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Inserita:

@satori, ti quoto in toto ed è quello che volevo dire, anche. Si critica l'uso, il mezzo è neutro.Si discute sulla questione non sulla persona, sempre bene sottolinearlo.

@bmare.vuoi vedere che infine il nemico numero 1 siamo noi stessi e proiettiamo la minaccia "fuori"?

@stregatta.No perchè? la discussione che è nata è bella!!!

Salto subito agli uomini. Sono stata molto fortunata in amore-ossessi a parte-. . In un periodo di crisi ho studiato, per modo di dire, son entrata in quel mondo , ci sono uomini che cercano solo la topa e te lo dicono, altri che invece non te lo dicono, ma capisci. Altri ancora sono disperatamente affamati d'amore.

Per il tuo esempio: avrei agito esattamente come te.

Lo dico?

Benedizioni!

Inserita:

Mi oppongo fermamente, Jollyna!!! "Benedizioni" è un un copyright di Guymond, e un obbligo di giustizia mi impone di farmi suo avvocato. Potresti sempre ripiegare su una cosa come "pace e bene", che, per via della parola, "pace" è anche politicamente corretto, ed ha anche un che di universale.

Qui vedo che tutti cercano amore, o se ne curano le ferite; ed io che mi accontento di gazzose, non trovo nessuno a farmi compagnia! Ecco, questa è solitudine! :crybaby:

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Inserita:

@betty.Scusa la veemenza, è che a volte a me Satori fa incavolare, metaforicamente, poi spiegherò , mi scuso.Ribadisco il mio affetto ad entrambi.

... e va bene, per questa volta ti perdono :P:P:P

con affetto

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Inserita: (modificato)

@Satori : Jason Statham (come anche Guy Pearce in Memento, Edward Norton in Fight Club e Keanu Reeves in Matrix) è uno dei miei personaggi preferiti (non dico attori perchè quello che conta per me in un film è la storia e il ruolo del protagonista e in buona parte mi identifico molto con tutti questi). Il doppiatore anche non scherza, in inglese la voce dei personaggi non rende per niente, ho controllato anche il testo inglese e la traduzione è piuttosto precisa.

Fb è un pentolone dove entra di tutto, non avendo i limiti contenutistici di un forum, mediocrità e qualunquismo compresi. Ma secondo me ci sono sempre stati solo che in passato nessun sistema organizzato era in grado di raccogliere tutto insieme. Un'aspetto di Fb che non mi piace è la spersonalizzazione dei post, una grossa fetta di persone, direi il 60-70% si "nasconde" dietro a post/aforismi/pensatone scritte da altri. Lo so pensare costa fatica e si fa prima a fare copia/incolla. Ma non tutti fanno così per fortuna e ogni tanto capita qualche bel post interessante e soprattutto personale. Quello che mi piace proprio di facebook è questo metterci la faccia e avere coraggio del proprio pensiero e di mostrare al contempo il proprio aspetto fisico senza il timore di essere giudicati. Una certa Coco Chanel diceva che la vera eleganza sta nella semplicità (l'ho letto ieri sulla maglietta di una ragazza), e secondo me è vero, e aggiungo nel coraggio di essere sè stessi anche a costo di essere impopolari (forse in questo Corbin è benevolo con Jung).

Quello che scrivi Satori è molto interessante, e in buona parte condivido lo spirito critico anche se con delle riserve. Citi autori e libri che solo in minima parte ho letto (ho letto un libro di Evola sui simboli archetipici, interessante ma come persona non mi piace molto) e quindi faccio le mie riflessioni sugli elementi a mia disposizione che sono evidentemente più ridotti. Ho visto un botto di film, la ditta per cui ho lavorato è il grossista italiano più importante e avevo la possibilità di portarmi a casa i film che volevo da guardare (e la passione del cinema l'ho sempre avuta fin da ragazzino). Ho visto più film che libri letti, suona male in italiano ma rende l'idea. Ma sto cercando di recuperare, tanto più che molti film sono spesso idee riciclate di vecchi film quindi posso rallentare un pò a favore della lettura anche se il web mi assorbe assai (molto cinema secondo me è per lo più propaganda socio-culturale, lo so, è una visione un pò complottistica ma un pò ci credo che i registi e le major che hanno le spalle siano in realtà alla mercè di interessi e politica sottostanti; gli scrittori e gli artisti sono forse più indipendenti e meno manipolabili, almeno lo spero).

Una delle riserve che pongo alla tua critica è che una singola o anche più frasi scritte in un testo non necessariamente qualificano un'intera produzione letteraria (lo so che si è responsabili di quello che si scrive, ma se vado leggere cose scritte da me sul forum qualche anno fa non mi riconosco più in molte cose, non in tutte ovviamente, del resto la vita è o dovrebbe essere un percorso evolutivo, c'è un film interessante a questo proposito: "il passato è una terra straniera"). Sarei d'accordo se avesse scritto solo qualche testo in un periodo di tempo molto circoscritto. Mi riservo quindi di esprimermi dopo aver letto di più. Ammetto comunque che ad esempio certe distinzioni/spiegazioni a proposito di anima e spirito, lette oggi mostrano limiti evidenti, limiti che comunque scuso essendo secondo me figli del suo tempo. Leggere Jung mi ha aiutato molto a capire e superare le angosce seguite alla morte di mio padre e mi hanno permesso di mantenere una certa lucidità di fondo che forse avrebbe potuto essere compromessa, non avendo avuto all'epoca del fatto nessun interlocutore con cui confrontarmi e aprirmi (di mio sono molto introverso anche se cerco di aprirmi al mondo il più possibile, la solitudine in passato è stata una brutta bestia, almeno per me). Il silenzio e la pazienza di un libro spesso sono impagabili e forse chissà insuperabili in certi momenti. Quindi non posso che essere riconoscente a Jung per quello che ha scritto.

Approfitto dell'atmosfera da salotto (manca solo il tè) per chiederti un consiglio. Ho 40 anni, un diploma di liceo classico (44/60), 13 esami di giurisprudenza (il diritto pur capendolo e vedendone i pregi non mi attrae abbastanza per farne materia di studio e professione), 10 mesi come obiettore nella biblioteca universitaria di bologna (del ministero beni culturali, con una delle sale manoscritti più belle che ci siano, pensa che recentemente hanno scoperto che contiene la torah più antica al mondo). 12 anni (e più contando anni di mercatini da ragazzo) di esperienza certificata come commerciale (vendite, marketing, etc..) con risultati a detta di tutti eccezzionali (ma l'aridità del "vendere" oggetti/servizi mi ha stomacato, al massimo potrei fare il libraio antiquario o di libri usati e da un pò ci sto pensando) e da un paio d'anni sono fuori dal circuito lavorativo (e ne sono lieto, la mediocrità/pochezza aziendali sono infinitamente più snervanti/demotivanti di qualche minchiata letta su Fb). Capisco l'inglese e per viaggiare, scrivere e farmi capire me la cavo molto bene (per il mondo del lavoro non a sufficienza, a meno che il datore di lavoro, come spesso capita, non lo sappia meno di me). Parlo russo abbastanza bene sempre con gli stessi limiti dell'inglese (capisco anche un pò l'ucraino, la mia attuale compagna è ucraina, se dovessi cambiare città e nazione andrei a Kiev che mi piace tanto anche se dopo qualche mese mi stufo, ma per dire adesso un paio di settimane me le farei).

