorno avrò la forza di farlo e non sarò più schiavo della sigaretta anche se sono convinto che mi seppelliranno con una bella stecca di camel vicino :P:P

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1) io non fumo

C'è stato un periodo della mia vita in cui ho fumato, ma ero molto piccolo (tra terza media e primo superiore, un paio di sigarette al giorno) ma per fortuna il vizio non ha mai attecchito e non mi è venuto per niente difficile smettere, a 15 anni ero già un ex fumatore..

L'inpunt è stato che non riuscivo più a trattenere il fiato come prima ed essendo all'epoca un appassionato apneista, ciò rappresentava un grosso problema.

Modificato: da jackjoliet
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Fino a ottobre 2009, fumatore di sigari, cigarillos e in estate di narghilè (con il suo apposito tabacco).

Da quando ho ricominciato a fare sport, vorrei ogni tanto fare una bella pippata, ma mi fa schifo il sapore... peccato!!!

Raramente fumavo durante il gioco, ma è capitato.

Ora lascio queste delizie alla mogliettina, che mentre scrive, apre l'humidor e tira di cubano (niente battute sul cubano, please!).

The Guru

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Scrivo nel tentativo di convincere i fumatori a smettere. So che è un tentativo destinato all’insuccesso; ma, poiché ho visto accadere miracoli, non si sa mai.

Sono stato un feroce ed incallito tabagista fin dalla prima media. Negli ultimi anni di tossicodipendenza ( giacché questo è il tabagismo, e così bisogna chiamarlo ) fumavo il trinciato forte in sigarette che mi arrotolavo una per una. Ero certo – sottolineo, assolutamente certo – che sarei morto con una cicca ancora fumante posata sul posacenere. Non potevo neanche lontanamente concepire una sola ora vuota di fumo. Solo chi è stato, o è ancora, davvero dipendente dalla nicotina può capire.. Per inciso, è stato riconosciuto recentemente, che la nicotina è una sostanza che produce una forma di dipendenza analoga ad altri alcaloidi come la morfina.

Ebbene, giusto 5 anni fa accadde questo: si presentò l’opportunità che una cosa alla quale tenevo in modo viscerale potesse realizzarsi. Per intenderci; si immagini un evento che insegui da una vita, e che ha – grosso modo – la stessa probabilità di verificarsi di quella della pallina di roulette di fermarsi su un determinato colore. Più o meno 50 e 50, per il sogno di una vita. Non so come, ad un certo punto, all’istante, formulai un proposito ed una promessa ( a me stesso) irremovibili. Se quel’evento si fosse verificato, avrei fatto qualcosa che mi era sempre parso I M P O S S I B I L E: avrei smesso di fumare.

Ebbene, quella cosa si verificò, e, dato che tra le mie pochissime virtù c’è quella di essere uomo d’onore, dopo quattro decenni smisi di fumare. Esattamente il 20 febbraio del 2006 consumai le mie ultime sigarette. Il primo giorno di astinenza, lo confesso, fu un inferno difficile da descrivere. Ogni cellula del mio corpo mi azzannava; il mondo intero altro non era se non una voluttuosa strega in forma di sigaretta. Soffrivo come fossi legato ad una ruota di tortura. Dico la verità, non so come riuscii a resistere. Ma, ora dopo ora, giorno dopo giorno, e poi settimane dopo settimane il tempo trascorse. Pensate, che ancora dopo due anni – soprattutto in certi momenti della giornata – mi accadeva di avvertire qualcosa di travolgente scatenarsi dentro di me. Lei, la sigaretta, spuntava dagli abissi come una vecchia strega del mare, e tornava a chiedere la mia sudditanza. Ma era stata sconfitta.

In tutta franchezza, non mi arrogo alcun merito. Persone che mi conoscono, al sapere della cessazione della mia dipendenza, si congratulano con me, gratificandomi di una “straordinaria forza di volontà”. Ma sbagliano; così come sbaglia chi crede che queste schiavitù possano essere vinte dalla volontà. La partita tra vittoria e sconfitta si gioca prima; ciò che decide è la determinazione, che, appunto, viene prima; e non la cosiddetta volontà, che viene dopo.

