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Inserita:

No, nessuna sogno utopistico, o meglio si ancora qualcuno (tanto come hai detto tu è gratis) ma non sugli Incas.. l'appunto era solo sull'assenza della porta di casa,  e non come esempio di società civile.

Ignoravo chi fosse il signor Steven Mnuchin

Inserita: (modificato)
3 ore fa, jackjoliet dice:

No, nessuna sogno utopistico, o meglio si ancora qualcuno (tanto come hai detto tu è gratis) ma non sugli Incas.. l'appunto era solo sull'assenza della porta di casa,  e non come esempio di società civile.

Ignoravo chi fosse il signor Steven Mnuchin

Il sogno utopico, in generale, è una nostalgia dello stato edenico; quando, appunto, non esisteva il peccato, e non c'era bisogno di porte, perché la sola idea del furto era impossibile. L'errore degli utopisti, l'immensità del danno che provocano, e la facilità con cui possono essere circuiti, sta nella loro ostinata è invincibile negazione del reale; il partire dal "come dovrebbe essere", anziché dal come è. Questo li espone all'incanto di ogni pifferaio, la cui bravura consiste nel far credere ai circuìti che il "come dovrebbe essere" può diventare "come é", al solo seguire il pifferaio. Ovviamente, sta qui il lato tragicomico, nessun circuìto si riconoscerà mai come tale, e anzi si indignerà se qualcuno glielo fa presente. Ma pazienza, questa è una di quelle cose che è impossibile cambiare.

Tuttavia, caro J-J, c'è stato un momento nella Storia italiana nel quale si potevano lasciare le aperte aperte; mi è stato testimoniato da moltissime persone, tra cui mio nonno, mio padre e mia madre. Fu lo stesso momento in cui Sicilia, Calabria, Campania e Puglia, furono bonificate dalle mafie. Ma ciò non accadde perché le persone diventarono virtuose; ma per la stessa ragione per la quale, tra i pellerossa era così raro il furto. Questo è che ciò che accade nel mondo reale, dove gli esseri umani sono presi per quello che sono e non per quello che sarebbe bello che fossero.

 

4 ore fa, jackjoliet dice:
22 ore fa, Satori dice:

se si è davvero capito di che si parla - oltre alla rivoluzione delle coscienze di cui parlavo, ci sarebbe bisogno di qualcuno le cui qualità, sulla Terra, non si manifestano da molti secoli.

Ma poi, nel caso si presentasse questo qualcuno, siamo sicuri che saremmo in grado di riconoscerlo?

Ecco, proprio per le ragioni di cui sopra, io dubito che questo qualcuno sarebbe riconosciuto e accettato.

Forse, l'umanità deve toccare il fondo della desolazione, prima che la sua coscienza s'avveda del baratro su cui sta in bilico. Io non vedo quasi nulla di normale nella società occidentale moderna, e anzi - senza entrare nei dettagli - l'anormalità, l'inversione della norma, è eletta a modello e conquista di civiltà. Una società così deve prima schiantarsi, temo, e solo dopo, i cocci che rimangono potranno forse riconoscere quel "qualcuno".

Modificato: da Satori
Inserita: (modificato)

"Considero Trump una persona dalla biografia ripugnante, dai modi ripugnanti e dalle idee ripugnanti; la sua vittoria sintomo solo in parte di nuovi disagi, e in parte molto cospicua della revanche anti-Obama del peggior vecchiume reazionario di una tragica, deprimente America bigotta, ignorante e maniaca delle armi; e che l' esultanza simultanea, in tutto il mondo, dei fascisti di ogni ordine e grado, dice, dell' accaduto, se non tutto, moltissimo"

Questo è il pensiero di Michele Serra, grande intellettuale ed editorialista del più diffuso giornale italiano. Secondo lui, chi ha votato Trump, ossia chi non la pensa come lui, è bigotto, maniaco (delle armi), fascista di ogni ordine e grado, ed esulta per una persona dalla biografia ripugnante, dai modi ripugnanti, e dalle idee ripugnanti. Insomma, stando a Michele Serra, che è un intellettuale (ossia uno che sa di che parla e parla solo a ragion veduta), o la si pensa come lui, oppure non si umani, e il bello è che non si neppure bestie (dunque, mi viene tolta anche questa consolazione), giacché le bestie sono innocenti; mentre chi non la pensa come lui è al di sotto della condizione umana ed anche bestiale. Credo che qui si stia proprio parlando di merda (ma, per una definizione del preciso status ontologico di coloro che non la pensano come Michele Serra, si accettano proposte).