Ogni anno in questo periodo estivo o pre-estivo, mi accarezza un'idea che puntualmente, forse più per pigrizia, tramonta. Seguire un corso universitario o comunque di livello specialistico. Negli ultimi mesi viaggi a parte ho fatto un corso di meditazione (interrotto ma che forse riprendo), di tarocchi junghiani (tenuto da Andrea Vitali - www.letarot.it) e di ceramica (mi piace molto, ho ancora due lezioni poi forse faccio il livello avanzato). Ma non mi basta. Mi piacerebbe trovare un corso di "ierologia" come lo definisce Corbin, ma non credo ci sia. Allora pensavo a Filosofia. Oppure il seminario (qui a Bologna c'è), ma posso studiare la religione e conseguire un titolo senza poi dover fare il prete?

Altra idea che mi ha consigliato una ragazza che vende stampe antiche è quella di provare a fare l'esame di ammissione all'Archivio di Stato di Bologna. Selezionano solo una quarantina di studenti all'anno e il corso di studio è di tre anni e gratuito, con evidenti possibiltà di assunzione nei concorsi. Dovrei però rispolverare il latino (che potrei anche fare).

Oppure coninuo così a leggere quello che mi piace e galleggio tra una passione e l'altra vivendo un pò alla giornata? A volte ho il malsano timore quando vedo persone con 10-20 anni più di me in condizioni precarie di stare trascurando qualcosa per non trovarmi poi come loro.

O è l'eco della prigione senza sbarre che ogni tanto cerca di ributtarmi in gattabuia?

Satori (ma la domanda è aperta a tutti) cosa mi consiglieresti/e di fare?

@stregatta : sono stato un pò velenosetto a proposito dell'ego (anche il mio non scherza), la tua pazienza nelle risposte ti fa onore e ammiro tanto la capacità femminile di conciliare contraddizioni ed opposti (spesso mi chiedo se vi costi fatica o sia davvero spontaneamente naturale e genuina, ma forse è una di quelle domande senza risposta, come il senso della vita, un pò come chiedere a Dio se sa di essere Dio). Per il filmato sullo sfidante eccolo qua (è un bel mattone) e se vuoi dopo c'è pure la seconda parte :

@jolly : certo, tutto ciò che è fuori è illusione, è dentro che bisogna guardare. A questo proposito mi sta regalando molto leggere un librino di Al-Ghazali "Il libro della Meditazione - L'inizio della Retta Guida" Fabbri editore. Sembra scritto su misura per questo mio momento di travaglio interiore (travaglio in senso buono, se non lo avessi mi preoccuperei).

Modificato: da bmare
Inserita:
Buongiorno a tutti :ciao:
Satori:
- Sì, il te va bene, poi si fanno due passi, e si parla di vampiri. -
Ci sto! Mi piace molto passeggiare e parlare :)

Jolly:
- @stregatta.No perchè? la discussione che è nata è bella!!! -
Anche a me sta piacendo molto parlare con voi :D
- Salto subito agli uomini. Sono stata molto fortunata in amore-ossessi a parte-. . In un periodo di crisi ho studiato, per modo di dire, son entrata in quel mondo , ci sono uomini che cercano solo la topa e te lo dicono, altri che invece non te lo dicono, ma capisci. Altri ancora sono disperatamente affamati d'amore.
Per il tuo esempio: avrei agito esattamente come te. -
Saltiamo agli uomini...
Beata te, che sei stata fortunata in amore.
Col mio exmarito sono stati 21 anni è vero, non consecutivi però e per vari motivi.
Quando, nel periodo che non stavo col mio ex, ho incontrato altre persone (uomini) tutti e non esagero, tutti volevano solo una cosa e quando capivano che non c'era trippa per gatti, si dileguavano.
Uno solo ci stava "provando" e sembrava fosse davvero intenzionato, ma la mamma ha vinto. Non voleva che frequentasse una donna separata e con figli. Che me ne faccio io di un "bimbo attaccato alla gonna di mamma"?
Sarà folse colpa delle troppe delusioni, ma non credo esista più l'amore quello vero. E' una cosa rara oggi.
Satori:
- Qui vedo che tutti cercano amore, o se ne curano le ferite; ed io che mi accontento di gazzose, non trovo nessuno a farmi compagnia! Ecco, questa è solitudine! -
Io non cerco, almeno per ora... adesso curo e poi si vedrà! Come dice Jolly: "Mai dire mai".
La solitudine... Dipende da che tipo di solitudine è. Io a volte mi ci sento sola, non lo nego... anche se ho due figli splendidi che mi amano e che amo alla follia. Ma sono grandi e stanno pian piano prendendo la loro strada.
Ho due figlie pelose (come te Satori) che mi danno tanto amore... una delle due poi, mi ha presa come mamma. Non mi lascia un attimo da sola, nemmeno quando dorme, visto che si infila sotto le coperte con me.
A volte fa bene star soli, io ci sto bene. Ma ammetto che sento che mi manca qualcosa per essere completa.
Ok qui stiamo toccando altro argomento che non c'entra nulla con fb :P
Il the (o tè) e la passeggiata però sono ancora validi, vero? eheh ;)
Bmare:
- Fb è un pentolone dove entra di tutto, non avendo i limiti contenutistici di un forum, mediocrità e qualunquismo compresi. Ma secondo me ci sono sempre stati solo che in passato nessun sistema organizzato era in grado di raccogliere tutto insieme. Un'aspetto di Fb che non mi piace è la spersonalizzazione dei post, una grossa fetta di persone, direi il 60-70% si "nasconde" dietro a post/aforismi/pensatone scritte da altri. Lo so pensare costa fatica e si fa prima a fare copia/incolla. Ma non tutti fanno così per fortuna e ogni tanto capita qualche bel post interessante e soprattutto personale. -
Sono d'accordo su tutto e aggiungo che quella fetta di cui parli, io la porterei anche all'80% se non di più!
E' proprio l'essere se stessi, che (almeno per quel che mi riguarda) allontana alcune persone. A me è successo. La gente, quella che frequenta fb, preferisce appunto parlare attraverso i copia/incolla, con frasi già fatte.
Io preferisco esprimere i miei pensieri, scritti o a parole e di persona.
- Quello che mi piace proprio di facebook è questo metterci la faccia e avere coraggio del proprio pensiero e di mostrare al contempo il proprio aspetto fisico senza il timore di essere giudicati. Una certa Coco Chanel diceva che la vera eleganza sta nella semplicità (l'ho letto ieri sulla maglietta di una ragazza), e secondo me è vero, e aggiungo nel coraggio di essere sè stessi anche a costo di essere impopolari -
Quanto al mostrare l'aspetto fisico, beh... anche qui se ne vedono delle belle. Non c'è più pudore e rispetto di se stessi, soprattutto nelle ragazzine di oggi, con te**e e c**i al vento. Questo per me non è mostrare il proprio aspetto fisico e fregarsene del giudizio degli altri, ma un mettersi in mostra per avere più "mi piace". E' diventata una gara ormai. E se le giudichi ti mandano pure a quel paese. Per loro conta la popolarità, ecco quali sono gli obiettivi della maggior parte delle persone che frequentano fb.
- @stregatta : sono stato un pò velenosetto a proposito dell'ego (anche il mio non scherza), la tua pazienza nelle risposte ti fa onore e ammiro tanto la capacità femminile di conciliare contraddizioni ed opposti (spesso mi chiedo se vi costi fatica o sia davvero spontaneamente naturale e genuina, ma forse è una di quelle domande senza risposta, come il senso della vita, un pò come chiedere a Dio se sa di essere Dio). -
Tranquillo, non ci ho fatto nemmeno caso pensa un po' :P
Fin quando si parla civilmente, non vedo perchè essere scortesi con le persone.
A me non costa fatica, per niente... sarò ripetitiva, ma sono così, naturale e spontanea, anche autoironica. A volte però e forse anche troppo, impulsiva e testarda (e sono solo due dei miei tanti difetti) ahahah ma che ci vuoi fare.
Ce ne vuole e tanto, per farmi arrabbiare.
Bmare, grazie per il video che spero di riuscire a guardare presto. :D
Vi abbraccio tutti e vi auguro una buona giornata :hug:
Inserita:

PS: a scacchi non ci so giocare, ci ho provato e ce li ho anche in casa, ma non lo capisco proprio questo gioco.

Se ti riferisci alla scena del film Revolver, chi sa giocare si sarà accorto della telecinesi che regista e/o attori hanno praticato sulla scacchiera.

Sequenza 1: il protagonista (coi pezzi neri) spinge il pedone di Donna in 5° traversa in risposta alla prima mossa del bianco

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Sequenza 2: siamo chiaramente dopo la quarta mossa. Incredibilmente il pedone di Donna è tornato al suo posto inziale mentre si vede il pedone di Re avanzare dalla 5° alla 4° traversa

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Inserita:

Nella stessa scena ci sono pure riferimenti a complessi studi matematici. Il libro che viene mostrato esiste realmente http://books.google.it/books/about/Introduction_to_Numerical_Linear_Algebra.html?id=lumcmdo4I4gC

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e non è altro che un comune testo di algebra lineare e calcolo numerico per studenti "undergraduate" (in Italia sono argomenti che si insegnano al primo e secondo anno delle facoltà scientifiche)

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Sia la fattorizzazione QR che Jacobi servono per risolvere sistemi di equazioni lineari e non vedo la benchè minima utilità per il gioco degli scacchi fra gli umani (al limite potrei capirlo se fosse servito per la programmazione un chess bot).

Da manicomio annotarsi le mosse degli scacchi sulle pagine del testo di analisi numerica (Bd4 alfiere in d4 e Qa6->a7 regina in a7).

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Inserita: (modificato)

Ragazze, ho per voi una rivelazione.

La specie umana è divisa in due generi biologici: femminile e maschile. Dunque, il sesso è la differenza specifica tra i due generi. Si tratta di un fatto, sicuro, non opinabile. Questo fatto sicuro e non opinabile ha una conseguenza diretta e immediata (nel senso di “non mediata” culturalmente): tutta la partita relazionare tra femmina e maschio si gioca sul terreno della non-mediata differenza specifica: ossia sulla sessualità. Qualsiasi altra possibilità relazionare è, con tutta evidenza, un’aggiunta, una sovrastruttura al dato primario; ma per quanti possano pure essere i livelli di sovrastruttura (ossia le invenzioni culturali specifiche a determinate società), queste non possono non avere come centro di riferimento che il dato primario: ossia la sessualità. Questa è la semplice, nuda e cruda, verità. Donne e uomini si cercano e si respingono per il fatto di essere femmine e maschi della spessa specie, e non viceversa. Che non sia viceversa, vuol dire una cosa tanto lapalissiana, quanto socialmente inappropriata. La locuzione “socialmente inappropriato” esprime l’identico significato di tabù. Dunque, è tabù prendere atto che la vera ragione (a parte quelle sovrastrutturali) per cui donne e uomini si cercano e si strofinano, è perché, ben lungi dall’essere puri spiriti, sono femmine maschi: ossia sono enti sessuati. Un maschio non cerca una femmina per discutere del significato de “La tempesta” di Shakespeare, non che non possa farlo; ma se lo fa è solo per vendere al meglio che può la sua mercanzia al mercato dell’accesso alla gnocca. Lo fa, insomma, per indossare i panni dell’intelligentone acculturato, profondo e sensibile. Insomma, lo fa per sedurre; ed io mi chiedo, ma davvero sono il solo a sapere che sedurre, letteralmente, vuol dire ingannare? La cosa tragicomica, tuttavia, è che anche la femmina sa a che gioco si sta giocando: ossia che è tutta una commedia, una farsa preliminare che serve all’annusamento reciproco. Giacché, per quale motivo il tizio sta recitando la parte del colto/sensibile/affidabile con lei (che è gnoccamente quotata), e non con sua zia Marietta, che ha 70 anni, le tette alle caviglie, e il culo sotto le scarpe? Ecco, se si risponde correttamente a questa domanda, e la risposta porta alla sola conseguenza possibile, finalmente si chiuderà il sipario su questa perenne litania: “ma perché gli uomini vogliono solo una cosa?” M scusate, ragazze, che mai dovrebbero volere? O magari per fare gli originali, gli uomini dovrebbero mettersi a scopare i tostapane?

Lo so, sono rozzo.

Anticipo una domanda: ”Ma allora, l’amore?”. La risposta è la seguente: chi ha patito la disgraziata fortuna di incontrare l’amore, sa che è una malattia incurabile, i cui esiti positivi sono dati solo da una miracolosa remissione spontanea. Chi lo cerca, evidentemente, ha guardato troppi film, o letto i libri sbagliati. Diversamente, non si capisce perché stia cercando di ammalarsi.

@bmare:

quanto alla tua richiesta di consiglio, ci metto poco, giacché proprio pochi giorni fa discutevo di cose molto simili con mio figlio, che ha 20 anni. Dirò a te, lo stesso che ho detto a lui. In Italia non c’è futuro, è un Paese che sta affondando, tirato giù dal peso della tragicomica storia del suo popolo. I politici, di cui tutti si lamentano, sono la meritata rappresentanza degli stessi che gemono e piagnucolano. Un popolo senza educazione, senza cultura, senza una comune base ideale, in preda ad una interminabile guerra civile; privo di una idea condivisa di passato, e quindi vuoto di presente. Un popolo che non impara dai proprio errori, e sempre pronto a rendersi servo del pifferaio di turno; l’ultimo è il grande urlatore. Dunque, se ne hai la possibilità, a malincuore, ti suggerisco di andartene.

