Barzelletta?

[Satori]

Mi è venuta in mente una storiella, che può essere considerata – a seconda dell’ottica – una barzelletta o un apologo. E’ interessante notare, sebbene in sé sia un surreale raccontino che ha per oggetto il mondo dell’azzardo, come questo susciti reazioni del tutto diverse. C’è chi ci ride a crepapelle, c’è chi vi ravvisa un fondo amarissimo. C’è poi chi, comunque una esigua minoranza, non ne coglie l’anima inesorabilmente graffiante. Potrebbe essere di un certo interesse sondare le reazioni delle amiche e amici del sito.

Due grandi amici, irrimediabilmente soggiogati dal fascino della la roulette, spendono la loro intera vita nello studio di un sistema vincente. Dilapidano ogni avere, perdono famiglia, figli, tutto. Distruggono le proprie esistenze. Ogni volta, pare che l'ultimo sistema sia quello giusto, vincente, definitivo. Ogni volta scendono un gradino lungo la profonda e buia scala della dissoluzione. Oltre il fondo, c’è sempre un altro fondo. Rubano, si lasciano inghiottire dal peggio del peggio.

Alla fine, uno dei due sente che sta per tirare le cuoia. E' l'occasione suprema! Il momento del patto di tutta una vita, oltre la morte. Il morituro assicura l'amico che troverà il modo di apparirgli, e dargli, oltre il loro stesso destino di sventura, l'occasione per la rivincita finale.

In effetti, tempo dopo, il morto torna come ombra dal regno delle ombre, e, tutto circonfuso di diafana luce ultraterrena, pronuncia queste solenni parole:

" Trova tutto il denaro che puoi, vendi ognuna delle ultime cose, ruba, non fermati davanti a nulla; ma, il primo marzo prossimo, esattamente alle 14,31, trovati al nostro solito tavolo, quello senza limiti di puntata, del nostro vecchio casinò. Saprai con certezza che è davvero l'ora, perchè il crupier sarà il vecchio Joseph "il mancino", e, prima di lanciare la pallina, sternutirà tre volte.

A quel punto, punta tutto sul 32”.

L'amico raschia il fondo del fondo del barile, si indebita con tutte le mafie del pianeta, e al giorno e l'ora fatale si trova al tavolo predestinato, con una piccola fortuna. Joseph "il mancino", come nella profezia, sternutisce tre volte e lancia la pallina; a quel punto il vecchio sistemista sempre sconfitto mette tutto sul 32.

Gira, gira, la ruota; e gira. Interminabili rimbalzi, i suoni ticchettanti di tutte le sconfitte; istanti eterni per l'ora fatale. Ultimi sussulti.., e infine l’arresto: la pallina si ferma. Esce il 16.

Strano gusto metallico in bocca; voci lontane; forse risa di bimbi, smarrite nel tempo. A quel punto, il giocatore avverte come una presenza; si gira. E' l'amico morto, che - scuotendo appena la testa, con un ultimo alito di voce, sconsolato - gli sussurra: " Abbiamo perso".

Modificato: 24 marzo 2012 da Satori

[Dstrange]

senza dubbio un apologo, che la dice lunga su questo diabolico gioco. Barzelletta no , non mi fà ridere, perchè nonostante sia surreale non è poi così distante da molti casi reali.

[sognatore]

un facoltoso giocatore si avvicina a un tavolo di roulette francese, mette sul panno verde 100mila euro e dice: 50mila sul 37, 25mila sul dispari, 25mila sul bianco. il croupier lo guarda e gli dice " signore, guardi che il 37 dispari bianco non esiste, i numeri sono 36" il giocatore innervosito gli dice "faccia come le ho detto e punti sul 37, sul dispari e sul bianco. il croupier guarda il capotavolo, e questi senza esitazioni, viste le insistenze del giocatore. gli dice di accettare la puntata, fregandosi le mani per l'incasso sicuro a favore del tavolo. dopo aver accettato la puntata, il croupier lancia la pallina, questa inizia a girare nel piatto, e quando cade, rimbalzando sulle losanghe, per uno strano caso esce fuori dal piatto e inizia a rotolare sul pavimento, a quel punto la sua corsa viene fermata da una scarpa ai piedi di una bellissima signora, il croupier corre ai piedi della signora per raccogliere la pallina, e il capotavolo gli chiede di annunciare il numero uscito, il croupier guarda la scarpa della signora e dice " 37 dispari bianco. morale? che ve la dico a fare, lo sapete da voi.

Modificato: 24 marzo 2012 da sognatore