Attendo suggerimenti, anche, da qualche utente umano lettore di Serra; se saranno suggerimenti di sostanza, semmai chiederò di cambiare il titolo della discussione da "Io sono una bestia" a chessò "Io sono una merda". L'unica definizione che non potrei accettare è il logoro e penoso "fascista"; non posso accettarla, perché non lo sono, e, semmai, mi vedrei costretto a rispedire l'epiteto all'eventuale utente umano lettore di Serra, o a Serra stesso.

P.s.

Ma, un momento, sono un po' confuso, nella definizione (attuale) di "fascista" non è insito il concetto di qualcuno che non tollera che altri possano avere idee diverse dalle proprie? Mi sto sbagliando, non è forse così? Ma allora, Michele Serra e il giornale su cui scrive...?

Boh, va a capire! Vuoi vedere che mi vedrò costretto a ridiventare umano!

Modificato: da Satori
Inserita:
1 ora fa, Satori dice:

Vuoi vedere che mi vedrò costretto a ridiventare umano!

E dopo tutto questo errare.. torneresti al punto di partenza :)

Gli "intellettuali" di cui parli,  hanno solitamente il difetto di considerare impossibile ciò che essi reputano moralmente (secondo la loro morale) inconcepibile.. e per questo non si capacitano di quanto accaduto negli USA 

A me comunque mi sembra di aver letto delle cose un po' discordanti sul programma di Trump (a partire dall'economia ambientale) e altre discordanze si stanno sentendo adesso che è stato eletto.. non vorrei che per accontentare un po' tutti abbia messo in mezzo un'accozzaglia di idee che alla fine si ritrova senza saper che fare..

Inserita: (modificato)

Quoto Jack , ho la vaga impressione che sia così, non si può a mala pena andare in triciclo e volere la bicicletta, a Puntin la Hilary è antipatica, ma per lo meno la conosce da dieci anni, sà con chi a che fare ,  ma trump? caro Jack Trump  mi sembra un pò Grillo che ha cavalcato la giusta protesta e si è trovato per le mani una cosa più grossa di lui, ricordate Cofferati di antica memoria sempre a puntare il dito sulle cose che non andavano? quando ha fatto il sindaco di Bologna non si è più sentito, 

un conto e protestare , un conto è governare, tra leggi , leggine, regolamenti , abusi di ufficio sempre in agguato, avvisi di garanzia ecc, non è proprio possibile cambiare radicalmente le cose.

Ricordiamoci che gli americani hanno ammazzato un presidente e suo fratello, noi andiamo dall'avvocato, gli americani dall'armaiolo.

 

felicità 

Modificato: da emgus
Inserita:

Ho scritto chiaramente che il fatto importante di queste elezioni americane non fosse tanto la vittoria del prossimo Presidente; ma che una quantità sufficiente di elettori abbia saputo resistere al massificante e pervasivo condizionamento mentale. E’ una sconfitta bruciante e intollerabile da parte delle elite mondialiste che controllano (oltre a tutto il resto) i media e tutto ciò che porta acqua alla loro cassaforte. Di questo ho già scritto, e ripetermi servirebbe a poco. Ma nello specifico, è assolutamente certo che Il prossimo Presidente USA sarà migliore dell’ex sfidante, per la semplice ragione che è impossibile essere peggiori di questa; salvo essere devoti alla guerra e alla distruzione.

Non lo affermo io, dopo aver consultato la mia solita sfera di cristallo; ma la medesima ex concorrente alla sala Ovale. Qui mi appare evidente la sterminata potenza della disinformazione, di cui Serra e il suo giornale (in Italia, il N:Y:T in USA), sopra tutti, sono zelanti sacerdoti; infatti, non posso credere che centinaia di milioni di persone siano tanto ideologicamente ossessionate, da preferire la propria distruzione all’ammainare la bandiera ideologica. Non sottovaluto, anzi, il potere della manipolazione mentale; ma non mi riesce di credere (magari sbaglio) che esso prevalga persino davanti all’istinto di conservazione. Leggete questi link; riportano notizie certe, documentate, verificabili; e poi – però poi, dopo aver letto – ditemi se non fosse preferibile persino Paperino a questa guerrafondaia.   

http://www.occhidellaguerra.it/con-clinton-presidente-sara-la-terza-guerra-mondiale/

http://www.occhidellaguerra.it/il-lato-oscuro-della-clinton/

http://disquisendo.wordpress.com/2016/07/29/hillary-clinton-promette-guerra-contro-la-siria-e-liran/

Inoltre, tanta è la passione per la morte di questa sciagurata creatura, da portarla a difendere e sostenere orrori (peccato che non ci sia un termine più forte, anzi forse c’è, abomini) come questo che leggerete ai prossimi link (il primo in inglese, il secondo in italiano).

http://www.lifenews.com/2016/10/19/hillary-clinton-defends-killing-babies-in-partial-birth-abortions-gohttp://www.notizieprovita.it/notizie-dal-mondo/aborto-alla-nascita-la-clinton-agghiacciante-dice-si/vernment-shouldnt-step-in/

E Serra piange perché questa persona ha mancato la valigetta coi codici di lancio?? E c’è gente che lo legge??!!