Per il resto, non so se ho capito; ma ti dico quello che farei se potessi: cercherei un posto dove non c’è nessuno, ma proprio nessuno; ridurrei al minimo i bisogni, niente libri, radio, cellulare, o altro. Mangiare poco, dormire il giusto, stare dove si sta. Stare e basta. Stare e basta.

Vorrei chiudere al tema Jung, ma dato che hai parlato di Evola, posto un breve commento.

Di Evola è facilissimo parlare male. Cercherò di descriverne difetti e pregi della sua opera.

E’ il perfetto prototipo del pensatore (lui aborriva sentirsi chiamare intellettuale) che i moderni sacerdoti della correttezza politico/culturale considerano un villain. La cosa che fa maggiormente inferocire questi sacerdoti, è la consapevolezza che il disprezzo che sentono per Evola è nulla in confronto a quello che questi sentiva per loro. Ma veniamo ai fatti. Stiamo parlando di un autore che, sebbene osteggiato in tutti i modi possibili dalla suddetta cricca sacerdotale, è tradotto in una dozzina di lingue (tra cui ilo russo, il rumeno, il turco, il polacco, l’ungherese, ecc…), e le cui opere, a distanza da 40 anni dalla morte, continuano ad essere ristampate in tutto il mondo. Ci metto gli zebedei sul barbecue, che a distanza di 40 anni dalla morte del sommo sacerdote Umberto Eco, fuori dai nostri confini, nessuno si ricorderà di lui. Perché? Uno deve chiedersi perché, giusto? Premessa; salvo le eccezioni di cui ti parlerò appresso, non condivido quasi niente del pensiero evoliano. Non capì nulla (ma proprio nulla) del cristianesimo, distorse il buddismo, il taoismo e l’induismo, interpretandoli secondo la sua filosofia personale; immaginò (condividendo lo stesso errore di Guènon e altri) una metafisica della Storia prossima a un racconto fantasy; concepì una visone politica piuttosto aberrante. Seppure in modo sofisticato, fu razzista. Ciò nonostante, in confronto agli invertebrati rappresentanti del “sapere” contemporaneo, la sua figura e la sua personalità sono letteralmente gigantesche. Sulla sua vita, senza nulla inventare, si potrebbero realizzare delle intere saghe cinematografiche, ammesso di trovare un attore capace di rendere il suo inarrivabile carisma. Scrivo queste cose per puro amore di testimonianza del vero; sottolineando che non considero Evola (e la sua concezione del mondo) un modello da imitare, tutt’altro; ma questo non confligge col constatare che di uomini capaci di scavare con le palle solchi così profondi, se ne sono perse le tracce.

Venendo alla sua eredità culturale, avendo già considerato la parte critica, consideriamo il resto. Per me, rimangono insuperabili tre opere:

Metafisica del sesso” , del ’58. Nella mia opinione, questo saggio è semplicemente inarrivabile. La documentazione è sterminata, precisa, puntuale, contestuale; spazia tra Oriente e Occidente, antico e moderno, mito e scienza, sciamanesimo e alchimia, folklore e letteratura, poesia e biologa. Evola scrisse quest’opera nella sua casa di Corso Vittorio Emanuele, a Roma, al quinto piano, nel suo studio con vista sul Gianicolo. Viveva su una sedia a rotelle, a seguito delle lesioni riportate nel ’45, durante un bombardamento. Mi sono sempre chiesto: in un’epoca in cui non esisteva internet, e non potendo uscire di casa per consultare testi nelle biblioteche, come ha fatto a scrivere un libro di 400 pagine, con una tale, prodigiosa, documentazione? A parte questo, “Metafisica del sesso” rimane un’opera unica, non conosco nulla che possa esservi avvicinato per profondità di analisi.

La Tradizione ermetica” del ’31. Al di là di certe idiosincrasie personali dell’autore, rimane una pietra miliare per chiunque voglia apprendere cosa fu in realtà l’Alchimia; assieme ai testi di Eliade, e di Burkhardt (che giudico il migliore di tutti) costituisce il meglio disponibile.

Infine, la raccolta di articoli che forma i tre tomi di “Introduzione alla magia quale scienza dell'io”. Qui non trova spazio neppure una sintesi per descrivere la grandiosità di questa opera. Posso solo affermare, con certezza e cognizione di causa, che non esiste in tutto il mondo nessuna altra opera pubblica capace di introdurre, ad un così alto livello di conoscenza, a quella che fu l’antica “Scienza dei magi”. Evola fu il coordinatore di questo gruppo che operò a Roma a cavallo tra la fine degli anni ’20 e i primissimi anni ’30 del secolo scorso. Tra i molti, vi parteciparono personaggi del calibro di Leone Caetani, Emilio Servadio, Giovanni Antonio Colonna di Cesarò, Arturo Onofri, Arturo Reghini, Guido De Giorgio, ed altri. Per pura curiosità, cercate su internet chi era questa gente. Naturalmente, parlando di magia, sento già ronzare le risate di qualcuno; non me ne curo, e non risponderò a domande provocatorie quanto scontate. Io parlo di cose che so, per averle studiate, per averle capite, per averle viste, per averle sperimentate.

Per il resto, meglio restare agli scherzi, alla celia, ricchi premi cotillons, gazzose, dolciumi, e, se ci scappano, brividi caldi.

Modificato: da Satori
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Inserita: (modificato)
Buonasera :D
@Tonino non ci ho capito proprio nulla. Io, come si dice a Bologna, sono gnucca! Da non confondere con un'altra parola molto simile ahahahahahha
Sono negatissima per gli scacchi :/
Zitti zitti, che niente niente ho capito quello che ha detto Satori ihih
@Satori, magari non proprio tutto, ma credo e spero di aver capito quello che hai detto.
- Un maschio non cerca una femmina per discutere del significato de “La tempesta” di Shakespeare, non che non possa farlo; ma se lo fa è solo per vendere al meglio che può la sua mercanzia al mercato dell’accesso alla gnocca. Lo fa, insomma, per indossare i panni dell’intelligentone acculturato, profondo e sensibile. Insomma, lo fa per sedurre -
Sono d'accordo su quanto dici prima di questa frase, riguardo ai maschi e alle femmine. Come si dice, la paglia vicino al fuoco non ci sta.
Una cosa però te la chiedo ugualmente, anche se hai dato una tua spiegazione.
Ok l'attrazione fisica e ci sta, sia per gli uomini che per le donne, ma anche fra uomo e uomo o donna e donna (altra cosa, ma sempre attrazione fisica c'è e sempre di questioni sessuali si parla), ma perchè sempre e solo al sesso si deve pensare e arrivare? Perchè molti uomini e molte donne pensano prima a quello?
La conoscenza prima, dove la mettiamo? Si va subito al sodo solo perchè davanti abbiamo una/o strafiga/o che ci attizza di brutto e ci sta!? Io non la penso così.
Non guardo film romantici (sono più per gli horror) e non credo alle favole, ho smesso grazie!