In ogni caso, perché smettere di fumare? Per prima cosa, per i nostri cari. Con ogni boccata di sigarette li derubiamo. Si, li derubiamo del tempo mancante; quello che non passeremo con loro.. Li derubiamo delle lacrime che verseranno per la nostra prematura morte. Li derubiamo dell’inutile dolore che patiranno nel vederci divorati da un tumore, o asfissiati dall’inutilità dei nostri polmoni.

E poi, c’è la questione della dignità. Noi siamo nati per essere liberi. La sigaretta ci depriva della nostra libertà, ci tratta da burattini, ci abbassa al livello di zombi. Fa di noi degli schiavi.

Mi sento in colpa per aver fumato per così tanto tempo, mi sento stupido, incomprensibilmente stupido.

Per finire; non voglio dare lezioni a nessuno; ma, dopo aver dichiarato la mia stupidità, spero mi si conceda il diritto ad una testimonianza.

Questo è tutto.

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Satori, bene, bella testimonianza, grazie.Anch'io ho fatto delle cose, o rinunciato, in seguito a qualche patto segreto tra me e me.

Questa, per me , non è da prendere così.Qui non c'è razionalità che tenga, fumare è una delle cose più stupide e inutili del mondo. La mia motivazione è quella che citi: mi sta tanto lì , essere dipendente da cose, fatti o persone.Ed è lì che faccio leva

ps@Movi, ma ti figuri una Vergine che fuma???? :P

Sono rarissimiiiii

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Mai fumato.

A metà degli anni '80 ero con un mio titolare in trasferta lavorativa.

Dopo cena si accorge di essere rimasto senza sigarette.

Dramma. Parte alla ricerca di un tabaccaio.

Dopo una buona oretta torna senza aver trovato un negozio aperto, pur girando 5/6 paesi confinanti.

Considerazione: "E' mai possibile ridursi a questo punto di dipendenza?"

Decisione: "Smetto di fumare"

Detto, fatto. Da un giorno con l'altro ha eliminato il vizio.

:P

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fumare è stupido e non ci piove,ma non è altro che uno dei tanti veleni che inaliamo tutti i sacrosanti giorni.

gas di scarico degli automezzi :P ,ciminiere :P ,cibi avariati rimessi in commercio dopo essere stati sofisticati :P ,porcherie varie,insomma siamo sommersi da veleni e per non farci mancare nulla pare ci sia il progetto h.a.a.r.p. che ci avvelena ulteriormente(avete presente le scie degli arei che vediamo durante le giornate limpide e che ci viene detto siano utilizzati per questioni metereologiche? pare si tratti di ben altra cosa,su youtube trovate tutta la letteratura video)etc.etc.

per non parlare delle scorie radiottive che magari sono sotto casa nostra e nemmeno lo sappiamo :P

il fumo rimane una cosa stupida sicuramente,una lenta eutanasia,ma in mezzo alle tante schifezze forse a volte è più salutare non fosse altro che da una certa soddisfazione :P

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Buon giorno, amici ed amiche,

oggi, a Milano, incombe un meraviglioso cielo madreperlato d’un classico grigio- Padania. Goccioline si lasciano andare da lassù, e, mescolandosi alla lieve foschia, stingono le case, le strade, ed i volti frettolosi. Questa è la Milano che io, nato sotto cieli lontani, mi immaginavo da bambino. E, francamente, è la Milano che ho imparato ad amare.