 

Ecco, mi pare ancora evidente che la quasi totalità delle persone subiscono passivamente la disinformazione di regime; altrimenti, non si spiegherebbe come i primi cinque giornali italiani trovino lettori, e le tv spettatori. Una spiegazione potrebbe essere che la massa è sempre attratta dal peggio, e potendo scegliere tra – non dico il bene e il male – ma una mostruosità e un male minore, scelga la prima. Un’altra, potrebbe riportarci alla irresistibilità delle tecniche di manipolazione mentale; capaci di indurre nelle coscienze dei veri impianti mentali. Chi ha voglia dia un’occhiata al link che segue, uno dei tanti che tratta delle cosiddette “finestre di Overton”.

    http://www.lastoriavariscritta.it/la-finestra-di-overton/

 

 

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Inserita:

Ultimissime da dittatorlanlandia.

Gli organizzatori del sito Change.org hanno raccolto 3.500.000 firme per chiedere ai “Grandi Elettori” che il 19 dicembre dovranno ratificare il voto degli elettori, di tradire questo voto, attribuendolo alla perdente. Ecco il contenuto dell’appello:

Trump non è qualificato per l'incarico, il fatto che considera così tanti americani capri espiatori, la sua impulsività, bullismo, l'attitudine a mentire, il passato di aggressioni sessuali che ha ammesso, e una sconvolgente mancanza di esperienza lo rendono un pericolo per la Repubblica”.

Questa è naturalmente l’opinione di questi signori (e loro è l’interpretazione dei fatti dibattuti nel corso della campagna), che hanno espresso secondo i modi previsti dalla Costituzione americana, all’atto del voto. Hanno perso, secondo le regole della democrazia americana, regole da loro riconosciute (quando vincono). Quelle regole, infatti, e proprio la petizione in oggetto lo dimostra in modo abbagliante, valgono solo quando vincono loro, quando perdono (e lo si vede sempre e dovunque, non solo in questa occasione), quelle regole non valgono.

Ora una domanda: come si definisce il comportamento di chi ragiona così: se vinco io, tu devi accettarlo, sennò sei (naturalmente, ma che noia!!!) un nazifascista; ma se vinci tu io non posso accettarlo, perché in questo caso è ovvio che le regole della democrazia non possono valere? Tra quelli che seguono questa discussione, troverò un utente che mi dice, senza eufemismi, a chiare lettere, come si definisce questo comportamento?? Senza eufemismi.

Vediamo.       

Inserita:

La risposta mi sembra che si trovi già nell'incipit del tuo post.

Comunque Trump è quello che ha dichiarato che in caso di vittoria della Clinton non l'avrebbe riconosciuto..

Inserita:
55 minuti fa, jackjoliet dice:

La risposta mi sembra che si trovi già nell'incipit del tuo post.

Comunque Trump è quello che ha dichiarato che in caso di vittoria della Clinton non l'avrebbe riconosciuto..

Non è vero, Trump non ha detto questo; ma che nel caso di sospetto di blogli, avrebbe richiesto la conta e una verifica. Come mai questo? Per le seguenti ragioni:

1°, Trump è perfettamente a conoscenza dei recenti blogli attuati dagli omologhi austriaci della "lady". Brogli plateali, tanto certi e documentati, che la magistratura austriaca non ha potuto far altro che annullate le elezioni e accettare che si rifacessero. Per inciso, per questi brogli nessuno è finito in galera, nè alla vicenda è stato poi dato così risalto. A parti invertite, naturalmente, le piazze di tutta europa sarebbero state incendiate, e i "giornaloni" farebbero ancora titoli cubitali in prima pagina.

2°, la società che gestisce la parte informatica delle elezioni USA è di proprietà di Soros, che non ha fatto mistero di odiare Trump; che ha finanziato con somme ingentissime la campagna della lady; e che finanzia Change.org  e i gruppi che protestano nelle piazze.

3°, per la richiesta di riconta, Trump faceva riferimento all'ipotesi di uno scarto minimo a vantaggio della lady, il cosidetto "too close to call", come avvenne tra Bush e Gore. Lo stesso, certamente, avrebbe fatto la lady, nella medesima circostanza; ma dato che lo scarto è stato tale che non si ricordava da tempo immemorabile, ha dovuto ingoiare il rospo, delegando l'odio, il livore, e la democraticità alle piazze.