Quando parlo di "solitudine" nel post precedente e di "qualcosa che mi manca", certo è che non mi sto riferendo al sesso :)
Sarò forse all'antica, ma io non mi concedo al primo che passa. Io non seduco e spero di non farlo involontariamente. Anzi, se noto un uomo che mi guarda, mi volto e lo guardo pure male ahahah :P
Forse è vero che si va alla ricerca di quella "malattia", cioè l'amore vero... che poi secondo me, alla fine pochissimi sanno cosa è veramente. E comunque, che male fanno quelli che lo cercano?
Inoltre, voglio aggiungere una cosa... Perchè no, all'amicizia fra uomo e donna? Io ci credo. Io ho avuto un amico e ci stavo anche molto bene con lui, ma eravamo solo amici, buoni amici. Poi purtroppo, causa mio e suo trasloco, ci siamo persi. Ma mai ci ha sfiorato il pensiero del sesso.
A me piace così: conoscersi, uscire, magari un gelato o un caffè e parlare parlare e parlare, poi... se son rose fioriranno.
Un'ultima domanda. Cosa ne pensi delle donne che si concedono al primo appuntamento? Possibile che non pensi che così come hanno fatto con te, non lo facciano anche con altri?
PS: Ganza zia Marietta, gran bel pezzo di gno..., ehm donna :P
Credo siamo andati anche oltre l'OT.
PS2:
- parlando di magia, sento già ronzare le risate di qualcuno -
Io non sto ridendo, giuro :)
Tante volte in questo forum ho letto le parole "magia" ed "esoterismo". Non rido di chi le pronuncia o le pratica, anzi mi affascinano molto. Di certo non sono ai livelli tuoi e di Bmare, ma qualche volta qualcosa in internet vado a cercarla e leggerla. Mai ho avuto modo di studiarle purtroppo, anche se mi sarebbe piaciuto.
Alla fine sono o non sono una strega!? :P
Una buona serata a tutti :ciao:
Modificato: da Stregatta
Inserita:

Bmare... ?

Divertentissimo il video, perchè lo hai cancellato? :P

Comunque, riguardo a quello che dicevi (ci tengo a dirlo anche se hai modificato il post)... sembravo arrabbiata? Non ero e non sono arrabbiata, ci mancherebbe altro. :D

Inserita:

Ah Streghina! Vedi che hai fatto bene ad aprire questa discussione?

Ti porterò ciò che penso su ciò che ha scritto Satori sul sesso. Di solito esistono tante verità soggettive, io penso che quello che lui ha scritto in merito sia unadelle poche Verità oggettive.

Il motivo per cui, di base, ci sta la pura e cruda ricerca della topina è semplice e si chiama sopravvivenza della specie.

Per questo il maschio cerca l'accoppiamento, pensando al godimento dell'orgasmo che però porta "materia " essenziale per la riproduzione. Che poi vengano usate protezioni e altro, il discorso non cambia.

L'istinto sessuale è fortissimo: vedi successo dei porno, vedi pubblicità ecc ecc

La donna fa la sua parte:

perchè si mette il rossetto, ad es? il rosso eccita.

perchè fa vedere le tette e gli uomini adorano quella parte del corpo? magari ne sono inconsapevoli, ma rivelano che lei è una nutrice adatta

perchè i tacchi 12?

regalano un'andatura ondeggiante dei fianchi.

e via discorrendo.Se questo istinto non ci fosse, con tutti i problemi/casini che abbiamo saremmo già estinti.

Ogni relazione, e qui parlo per me, è scaturita da una forte attrazione fisica,

Poi per il resto l'essere umano necessita anche di amore. In primis quello materno.

Il discorso sull'amore del maschio è un tantino più articolato, ma esiste anche quello-

Ovviamente ci sta l'amicizia uomo/donna, per me, mia opinione., intendo, E la trovo migliore di quella femminile.E, infine, non credo che non possa non esistere semplice amicizia tra uomo/donna. Ma manca l'attrazione quindi non si fa sex.

Vabbè che i maschi sembran tanto attirati dalle figone, ma poi ne ho visti accoppiati con donne insipide e bruttine. E qui mi fermo, ma credo che l'alchimia per il maschio non sia proprio essenziale, per una botta e via.

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Inserita: (modificato)
Ciao Jolly <3 <--- deformazione facebookiana :P
Meno male che hai chiarito e sei stata molto più brava di me.
(La discussione l'ha aperta Bmare, quindi è lui che devi ringraziare) :)
Ovviamente quello che ho detto nel post precedente è quello che penso.
Purtroppo i toni a volte possono sembrare alterati (i miei non lo erano), credo abbiate capito che sono una a cui piace specificare ben bene e per questo divento poi lunga e noiosa :/

Per questo voglio fare anche una cosa che non ho fatto nell'altro post e cioè chiedere scusa a Satori :) se ho (come al solito) mal capito le sue parole.
Tornando a quello che dici, Jolly... sono d'accordo con te su tutti punti.
In alcuni non mi ci rispecchio, ma non mi metto ora a prenderli tutti punto per punto.
I tacchi però mi piacciono parecchio, li adoro... nella mia scarpiera ci sono anche tacchi 15 ihihih
Chiudo con questa e vi auguro una buonanotte ^_^
- Ogni relazione, e qui parlo per me, è scaturita da una forte attrazione fisica, -
Beh ovvio che anche l'occhio vuole la sua parte, no? Se mi si presenta uno così, mi scende il latte alle ginocchia ahahahahhahaah

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Modificato: da Stregatta
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Bmare... ?

Divertentissimo il video, perchè lo hai cancellato? :P

Comunque, riguardo a quello che dicevi (ci tengo a dirlo anche se hai modificato il post)... sembravo arrabbiata? Non ero e non sono arrabbiata, ci mancherebbe altro. :D

Ciao Stregatta) sei tanto carina e gentile, grazie per la premura. Non sembravi arabbiata, sono io che ieri sera ero cascato in un tranello mentale che mi aveva incupito, fortunatamente il sonno e il sole domenicale bolognese mattutino mi hanno portato consiglio e serenità.

L'ho cancellato perchè dopo averlo messo mi sembrava fuori luogo (l'avevo postato impulsivamente prima di averlo visto tutto).

Adesso forse dirò qualcosa che mi renderà impopolare ma confido nel buon Dio che almeno lui sento vicino e ispiratore.

Sul sesso si sta scrivendo molto ma non condivido quanto è stato scritto poc'anzi e confesso anche un pizzico di delusione sulla poca eleganza con cui una tematica così interessante poteva essere intavolata.

Non concordo con quanto scritto da Satori e Jolly e molto sinteticamente provo a spiegare il perchè (non scendo troppo nei dettagli perchè la tematica non mi attrae più di tanto).