Ebbene, sebbene con quanto sopra tratteggiato non c’entri nulla – un po’ per caso, un po’ non per caso – mi si è imposta la seguente considerazione di carattere generale; ed eventualmente di carattere particolare. Ci sono due tipi di intolleranza: la prima è quella praticata da coloro che non tollerano atti o opinioni altrui ( questa è l’intolleranza semplice). La seconda è quella praticata da coloro che non tollerano chi non si adegua alla loro idea di tolleranza; e che ( sempre a partire dalla propria insuperabile idea di tolleranza ) diventa intollerante in nome della tolleranza ( questa è l’intolleranza complessa ). Con questi intolleranti al quadrato, non è possibile alcun tipo di comunicazione. Costoro aborrono chiunque abbia un’opinione precisa, soprattutto se la si espone con pacatezza. Non entrano mai nel merito degli argomenti altrui ( semmai trovano naturale entrarvi a gamba tesa ) e commentano sempre quanto oggetto dei loro strali con considerazioni insolenti.

Si potrebbe forse pensare che abbia qualcosa contro costoro. Ma si sbaglierebbe. Queste persone ( sebbene a volte moleste e petulanti) sono preziose. Innanzitutto, diciamo al primo impatto, danno colore al paesaggio; secondariamente, portano ad interrogarsi sulla natura umana; in terzo luogo – ma primo come importanza – ci obbligano ad esercitare la virtù della pazienza. Pertanto, fosse anche solo per questo, non solo dobbiamo loro gratitudine, ma dobbiamo elevare preghiere affinché il Cielo ce le preservi.

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Ciao Satori

non la penso così. Gli intolleranti "semplici" sono più facili da identificare, va fatto loro notare l' atteggiamento, al fine di aiutare ad elevarsi, nell'ottica compassionevole.

I secondi, sono rami secchi da tagliare (vedi insegnamenti Cristo o Osho).Ci danno l'occasione di comprendere come "non " dobbiamo essere.Vi sono altri tipi di persone con cui esercitarsi ad esercitare la virtù della pazienza.

Per gli intolleranti "complessi", eventualmente, eleveremo al Cielo preghiere affinchè divengano consapevoli.

ps.dalle 21 nessuna sigaretta

no sintomi d'astinenza (da nicotina)

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Ciao Satori

non la penso così. Gli intolleranti "semplici" sono più facili da identificare, va fatto loro notare l' atteggiamento, al fine di aiutare ad elevarsi, nell'ottica compassionevole.

I secondi, sono rami secchi da tagliare (vedi insegnamenti Cristo o Osho).Ci danno l'occasione di comprendere come "non " dobbiamo essere.Vi sono altri tipi di persone con cui esercitarsi ad esercitare la virtù della pazienza.

Per gli intolleranti "complessi", eventualmente, eleveremo al Cielo preghiere affinchè divengano consapevoli.

ps.dalle 21 nessuna sigaretta

no sintomi d'astinenza (da nicotina)

Ciao, Jolly28,

io credo che la pazienza ( che non vuol dire connivenza ) vada esercitata sia nel caso dei "semplici" che dei "complessi". E questo, non per sentirsi virtuosi, ma per ricordare a noi stessi, ed allo stesso tempo fare ammenda con noi stessi, di tutte le nostre altre mancanze e di tutte le nostre altre ombre. Quanto alla consapevolezza - mi permetto di ricordartelo visto che hai citato Cristo ( per Osho-Mohan Chandra Rajneesh, ti manderò una mail privata, sempre se ci riesca, data la mia poca dimestichezza con l'uso del forum; postare qui ci porterebbe davvero fuori tema ) - essa non è frutto di nostri meriti, ma è un dono fattoci o non fattoci del tutto gratuitamente; e quindi fuori dalla nostra disponibilità.

----------------------

Mi complimento per la tua astinenza da sigaretta ( ho apprezzato la sfumatura dell'uso della parentesi.. ); persevera. La perseveranza, vedrai, ti porterà giovamento anche nella sfera di altre astinenze..

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Ciao Satori

ritenevo scontato che pazienza non significasse connivenza, so per certo di essere su di un altro piano...Il tuo uso "strumentale" (in senso buono) degli "intolleranti" (semplici o/e complessi), trovo possa applicarsi in altri ambiti.Le nostre ombre le possiamo scovare in molte altre manifestazioni della vita e dei nostri simili, intendo.