Dunque, non è vero che Trump non avrebbe riconosciuto il risultato delle urne, è falso. Soggettivamente - vale quel che vale, perché non posso dimostralo - ho la certezza assoluta che Soros e i seguaci della lady, ove possibile, hanno compiuto brogli.

Avevo fatto una domanda precisa e inequivocabile, che non ha avuto risposta (cosa accaduta innumerevoli volte):

come si definisce il comportamento di chi ragiona così: se vinco io, tu devi accettarlo, sennò sei (naturalmente, ma che noia!!!) un nazifascista; ma se vinci tu io non posso accettarlo, perché in questo caso è ovvio che le regole della democrazia non possono valere? Tra quelli che seguono questa discussione, troverò un utente che mi dice, senza eufemismi, a chiare lettere, come si definisce questo comportamento?? Senza eufemismi.

Una risposta chiara, senza giri di parole, come quella che (non) mi hai dato.

Inserita:

"Come si definisce il comportamento di chi ragiona così?"

Per me è un comportamento dittatoriale, la risposta mi sembrava chiara anche prima, ma probabilmente tu avrai una definizione che calza meglio. E comunque di atteggiamenti dittatoriali se ne son visti tanti, non mi sembra questo il primo.

Su Trump che non avrebbe riconisciuto il risultato, io tutte quelle motivazioni non le avevo ancora sentite.. ma le ha dette lui o le deduci tu? Mi sembrano argomenti un po ' troppo articolati per essere stati detti in qualche comizio dal Trump che abbiamo conosciuto in campagna elettorale.

(Non occorre che metti i link, mi fido della tua parola)

Inserita: (modificato)
15 ore fa, jackjoliet dice:

"Come si definisce il comportamento di chi ragiona così?"

Per me è un comportamento dittatoriale, la risposta mi sembrava chiara anche prima, ma probabilmente tu avrai una definizione che calza meglio. E comunque di atteggiamenti dittatoriali se ne son visti tanti, non mi sembra questo il primo.

Su Trump che non avrebbe riconisciuto il risultato, io tutte quelle motivazioni non le avevo ancora sentite.. ma le ha dette lui o le deduci tu? Mi sembrano argomenti un po ' troppo articolati per essere stati detti in qualche comizio dal Trump che abbiamo conosciuto in campagna elettorale.

(Non occorre che metti i link, mi fido della tua parola)

J-J, davvero ti ringrazio per la fiducia, non allegherò link (tranne un youtube con un vecchio filmato), ma ti racconterò delle cosine viste con questi occhi, dalla giovinezza a ora che sono alle soglie della vecchiaia.

Si tratta, prima che di un fatto politico, di una specie di imprinting culturale profondo, assieme a una predisposizione psicologica, temo innata, verso l’intolleranza e la menzogna.

Partiamo dalla menzogna; probabilmente non sai a chi si deve questa frase:

    La menzogna in bocca ad un …* è una verità rivoluzionaria; l’autore è Lenin, la frase è riportata in alcune sue biografie, ed è anche stata raccolta da Gramsci che, se non erro, la cita ne “I quaderni”.

 

Un altro grande amante della verità fu Giancarlo Pajetta che, in risposta alla domanda di un giornalista (in occasione di una conferenza stampa, anno 1961, a seguito del XXII congresso del PCUS, nel corso del quale Kruscev denunciò i crimini dello stalinismo), ebbe a dire:

 

Vi sono stati comunisti che avevano posti di responsabilità nel Pci e nell’Internazionale, i quali hanno denunciato certe situazioni in modo aperto e clamoroso. Per esempio Silone. Io sono lieto di non essere stato dalla loro parte. Sono lieto di aver letto in un discorso di Gomulka l’elogio di quelli che hanno taciuto, per non mettersi contro la Rivoluzione. Ed io tra rivoluzione e verità scelgo la rivoluzione».

Ecco, questa è la bandiera (mentale, psicologica, prima che politica) sotto la quale prendono casa tutti coloro per i quali la verità è funzionale agli interessi di parte. “Io ho ragione, perché sono io!”, questo precede qualsiasi scelta politica, salvo l’ineluttabile attrazione verso ogni forma di totalitarismo. Per quanto agli occhi di chi non coglie questo punto essenziale possa sembrare incomprensibile, coloro che oggi si sgolano per la democrazia e l’antinazismo, se solo esistesse una macchina temporale capace di portarli alle condizioni storiche del ’33, starebbero tutti in questa piazza (http://www.youtube.com/watch?v=1oRLiaNmmNc  ), tra questa folla, a delirare per zio Adolf. Se non si capisce questo, si fallisce la comprensione della natura umana e della Storia. Ma se si capisce questo, allora tutto di colpo diventa chiaro, e si individuano in un baleno i lupi travestiti da pecore, e li si vede senza sorpresa ridiventare lupi e azzannare, non appena qualcuno si mette loro di mezzo. Chi è fatto così, chi pensa con tutto se stesso che la verità e il bene si sono incarnati in lui, non può accettare che chi ha idee contrarie alle sue possa aver diritto all’esistenza. Per queste persone c’è qualcosa di sacrale nell’evidenza per cui, se il voto democratico premia me, allora la maggioranza è saggia e illuminata; mentre in tutti i casi in cui premia chi non la pensa come me, qualcosa di sacrilego e intollerabile ha avuto luogo.