Il sesso di per sè è istinto di riproduzione, per un uomo così come lo è per un animale. Così come lo è la ricerca del cibo per il nutrimento e il controllo del territorio per delimitare la propria sfera di influenza e controllo.

L'uomo grazie a Dio ha il dono divino dell'intelligenza e della mente fisica (cervello) che può utilizzare per rendersi libero se vuole dalla bestialità degli istinti e in questo avvicinarsi alla luce divina che lo anima. Non vado oltre per non annoiare con idee niueggiane.

Di donne ne ho avute tantissime e molte davvero bellissime nella mia breve esistenza (non sono piovute dal cielo, me le sono andate a cercare) e per quanto mi riguarda oggi mi accontento di più ad ammirarne una bella che passa per la strada senza concupiscenza ma con la stessa gioia nel cuore di come potrei ammirare un bel fiore (e così ammirare la meraviglia della creazione divina, anche come prova manifesta dell'esistenza di Dio) piuttosto che cercare di possederla o averla tutta per me (illusorio, non duraturo e fonte di infinite grane).

Provo a spostare il timone della conversazione su tematiche filosofiche decisamente a me più care.

Sempre tratto dal libro di H.Corbin "La sophia eterna" (pag.11-12) :
"Giobbe è consapevole di affrontare un essere sovrumano, un Dio che non si preoccupa di alcun giudizio morale, di alcuna obbligazione morale; ma sa anche che in questo modo, Dio si trova in totale contraddizione con se stesso ed è certo di trovare in Dio un sostegno contro Dio (come dice anche Kierkegaard: l'uomo di fede non è colui che una volta per tutte si riconosce colpevole davanti a Dio, ma colui che, come Giobbe, combatte per Dio contro Dio). Giobbe da ora in poi, sa che un testimone vive per lui in cielo: 'Lo so, il mio vendicatore è vivente, un difensore si alza per me al di sopra della polvere". Ma questo difensore soccorrevole, questo vendicatore che modificherà Yahweh fin nell'essenza, non rivela ancora il suo nome."
Il seguito è molto interessante (e secondo me innovativo), lo posto magari successivamente così da poterlo magari commentare gradualmente insieme.

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Modificato: da bmare
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Buongiorno a tutti :)
Bmare, il tuo video a me non sembrava fuori luogo, ma se hai ritenuto opportuno cancellarlo, va bene così :D
- Sul sesso si sta scrivendo molto ma non condivido quanto è stato scritto poc'anzi e confesso anche un pizzico di delusione sulla poca eleganza con cui una tematica così interessante poteva essere intavolata. -
Forse son tonta io e ancora rintronata dal sonno :P ma non ho visto poca eleganza nell'esprimere i propri pensieri sull'argomento "sesso".
Preferisco che si parli così, schietti e senza troppi giri di parole, senza tanti gnignigni. La parola "sco**re" non piace nemmeno a me e non l'ho mai pronunciata, ma non mi scandalizzo nel sentirla, come altre e tante parolacce che si dicono.
Quelle le dicono ormai tutti, io quando mi arrabbio poi divento una scaricatrice di porto ahahahhaah :P
Non ci ho visto nulla di male, nelle parole di Satori e in quelle di Jolly, se poi anche io posso esserti sembrata volgare, allora chiedo scusa io per prima :P
- Il sesso di per sè è istinto di riproduzione, per un uomo così come lo è per un animale. -
- L'uomo grazie a Dio ha il dono divino dell'intelligenza e della mente fisica (cervello) che può utilizzare per rendersi libero se vuole dalla bestialità degli istinti -
Non è più così Bmare... per come la penso io ora non più. Prova è la cronaca di oggi, gli uomini (ma anche le donne) ora devono possedere a tutti i costi. Non si tratta più di istinto, di semplice riproduzione. Per molti il sesso è diventato malattia!
Voglio prenderti ad esempio le ninfomani, quelle sono vere "affamate" di sesso. Quelle non lo fanno per riprodursi, ma per il solo piacere di farlo, come tante persone oggi.
Altro esempio può essere quelle robe sadomaso, che il più delle volte vanno a finir male.
E il filmetti porno a cui si riferiva Jolly? Anche quelli fatti per riprodursi? A me non piacciono affatto, c'è chi li apprezza, io no. :/
Il possedere a tutti i costi una persona anche contro il suo volere, non è più istinto di riproduzione quello e molti il cervello se lo sono bevuto.
- oggi mi accontento di più ad ammirarne una bella che passa per la strada senza concupiscenza ma con la stessa gioia nel cuore di come potrei ammirare un bel fiore -
Tu sei un'eccezione in questo caso. Non mi è mai capitata una persona che la pensa così. Ne ho viste e sentite delle belle anche in questo caso, apprezzamenti (chiamiamoli così) anche molto pesanti da farti vergognare davanti a tutti. -.-
Agli uomini basta vedere una bella ragazza magari anche con un bel fondoschiena e vanno fuori di testa. Come anche alcune donne eh, anche loro si sono messe al pari degli uomini, anche loro con apprezzamenti a volte non troppo carini. Senza pudore proprio.
Torno a dire comunque, che ognuno la pensa a modo suo, non voglio e non provo nemmeno ad imporre agli altri le mie idee.

E' vero, sul sesso c'è tanto da dire, ma io mi fermo qui. Perchè un po' temo che si possa andare troppo oltre. Per me è una cosa molto privata e tale deve rimanere. :)


Buona domenica a tutti :ciao:
Modificato: da Stregatta
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@bmare,

io non ho detto che la sessualità umana si esaurisce nell'istintualità animale, e nella pura pulsoine biologica; e sono certo che neanche Jilly28, col suo dichiararsi d'accordo con quello che ho scritto, intendesse una cosa del genere; che non è solo riduttiva oltre ogni limite del lecito, ma anche insensata.

La mia analisi, rispondeva solo ad un segmento specifico della questione, e lo ho anche detto chiaramente. Mi riferivo al ritornello femminile: "...perché gli uomini hanno in mente solo una cosa...?". Io ho risposto a questa domanda, cercando di far capire che non dovrebbe neppure porsi; ed anzi mostrando che meno male (almeno nella generalità dei casi) che è così, e che fin quando è così il mondo funziona a dovere.

I moralismi e i sublimismi sono senpre nemici dalla verità; solo accettando come cosa buona che non siamo dei dincarnati, forse, si potrà finalmente parlare di sessualità evitando gfli opposti estremi del sublimismo moralista, e il becero sbragamento di chi equipare la sessualità umana ai meri bisogni biologici di base.

E' del tutto ovvio che nella nostra specie la valenza sessuale ha una specificità che non può trovare paragone in nessuna altra specie; e non è per nulla un caso che proprio ieri, nello stesso post, ti ho parlato di un libro il cui titolo dichiara già il suo contenuto. "Metafisica del sesso".