Non mi pare che il raggiungimento della consapevolezza sia così insegnato dai Maestri.Secondo Osho, sì, essa non richiede "sforzo" da parte nostra, ma Osho era anche un provocatore (in senso buono).Secondo Cristo non mi pare, se pensi a frasi come "La Verità vi renderà liberi"

Non ritengo vi sia OT, poichè questo 3ead l'ho aperto io e queste considerazioni non mi danno alcun fastidio, anzi.Se permetti , io avrei scritto al posto di "ho apprezzato", "mi è piaciuto". La prima espressione ha un nonsochè di "giudizio". La seconda è più "alla pari".Non trovi?

In quanto alla perseveranza, mi sto allenando.Non siamo fatti a comportamenti stagni e, come ben sai, il miglioramento e l'apprendimento in una sferea, porta effetti positivi a tutto l'insieme.

Ritornando al topic , Osho consigliava di "fumare in modo consapevole" , per smettere di fumare.Fantastico, una volta che si è afferrato il concetto, non trovate?

ps fumato una, consapevolmente.

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fumare è stupido e non ci piove,ma non è altro che uno dei tanti veleni che inaliamo tutti i sacrosanti giorni.

gas di scarico degli automezzi :ciao: ,ciminiere :ciao: ,cibi avariati rimessi in commercio dopo essere stati sofisticati :ciao: ,porcherie varie,insomma siamo sommersi da veleni e per non farci mancare nulla pare ci sia il progetto h.a.a.r.p. che ci avvelena ulteriormente(avete presente le scie degli arei che vediamo durante le giornate limpide e che ci viene detto siano utilizzati per questioni metereologiche? pare si tratti di ben altra cosa,su youtube trovate tutta la letteratura video)etc.etc.

per non parlare delle scorie radiottive che magari sono sotto casa nostra e nemmeno lo sappiamo :hg:

il fumo rimane una cosa stupida sicuramente,una lenta eutanasia,ma in mezzo alle tante schifezze forse a volte è più salutare non fosse altro che da una certa soddisfazione :hg:

Secondo me la tossicodipendenza (no prenderla male se uso questa parola ma è davvero ciò che la nicotina provoca) ti porta a ricercare dei pretesti per continuare a fumare.

La cosa delle scie chimiche è una bufala e in ogni caso il fatto che ci sia inquinamento e mozzarelle blu non è una buona ragione per avvelenarsi ulteriormente.

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io ho iniziato a fumare in terza media perché pensavo mi facesse "figo".

sono andato avanti ad avvelenarmi per parecchi anni, fortunatamente a suo tempo ho sempre fatto molto sport a livello agonistico e quindi i polmoni ne hanno sofferto un po' meno.

ero attestato sul pacchetto al giorno, max trenta nei giorni infausti.

Giocando, fumavo di piu'.

Poi nel febbraio 2002 ho smesso di brutto. Ho sofferto come una bestia, ma ce l'ho fatta. Senza cerotti, senza medicine, senza riduzioni progressive... solo di volontà.

Ne ha guadagnato la mia salute fisica, ne ha guadagnato la mia salute finanziaria, ne ha guadagnato la salute di chi mi circonda, ne ha guadagnato la mia salute morale, perché il fatto di farcela in quella maniera mi ha dato parecchia autostima.

Ragazzi, NON fumate.

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fumare è stupido e non ci piove,ma non è altro che uno dei tanti veleni che inaliamo tutti i sacrosanti giorni.

gas di scarico degli automezzi :ciao: ,ciminiere :ciao: ,cibi avariati rimessi in commercio dopo essere stati sofisticati :hg: ,porcherie varie,insomma siamo sommersi da veleni e per non farci mancare nulla pare ci sia il progetto h.a.a.r.p. che ci avvelena ulteriormente(avete presente le scie degli arei che vediamo durante le giornate limpide e che ci viene detto siano utilizzati per questioni metereologiche? pare si tratti di ben altra cosa,su youtube trovate tutta la letteratura video)etc.etc.

per non parlare delle scorie radiottive che magari sono sotto casa nostra e nemmeno lo sappiamo :hg:

il fumo rimane una cosa stupida sicuramente,una lenta eutanasia,ma in mezzo alle tante schifezze forse a volte è più salutare non fosse altro che da una certa soddisfazione :hg:

Secondo me la tossicodipendenza (no prenderla male se uso questa parola ma è davvero ciò che la nicotina provoca) ti porta a ricercare dei pretesti per continuare a fumare.