Io ricordo cortei di chilometri, brulicanti di simili soggetti, scandire per delle ore nelle vie delle grandi città, senza interruzione questo mantra : ”Nixon boia, Nixon boia, Nixon boia, Nixon boia, ecc…”; fino allo sfinimento, fino a ingenerare uno stato di coscienza altro, perdendo la propria individualità in una specie di entità psichica collettiva. E pensare che Nixon fu colui che portò l’America fuori dal pantano del Vietnam, dove era stata sprofondata dal buono Kennedy e trattenuta dal bisteccone Johnson (entrambi democratici).

E ricordo l’apocalisse che si scatenò con l’elezione di Regan, dipinto con gli stessi pennelli usati adesso per il neopresidente; salvo una minore coloritura per gli aspetti sociali di alcune forme di sessualità (allora si sposavano solo maschi con femmine).

E recentemente – lo scorso Novembre – (per farla breve, su un elenco sterminato) ricordo le agghiaccianti parole del primo ministro Vals, in occasione delle elezioni regionali francesi, prima della quali si dava per possibile un dilagare del voto contrario all’intesa Hollande-Sarkozy. Ebbene, costui, certo dell’impunità, non esitò a dichiarare che se si fossero affermati i suoi avversari, sarebbe scoppiata la guerra civile. Nessuno lo ha sbattuto in galera!!!!!

Ecco, J-J, questi sono i fatti: a te le conclusioni.

*

Al posto dei puntini, aggiungi la parola che manca.

Modificato: da Satori
Inserita: (modificato)

Aggiornamento.

Soros e tutta l’elite finanziaria mondiale (qui tralascio volutamente il ruolo della Massoneria, giacché in realtà si dovrebbe parlare di Massonerie, discorso che si farebbe troppo complesso) si sono radunati in congresso per tre giorni, presso l’Hotel Mandarin Oriental di Washinton, a porte chiuse. Stando alla documentazione di cui è entrato in possesso un sito di informazione USA (“Politico”, questo è il nome, di solito ben informato), scopo dell’incontro sarebbe mettere a punto un piano per contrastare l’operato del neopresidente. Va bene, anche se ci sarebbero molti e fondati motivi per discutere l’iniziativa e considerarla eversiva, qui mi limito a una sola osservazione, che in realtà ha forma di domanda: ma se i Dem definiscono la loro differenza specifica nella priorità degli interessi dei “deboli e degli oppressi”, come mai i più incazzati per la vittoria dell’innominabile sono tutti i privilegiati, con in cima la super aristocrazia trasnazionale? Ma ammettiamo che i “deboli e gli oppressi” non abbiano mezzi per protestare (i manifestanti di Los Angeles, New York, Seattle  ecc…, non sono “deboli e oppressi”, ma agit prop di professione, per giunta pagati profumatamente da Soros, tutto documentato), ma vorrebbero tanto, qualcuno intelligente come Michele Serra potrebbe spiegarmi quali interessi condividono i plutocrati di Wall Street e della City con i portuali di Baltimora, o i siderurgici di Detroit?

Per favore, un aiutino, non mi raccapezzo; non sono intelligente e colto come Michele Serra.   

   

Modificato: da Satori
Inserita:

Molti potrebbero controbattere con argomenti tipo questo che ricopio (uno dei tanti presi dalla rete)

"Senza voler (di nuovo) entrare nel merito, mi chiedo semplicemente secondo quale logica un multimiliardario che ha fatto fortuna nel cuore della finanza USA, tra industria, imprese e borsa, che supporta banchieri, petrolieri, NRA (la lobby delle armi) e destra Israeliana, possa essere considerato un uomo estraneo ai "poteri forti" e contro le lobbies che controllano il mercato. 

Cosa mi sfugge?"

Inserita:

Ci è immerso fino al collo e ci resterà , probabilmente tutto questo gli creereà molti ma molti problemi , non dimentichiamo che siamo negli USA non i Italia,  gli scheletri negli armadi non è come da noi che  ci restano ,  ricordiamoci di Nixon.