Gli animali non sono capaci di concepire una metafisica della loro biologia, e neppure sono capaci di astrarre i significati della loro vita sociale (di cui la sessualità è parte primaria); gli esseri umani lo sono. Visto che non era chiaro, ci tornerò nel pomeriggio.

p.s.

L'idea corbiniana di Dio che si trovi in contraddizione con se stesso, è la prima nota umoristica della giornata.

p.s. 2

Io capisco che 2.000 anni di cristianesimo (e lo dico, ahimè, da cristiano!!) abbiano irreversibilmente coperto la sessualità con la cupa vernice della sporcizia, e che tutte le volte che parla di sesso tra "persone per bene", come minimo la voce si abbassa da default; ma io non posso farci niente, ho scritto chiaro che sono rozzo, e se devo parlare di atto sessuale, non cerco dorati eufemismi, lo chiamo scopare. Perchè abbassare la voce, come se fossimo cospiratori, o come se stessimo progettando una rapina? Nel sesso si manifesra la gloria del sacro: ma se si sente la necessità di farlo intonando dei Kyrieleison, temo che non si sia ancora capito che sacro è già l'atto di respirare, il cibo che si mangia, in terreno che si calpesta. A maggior ragione, lo è accarezzare una donna; giacché, se a farlo è un uomo, e ad essere accarezzata è una donna , eploide nel mondo un brivido che neppure agli angeli è dato di concepire.

Modificato: da Satori
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L'idea corbiniana di Dio che si trovi in contraddizione con se stesso, è la prima nota umoristica della giornata.

Felice di averti fatto sorridere.

Proseguo perchè la tematica e il tuo punto di vista mi interessa, e gli sviluppi di Corbin sul tema sono davvero incredibili e stupefacenti, oserei dire innovatori (limitatamente alle mie conoscenze, è un'ovvietà ma per rispetto credo sia doveroso ribadirlo), e questo è solo un assaggio di questo bel librino.

Sempre dal libro di Corbin sul Giobbe junghiano (pag.29):

"Risuona (nella mente di Giobbe) la voce del testimone invocato: "io so che da questo momento vive in Cielo un testimone a mio favore". Non si tratta di un problema di storia della letteratura, nè si deve fissare la cronologia della redazione dei testi sapienziali in relazione a quella del libro di Giobbe. Si tratta del destino di Yahweh, nel modo in cui è presente all'essere umano, fino alle sue profondità precoscienziali, e alla metamorfosi che prepara l'annunciazione di Colei il cui regno darà risposta a Giobbe: 'L'idea di Sophia o Sapienza di Dio (Sapientia Dei), di uno Spirito (Pneuma) di natura femminile, potremmo dire un'ipostasi coeterna, preesistente alla Creazione'.

Preesistente alla creazione e dunque possibile alleata dell'uomo contro lo stesso Dio.

Qui alzo i toni nella mia sintesi, ma gli sviluppi del Giobbe junghiano sono davvero "elettrizzanti" e chissà forse anche moderni, quasi da superuomo.

Modificato: da bmare
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Un momento, non mi hai fatto sorridere tu, ma Corbin, che seguita a confermarsi un creativo.

Inserita: (modificato)

Un momento, non mi hai fatto sorridere tu, ma Corbin, che seguita a confermarsi un creativo.

Beh certo, ma l'azione di riportare il testo è opera mia, quindi se non lo avessi fatto non avresti sorriso. Quindi seppur in minor misura rientro anche io nella causalità del tuo sorridere, sono in qualche modo agente, anche se indiretto o sottostante, o sbaglio? :P

Scherzo eh! ho capito cosa intendi, come a jackjoliet comincia a piacermi lo stuzzicarti affettuosamente un pò :hahaha:

Modificato: da bmare
Inserita: (modificato)

Un momento, non mi hai fatto sorridere tu, ma Corbin, che seguita a confermarsi un creativo.

Beh certo, ma l'azione di riportare il testo è opera mia, quindi se non lo avessi fatto non avresti sorriso. Quindi seppur in minor misura rientro anche io nella causalità del tuo sorridere, sono in qualche modo agente, anche se indiretto o sottostante, o sbaglio? :P

Scherzo eh! ho capito cosa intendi, come a jackjoliet comincia a piacermi lo stuzzicarti affettuosamente un pò :hahaha:

Bmare, considero un punto fondante e irrinunciabile il rispetto per la persona del mio interlocutore; a volte uso lo strumento dell'ironia (che è una forma superiore ed ellittica di critica), ma mai il sarcasmo, che invece tende direttamente a ledere le persone. Una delle più semplici forme di rispetto è il parlar chiaro, senza troppo sfumare con eufemismi. Pertanto, nel caso tu condividessi la boutade di Corbin, sorriderei anche di questa.

Partendo dall'ipotesi che Dio sia, i Suoi due attributi supremi sono l'Assoluto e l'Infinito; ora, una delle prime cose che si insegnano nei corsi di teologia è che la contraddizione pertiene la sfera del relativo; e dunque, in Dio non può trovarsi contraddizione alcuna. Stessa cosa per l'Infinito; esso non ha parti,che, se ne avesse, sarebbe da queste limitato, e dunque non sarebbe Infinito. Non avendo parti, non può in Esso trovarsi alcuna contraddizione, poichè questa, per manifestarsi necessita della presenza contemporanea di almeno due oppositori.

Corbin, insomma, non comprese cose che sono alla portata di qualsiasi seminarista; e sfonda la barriera del ridicolo, imprenstando a Dio contraddizioni che non può avere; mentre lui, che fu allo stesso tempo calvinista, esoterista sciita ismaelita, e massone, ecco, lui da contraddizioni si considerò esente.

Modificato: da Satori
Inserita:
@Tonino non ci ho capito proprio nulla. Io, come si dice a Bologna, sono gnucca! Da non confondere con un'altra parola molto simile ahahahahahha
Sono negatissima per gli scacchi :/

Non ti perdi niente, è un gioco noioso da vecchi rinco... mi scoccia che il regista lo abbia usato per esaltare le doti di furbizia dei suoi personaggi. Non temere chi gioca a scacchi non è dotato di alcun super-potere ai confini del paranormale (vedi la sparizione alla Copperfield dalla cella del carcere).

Imho un libro sull'illusionismo sarebbe stato molto più indicato in quella scena.