La cosa delle scie chimiche è una bufala e in ogni caso il fatto che ci sia inquinamento e mozzarelle blu non è una buona ragione per avvelenarsi ulteriormente.

personalmente non li utilizzo come pretesto per continuare a fumare,ma non si può negare che ci sono città talmente inquinate che basta farsi un giro per le vie trafficate ed è come fumarsi un pacchetto di sigarette lo stesso.

non si può negare che esistono discariche abusive stracolme di liquami fetidi,sostanze radioattive,amianto etc che nuociono agli esseri umani.

non si può negare che i nuclei antisofisticazioni spesso e volentieri scoprono magazzini pieni di merce avariata pronta ad essere lavorata nuovamente e rimessa sul mercato con buona pace nostra che in mezzo ai tanti prodotti di qualità sicuramente mangeremo qualcosa del genere(non si può tenere tutto sotto controllo).

nessuno di questi è un buon motivo per continuare a fumare,dico solo che una sigaretta almeno procura nel fumatore un senso di soddisfazione,nulla di più.

spesso mi è capitato di vedere ragazzini fumare o chiedermi una sigaretta e spontaneamente ho detto che era un brutto errore fumare e che le conseguenze le avrebbero comprese solo dopo molto tempo dalla prima bionda,certo non ho detto loro che facevano bene perché tanto siamo avvelenati in continuazione,se vedessi mia figlia fumare cercherei di spiegarle perché non ha senso(quanto vorrei me lo avessero spiegato nel modo giusto quando ho iniziato io).

il progetto haarp una bufala?

si vero molti la pensano così,qualcuno no,speriamo abbia ragione chi pensa sia solo una bufala,ne abbiamo già abbastanza di grattacapi.

P.S. smettere di fumare è facile io ci sono riuscito tante volte :ciao:

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Per Jolly28,

mi scrivi,

“..Se permetti , io avrei scritto al posto di "ho apprezzato", "mi è piaciuto". La prima espressione ha un nonsochè di "giudizio". La seconda è più "alla pari".Non trovi?”

Ma certo che permetto, ci mancherebbe. Confido che anche tu permetta a me di significarti che nulla era così lontano dalla mia intenzione di tranciare giudizi “ alla dispari” ( :ciao: ). Anche perché, sia nella semantica, sia nell’etimologia, non mi pare di ravvisare nel verbo “apprezzare” caratteristiche peggiorative dell’oggetto dell’apprezzamento stesso. Comunque sia, non mi costa nulla fare una rettifica, e venire al tuo “ mi è piaciuto”. Quanto alla questione del giudizio, ecco, anche volendo non posso fare passi indietro; non più di quanto possa volere che 2 + 2 faccia 39. Il mio era, infatti, e non poteva essere altro che un giudizio ( idea, opinione, valutazione, parere, stima, ecc..) della finezza ironica da te lasciata cadere con quella parentesi. Il fatto è che è impossibile formulare qualsiasi enunciato senza che questo contenga – in una forma o nell’altra – un giudizio, o un’idea, o un’opinione, ecc... La sola eccezione a questa regola sono gli enunciati matematici, giacché il linguaggio matematico – a differenza dei linguaggi naturali – non menziona niente, non rappresenta niente, ma si esaurisce nell’esibire delle relazioni tra i termini delle sue formule. Anche tu, se ti soffermi a farci caso, non hai potuto far altro che giudicare l’adeguatezza, o l’opportunità, del termine da me usato. Anche esclamare: “sono le 16 “, configura un giudizio di verità ( o di verosimiglianza) sulla relazione tra la posizione delle lancette dell’orologio è la posizione del sole. Insomma, è impossibile persino pensare ( coerentemente ) senza far ricorso ad una forma di giudizio implicito; a qualcosa di molto prossimo a ciò che Kant definì “giudizio sintetico a priori”. Almeno circa la possibilità stessa della coerenza del pensare.