 

felicità ...  se ci si riesce.

Inserita: (modificato)

La vostra, J-J e Emgus, potrebbe (ma non è detto che lo sia) essere la risposta a una questione che io – continuo a ripetere – non ho posto: e cioè se il neo presidente sia “buono” o “cattivo”. Non lo so, e ho detto anche questo. Una cosa che so per certo, certissimo, e che risponde a fatti inconfutabili, e che il biondone (contrariamente a quanto afferma l’estensore delle righe che hai riportato), non ha mai avuto a che fare e non mai fatto parte del mondo finanziario, né petrolifero (che è lo stesso). Il biondo è stato tutta la vita un costruttore, non uno stampatore di pezzi di carta o un bandito finanziario. La NRA, che effettivamente è una lobby potente, caro J-J, non ha nulla a che fare con l’industria delle armi vera e propria, ossia con l’industria pesante militare, che invece è una delle galline dalle uova d’oro del mondo finanziario. NRA è una associazione che difende il diritto (riconosciuto dalla Costituzione americana, secondo emendamento), a possedere un’arma, diritto pari a quello del voto e della libertà di espressione. Stiamo parlando di un mondo che dista millenni luce dalla mentalità europea, proclive alla postura ad angolo retto (retto, in tutti i sensi). Questa, la Costituzione, è il fondamento della nazione americana, dove sta lo scandalo? Con la lady la Costituzione andava bene, col biondo no?

Ma il capzioso estensore del tuo copia/incolla, tuttavia, ha lasciato intendere che il biondone fosse ammanicato con l’industria pesante bellica, cosa del tutto falsa!!! (con 3 punti esclamativi). Ha anche lasciato intendere, sempre capziosamente, che, dato che ha costruito case prevalentemente a N.Y., non può non far parte ed essere espressione di poteri forti. E’ come dire: dal momento che mi sono arricchito vivendo a Palermo, automaticamente faccio parte della mafia. Straordinaria applicazione dell‘inferenza logica, complimenti!!! ( sempre con 3 punti esclamativi).

Quanto all’accusa di essere vicino alla destra israeliana, francamente, ci si trova davanti a schizofrenia allo stato di pura distillazione. Che accusa è? Dove sta il suo oggetto? Ma Il biondone – ti prego, J-J, correggimi se sbaglio – non era stato accusato (con l’ossessivo tamburellamento del mantra) di essere un nazista?? Non mi raccapezzo. J-J, una nazista che sta con gli ultra ebrei, il gatto che fa le fusa al topo? In quale manicomio? Ha smesso di essere nazista?

E ora due domande all’intelligentissimo vergatore delle, righe riportate da J-J, e a J-J medesimo:

1°, ma se il biondone fosse – sotto sotto – espressione di quei poteri forti, come mai quei poteri hanno fatto e stanno facendo di tutto per fermarlo? Come mai il biondone aveva contro non solo tutto il Sistema, ma persino il Partito Repubblicano?

2°, ammessa l’ipotesi radicalmente inverosimile che il biondone – sotto sotto – sia davvero espressione di quei poteri, come mai quando tali poteri appoggiano la befana tutto va bene, e quando appoggiano il biondo tutto va male? Se alla fine sono sempre quei poteri che comandano, perché tutto questo casino?

Boh!

Ti chiedi cosa ti sfugge: ecco, tutto quanto ho scritto sopra ti sfugge.

Detto ciò, e lo ripeto per la volta ennesima; quello che per me conta è che il popolo ha saputo resistere al massivo tentativo di indottrinamento, che il voto americano, nell’intenzione dei votanti, sia radicalmente antisistema; che De Niro, Madonna, Lady Gaga, Britney Spears, Oprah Winfrey, Soros, Rothschild, Serra, e tutta la sinistra compagnia, siano attoniti e furiosi; loro, che hanno sempre ragione, sono stati tacitati da coloro che chiamavano bestie; loro che per superiore elezione stanno sempre dalla parte giusta della Storia, ora che sono stati smentiti dalla Storia stessa, accusano la Storia di essere dalla parte sbagliata.

 

A me importa poco del biondone, è chiaro? Potrebbe anche essere un bluff; potrebbe essere che se lo comprino o che lo mettano in condizione di non governare (come accaduto in Italia), potrebbe anche essere che lo assassinino (ipotesi da non scartare). Lo vedremo, intanto a cominciare da chi sceglierà come Segretario al Tesoro; e poi, soprattutto, dai rapporti con la Russia (a cui la pazza, serva delle vere lobby, voleva fare la guerra); ed infine dal disimpegno in Medio Oriente e Afghanistan. Se si inoltrerà sul serio su questo terreno, temo che i Padroni lo faranno secco. Se poi, metterà il becco nella regolamentazione delle transazione finanziarie speculative, la sua fine è certa.