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Inserita:
- Mi riferivo al ritornello femminile: "...perché gli uomini hanno in mente solo una cosa...?". Io ho risposto a questa domanda, cercando di far capire che non dovrebbe neppure porsi; ed anzi mostrando che meno male (almeno nella generalità dei casi) che è così, e che fin quando è così il mondo funziona a dovere. -
Permettimi di non essere d'accordo con te in questo. :P
Io me la pongo la domanda e l'ho posta anche qui, ma non per fare del moralismo (che tra l'altro quando diventa eccessivo o falso addirittura, è una cosa che non mi piace per niente) o perchè la mamma mi ha detto che è una cosa sporca e cattiva... Non avrei due figli (che dovevano essere 4) altrimenti.
Parlo di sessualità tranquillamente, basta non scendere in cose troppo intime e personali. Con me si può parlare di tutto, non mi scandalizzo di nulla e non mi arrabbio così facilmente.
Ho detto questo, riferendomi a questa parte del tuo discorso:
- Io capisco che 2.000 anni di cristianesimo (e lo dico, ahimè, da cristiano!!) abbiano irreversibilmente coperto la sessualità con la cupa vernice della sporcizia, e che tutte le volte che parla di sesso tra "persone per bene", come minimo la voce si abbassa da default; ma io non posso farci niente, ho scritto chiaro che sono rozzo, e se devo parlare di atto sessuale, non cerco dorati eufemismi, lo chiamo scopare. Perchè abbassare la voce, come se fossimo cospiratori, o come se stessimo progettando una rapina? -
Ripeto che la parola sco**re non mi è mai piaciuta molto, ma non per questo escludo le persone o non parlo più con loro. :)
- Bmare, considero un punto fondante e irrinunciabile il rispetto per la persona del mio interlocutore; a volte uso lo strumento dell'ironia (che è una forma superiore ed ellittica di critica), ma mai il sarcasmo, che invece tende direttamente a ledere le persone. Una delle più semplici forme di rispetto è il parlar chiaro, senza troppo sfumare con eufemismi. -
Condivido :D
@Tonino non ci ho capito proprio nulla. Io, come si dice a Bologna, sono gnucca! Da non confondere con un'altra parola molto simile ahahahahahha
Sono negatissima per gli scacchi :/

Non ti perdi niente, è un gioco noioso da vecchi rinco... mi scoccia che il regista lo abbia usato per esaltare le doti di furbizia dei suoi personaggi. Non temere chi gioca a scacchi non è dotato di alcun super-potere ai confini del paranormale (vedi la sparizione alla Copperfield dalla cella del carcere).

Imho un libro sull'illusionismo sarebbe stato molto più indicato in quella scena.

ahahahahhahaha mio figlio allora è un "vecchio rinco" ahahahahhah
Lui ogni tanto una partitella la fa con i suoi amici.

Comunque non mi ci sono impegnata più di tanto, nemmeno ad impararlo un po', appunto perchè lo trovo noioso :P

Vado a finire di guardare la gara... e speriamo di vederci "rosso" alla fine :P

Ciao ciao :ciao:

Inserita:

Gattaccia, non sono nessuno per permetterti o non permetterti di dissentire, dunque, dissenti serenamente. Tuttavia, non comprendo il punto esatto del dissenso; vuoi dire che piuttosto che dannarsi per le gonnelle, sarebbe meglio che gli uomini indirizzassero tutta questa foga nel bricolage? Beh, in un certo senso, siamo sulla buona via per arrivarci, però, poi, non lamentate che "non ci sono più gli uomini di una volta", e non chiedetevi (altro ritornello) "ma dove sono finiti gli uomini?"

Ok, a te la parola sco**re non suona bene. Non c'è nulla di male, anzi, posso capirlo. A me per esempio, è sempre suonata strana la parola "omelia" (chiudi gli occhi e ripeti: omelia, omelia...). Mi dà una curiosa e poco definita idea in cui si confondono le immagini di una frittata farcita col miele, e di un coro che canta un inno alla produzione delle mele. Scherzi della mente, gattaccia.

Inserita: (modificato)
ahahahahahhaahah Satori, sei troppo forte :P
Dissento quindi? ihihih
- Tuttavia, non comprendo il punto esatto del dissenso; vuoi dire che piuttosto che dannarsi per le gonnelle, sarebbe meglio che gli uomini indirizzassero tutta questa foga nel bricolage? -

Sarebbe un'idea, chissà :P
- Beh, in un certo senso, siamo sulla buona via per arrivarci, però, poi, non lamentate che "non ci sono più gli uomini di una volta", e non chiedetevi (altro ritornello) "ma dove sono finiti gli uomini?" -
Questa (per me) non ha molto senso, dai :P
Lo dico eccome io, "non ci sono più gli uomini di una volta"... e grazie a questo mi aggancio proprio alla parola "sco**re", il perchè non mi piace e te lo spiego anche...
Perchè appunto la maggior parte delle persone pensa a quello e se dice sco**re, a me sa di sesso senza amore.
Ribadisco, sarò all'antica, ma io senza amore non lo faccio. Non lo farei mai per pura e semplice "conoscenza", come diceva Giobbe Covatta in un suo vecchio libro. Se non erro era Parola di Giobbe, ma potrei sbagliarmi. :P
Omelia omelia omelia...
Anche a me, ripetendo più e più volte una parola, questa comincia a suonarmi male.
Buone le frittate (o crepes) con il miele :P


Ok, la gara non è finita come speravo, ci sto facendo l'abitudine :/

Scappo ora a fare il mio "dovere da cittadina italiana", anche se... va beh!

:ciao:
Modificato: da Stregatta
Inserita: (modificato)

ahahahahhahaha mio figlio allora è un "vecchio rinco" ahahahahhah

Lui ogni tanto una partitella la fa con i suoi amici.

Spezzo una lancia a favore del gioco degli scacchi. E' un gioco molto complesso e sicuramente non è alla portata di tutti. Richiede dedizione, pazienza ed aiuta moltissimo nella vita pratica perchè aiuta a sviluppare logica, inventiva, iniziativa, e soprattutto pianificazione e strategia, e per certi versi può essere assimilato a una forma molto elevata di meditazione. Non a caso è considerato uno dei giochi che insegna la strategia di base anche in campo militare (game of will = gioco di abilità, la fortuna non conta). Non lo è certo il poker che invece ha una grossa componente affidata al caso (game of chance).

Ti assicuro che giocare a scacchi bene richiede una pratica quotidiana per essere giocato dignitosamente.

A Kiev nel parco Shevchenko (molto bello in primavera) c'è proprio un'ala dove ci sono i tavolini con i giocatori di scacchi, certo molti sono pensionati con molto tempo a disposizione, ma ci sono molti giovani e ogni tanto (udite udite) anche qualche donna, pure bravina (bellissimo veder giocare una donna). Il bello del parco è che i tavolini sono fatti in modo che intorno ci sono dei muretti o delle panche dove si può osservare la partita, a volte ci sono sfide davvero emozionanti (niente a che vedere col giocare online ovviamente) e solitamente il tempo a disposizione è di 5 minuti (sul tiro dei secondo si vedono sfide incredibili).

Quindi mi permetto di parlare con cognizione di causa seppur da mediocre giocatore. Il gioco degli scacchi è affascinante, non a caso è considerato il re dei giochi. Pensa che matematicamente non sono ancora state computate tutte le singole mosse, si sa quante sono, ma non sono mai state elencate (o almeno non mi risulta).

ps. non mi ero accorto di essere pesantemente sarcastico e se lo sono stato mi scuso, starò più attento, sorry!

Modificato: da bmare

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