Ti prego di credere, Jolly28, che queste parole non sono mosse da alcun intento polemico; ma solo da desiderio di chiarezza; chiarezza che aiuta sempre l'instaurarsi di buoni rapporti. Se chiaro non sono riuscito ad essere, apprezzerei molto – che non ho difficoltà a sostituire immediatamente con “ mi piacerebbe molto “ – essere rettificato.

Venendo ora a Raijnesh ( e alle numerose ragioni per le quali ritengo inopportuno qualsiasi accostamento col Cristo; ma anche col Buddha, col vecchio Lao Tze,ecc.. ), la mia discutibilissima opinione è che un tema di questa natura poco e nulla ci “azzecchi” con un forum dedicato a cose – dignitosissime, sul loro piano – come macchinette mangiasoldi, casinò e roulette. Non so neanche se lo stesso amministratore potrebbe trovare una ragione per lasciarne occupare spazio nel tuo thread, o per consentirne l’apertura di uno destinato ad un argomento simile. Inoltre, ma anche su questo potrei clamorosamente sbagliare, nutro dei dubbi sul fatto che argomenti del genere possano davvero interessare più di un numero limitato di persone.

In ogni caso, rimango aperto ad ogni eventualità.

Grazie della tua attenzione, Jolly28; e che come usava dire il buon Obi Wan Kenobi: “ Che la Forza sia con te”.

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Per Jolly28,

mi scrivi,

“..Se permetti , io avrei scritto al posto di "ho apprezzato", "mi è piaciuto". La prima espressione ha un nonsochè di "giudizio". La seconda è più "alla pari".Non trovi?”

Ma certo che permetto, ci mancherebbe. Confido che anche tu permetta a me di significarti che nulla era così lontano dalla mia intenzione di tranciare giudizi “ alla dispari” ( :ciao: ).Questo mi era chiaro

Anche perché, sia nella semantica, sia nell’etimologia, non mi pare di ravvisare nel verbo “apprezzare” caratteristiche peggiorative dell’oggetto dell’apprezzamento stesso.Significa comunque dare un prezzo, cosa soggettiva

Comunque sia, non mi costa nulla fare una rettifica, e venire al tuo “ mi è piaciuto”. Quanto alla questione del giudizio, ecco, anche volendo non posso fare passi indietro; non più di quanto possa volere che 2 + 2 faccia 39. Il mio era, infatti, e non poteva essere altro che un giudizio ( idea, opinione, valutazione, parere, stima, ecc..)Il giudizio non ha nulla a che fare con un'emozione, il giudizio è razionale

della finezza ironica da te lasciata cadere con quella parentesi.

Il fatto è che è impossibile formulare qualsiasi enunciato senza che questo contenga – in una forma o nell’altra – un giudizio, o un’idea, o un’opinione, ecc... Secondo me questo è un luogo comune.Ora che va di moda l'outing, quando ad es una persona si dichiara gay può suscitare un giudizio nei più, ma non necessariamente. Altri possono limitarsi a "prenderne atto".Se una persona si dichiara tossicodipendente , i più la giudicheranno, ma vi saranno altri che proveranno emozioni come "empatia" "compassione" o altro

La sola eccezione a questa regola sono gli enunciati matematici, giacché il linguaggio matematico – a differenza dei linguaggi naturali – non menziona niente, non rappresenta niente, ma si esaurisce nell’esibire delle relazioni tra i termini delle sue formule. Anche tu, se ti soffermi a farci caso, non hai potuto far altro che giudicare l’adeguatezza, o l’opportunità, del termine da me usato.No, io ho espresso il mio "sentire",e questo non parte dal razionale, come un giudizio