 

Ecco cosa ti sfugge, J-J.     

 

     

Modificato: da Satori
Inserita:

Condivido larga parte di quello che hai scritto, e cioè che a prescindere che il neo eletto si dimostrerà buono o cattivo, la valenza di questo risultato elettorale è da ricercarsi in qualcos'altro.

Ma visto che siamo entrati nel merito di chi appoggia/è appoggiato dai poteri forti, ti elenco una serie di osservazioni che potrebbero essere mosse alla tua risposta:


- La NRA non e' una semplice associazione di cittadini che difendono il secondo emendamento ma la lobby delle armi in USA, il che include i produttori di armi civili e MILITARI;
- Appoggiare la destra Israeliana non e' un crimine (ci mancherebbe), ma dato che vogliamo a tutti i costi sempre vedere la "mano sionista" dietro ogni cattiveria mondiale, mi chiedo come mai adesso questa non faccia parte dei "poteri forti"; 
- Non e' vero che il sistema sia contro Trump e l'FBI ne e' la dimostrazione. Vedremo adesso dove porteranno le famose "indagini" scoppiate poco prima delle elezioni. Non e' neppure vero che il partito Repubblicano sia "contro": basta infatti ascoltare le dichiarazioni di molti leader conservatori per rilevare in loro del semplice imbarazzo;
- Il suo legame con petrolieri ed imprenditori del carbone insieme alle le sue idee sull'ambiente, si evincono dal suo programma elettorale
- Non c'e' stato alcun "indottrinamento" del popolo americano, ma questa era la percezione in Italia. In America Trump non e' mai stato un taboo tra i media e tra la gente. 
- Solo per curiosità', chi e' diventato ultramilionario a Palermo o Catania, senza aver nulla a che fare con la Mafia: Rendo, Graci o Costanzo? 
 

E con tutte queste osservazioni bada, non si intende dire che la Clinton sia estranea a questi poteri, ma sembra impossibile credere che ne sia estraneo lui.

Inserita:

Che le armi leggere siano fabbricate dalle stesse aziende che producono materiali militari, a me appare un’ovvietà; è la destinazione a essere diversa, cosa non da poco: le prime per difesa personale (per me cosa sacrosanta, ma che può certamente diventare offesa, visto che quaggiù non siamo in Cielo); le seconde per scatenare guerre, che sono la manna per i padroni della finanza. Che le aziende produttrici di armi abbiamo il monopolio del mercato, non è certo colpa dei cittadini, che, al contrario, tale monopolio subiscono. Che poi, i veri proprietari dei pacchetti di maggioranza siano i soliti noti, è ancor minore responsabilità dei cittadini; e che poi siano coloro che seguono, e che hanno dichiaratamente ed esplicitamente appoggiato la lady, è fatto che non può essere negato. Semmai potrà essere “interpretato”, magari fino a fare diventare i bianco nero.

Qui mi limito solo a due punti del tuo ultimo post, sottolineando con forza che, stando al programma e alla ragione del voto degli elettori, la attuazione di questa parte del programma recherebbe danni immensi ai figuri sottostanti. Se poi, il biondo tradirà tale programma, allora vorrà dire che lo avrà tradito; ma fino ad allora vale ciò che ha dichiarato. 

La nostra politica è quella di fomentare le guerre, ma dirigendo Conferenze di Pace, in modo che nessuna delle parti in conflitto possa ottenere guadagni territoriali. Le guerre devono essere dirette in modo tale che le Nazioni, coinvolte in entrambi gli schieramenti, sprofondino sempre più nel loro debito e, quindi, sempre di più sotto il nostro potere.” Amschel Mayer Rothschild, 1773; da allora la politica di questa gente non è cambiata.

“La guerra genera eserciti; da questi vengono debiti e tasse; e armi, debiti e tasse sono i noti strumenti per asservire i molti sotto il dominio di pochi. In guerra il potere dell’Esecutivo è ampliato; e tutti i mezzi di sedurre le menti si aggiungono a quelli che assoggettano la forza del popolo. Nessuna nazione può preservare la libertà nel mezzo di uno stato di guerra continuo”. James Madison,  4° Presidente USA.

 

“…i proprietari delle Banche Centrali – famiglie reali, governanti e finanzieri – possono arricchirsi, in particolare, attraverso ogni guerra, anche se lo Stato di cui sono cittadini o regnanti la perde. Infatti, si arricchiscono attraverso l’indebitamento del loro Stato e del popolo del loro Stato nei confronti delle loro banche.