Anche esclamare: “sono le 16 “, configura un giudizio di verità ( o di verosimiglianza) sulla relazione tra la posizione delle lancette dell’orologio è la posizione del sole. Insomma, è impossibile persino pensare ( coerentemente ) senza far ricorso ad una forma di giudizio implicito; a qualcosa di molto prossimo a ciò che Kant definì “giudizio sintetico a priori”. Almeno circa la possibilità stessa della coerenza del pensare.

Ti prego di credere, Jolly28, che queste parole non sono mosse da alcun intento polemico; ma solo da desiderio di chiarezza; chiarezza che aiuta sempre l'instaurarsi di buoni rapporti.Saprai bene che polemikòs è un aggettivo che nel suo primario significato, nulla ha di negativo. In questo senso io amo la polemica,quindi "mi piace" polemizzare

Se chiaro non sono riuscito ad essere, apprezzerei molto – che non ho difficoltà a sostituire immediatamente con “ mi piacerebbe molto “ – essere rettificato.

Venendo ora a Raijnesh ( e alle numerose ragioni per le quali ritengo inopportuno qualsiasi accostamento col Cristo; ma anche col Buddha, col vecchio Lao Tze,ecc.. ), la mia discutibilissima opinione è che un tema di questa natura poco e nulla ci “azzecchi” con un forum dedicato a cose – dignitosissime, sul loro piano – come macchinette mangiasoldi, casinò e roulette.Questa è una sezione off topic, non vedo il problema, se da una discussione nascono riflessioni, mi sovviene una frase di un cantautore che non riporto

Non so neanche se lo stesso amministratore potrebbe trovare una ragione per lasciarne occupare spazio nel tuo thread, o per consentirne l’apertura di uno destinato ad un argomento simile.Siamo in topic nell'off topic:Gas è una persona molto tollerante

Inoltre, ma anche su questo potrei clamorosamente sbagliare, nutro dei dubbi sul fatto che argomenti del genere possano davvero interessare più di un numero limitato di persone. Ecco questo è un tuo pre-giudizio, temo.Molti leggono, seguono, anche se non intervengono

In ogni caso, rimango aperto ad ogni eventualità.

Grazie della tua attenzione, Jolly28; e che come usava dire il buon Obi Wan Kenobi: “ Che la Forza sia con te”.

Satori, mi scuso per aver usato questa forma per controbattere, ricambio il ringraziamento e il tuo Augurio mi fa molto piacere!!!E' bello, lo apprezzo molto.... :ciao: .Davvero

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Fumatrice accanita ho smesso solo ed esclusivamente per motivi di salute, non ritengo che fumare sia una cosa più stupida di buttarsi col parapendio e col paracadute (solo che quegli stupidi lì li chiamano "sportivi"), odiavo chi mi "rompeva" quando fumavo e continuo tuttora ad odiare queste persone che , oltre ad intromettersi nella libertà individuale, sono di una noia mortale.

In casa mia e nella mia auto nessuno fuma (ma lo chiedo "per favore"), altrove sono io a spostarmi anche perché ormai il fumo è vietato in tutti i locali pubblici e i "fumatori-pentiti" non hanno veramente più nessun motivo per "rompere".

Posso solo esortare Jolly e chi come lei ha la convizione di smettere a tenere duro, la strada è irta di insidie e difficoltà, senza fumo si vive certamente meglio e più a lungo perciò ne vale la pena; a loro come a tutti però chiedo di non scocciare chi fuma perché, oltre ad essere un atteggiamento sgradevole non serve proprio a nulla; chi vuole continuare a fumare non smetterà certo per le vostre prediche e, probabilmente, vi eviterà come la peste.

Piccola nota per le Signore: io non sono neppure ingrassata :ciao:

Buon Addio al fumo a tutti!

:ciao:

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