La comunità dei grandi finanzieri non ha caratteri nazionali, è al di sopra dei confini politici e dei conflitti bellici. Per essa, gli uni e gli altri costituiscono, di volta in volta, opportunità o limitazioni ad attività affaristiche.

Non è improbabile la situazione che un paese X sia in guerra con un paese Y, e che le banche centrali di entrambi i paesi siano controllate dai medesimi azionisti internazionali, che hanno suscitato la guerra stessa per aumentare le proprie ricchezze a spese dei popoli di X e di Y, nonché il loro potere finanziario e politico su di essi. Naturalmente questi due popoli, che tra loro non si conoscono, saranno spinti ad odiarsi dalle rispettive propagande e a credere di combattere ciascuno per la giustizia, per la libertà, per la democrazia, etc.

Le due guerre mondiali, la guerra del Vietnam, le guerre contro l’Iraq, aumentarono o aumentano di molto il debito pubblico, quindi il potere dei banchieri sulla società e sulle istituzioni supposte democratiche.

In tempo di guerra gli Stati contraggono fortissimi prestiti presso le banche, e la gente accetta ciò perché la necessità di difendersi viene prima di tutto.”

(Brani espunti da “Euroschiavi dei benemeriti Della Luna e Miclavez).

E ora una meraviglia:

“Otto anni prima che Hitler invadesse la Polonia, il deputato Louis McFadden, presidente della Commissione sul Sistema Bancario e la Valuta, avvertì il Congresso che gli americani stavano finanziando la sua ascesa al potere.

Dopo la Prima Guerra Mondiale la Germania cadde nelle mani dei banchieri internazionali tedeschi, che la comprarono e che ora possiedono completamente. Hanno comprato le sue industrie, hanno ipoteche sui terreni, controllano la sua produzione, controllano tutto il suo comparto pubblico.

I banchieri internazionali tedeschi hanno sovvenzionato l’attuale governo tedesco e hanno fornito anche ogni singolo dollaro che Adolf Hitler ha utilizzato nella propria sontuosa campagna per riuscire a trasformarsi in una minaccia per il governo Bruning.

 Quando Bruning si rifiutò di ubbidire agli ordini dei banchieri internazionali tedeschi, venne sostenuto Hitler per spaventare la popolazione tedesca fino alla sua sottomissione.

 Attraverso il Consiglio della Federal Reserve . . . oltre 30 miliardi di dollari di valuta americana furono fatti entrare in Germania. Avete tutti sentito parlare delle grandi spese che ebbero luogo in Germania . . palazzi d’avanguardia, i suoi grandi planetari, le sue palestre, le sue piscine, le sue ottime autostrade, le sue fabbriche perfette. Tutto ciò fu realizzato grazie al nostro denaro, dato ai tedeschi dal Consiglio della Federal Reserve.

 Il Consiglio della Federal Reserve ha fatto entrare in Germania così tanti dollari che non hanno nemmeno il coraggio di fornire la somma totale.” Deputato Louis McFadden”

                                                      Da “The money masters”, (video documentario) di Patrick Carmack e Bill Still

 E anche:

“ . . si può affermare che nella storia del XX secolo il solo Stato veramente totalitario sia stato quello organizzato in Germania dal regime nazista, il quale, infatti, con la nazionalizzazione della Reichsbank, restituì allo stato anche la sovranità monetaria. Si può anzi aggiungere che nello stesso anno (il 1937) mentre in Germania avveniva la nazionalizzazione della Banca Centrale, in Unione Sovietica, molto significativamente, si dava luogo alla privatizzazione della Gosbank (l’Istituto di Emissione sovietico), del cui consiglio di amministrazione fu chiamato a far parte anche il multimiliardario ebreo-americano Armand Hammer, amico personale di tutti i segretari del Pcus da Lenin fino al 1989, anno della sua morte”. La banca, la moneta e l’usura(Bruno Tarquini ex procuratore generale della Repubblica).

E per finire:

“In quegli anni, una gran parte del potere finanziario di Wall Street s’era mobilitata per sostenere il neonato potere sovietico. Il solo Jacob Schiff, padrone della potente banca “Khun e Loeb” e capo della comunità israelitica di New York, tra il 1905 e il 1922 aveva versato ai gruppi rivoluzionari russi venti milioni di dollari. Il direttore dell’importantissima “Federal Reserve Bank”, William Thompson, nel 1917, aveva regalato personalmente un milione di dollari ai bolscevichi, “per aiutarli a diffondere la loro dottrina in Germania”. Il miliardario Joseph Fels, sposato a una Rothschild, aveva donato cinquecentomila sterline. La maggior parte di questi donatori erano ricchi ebrei di origine russa che, memori delle persecuzioni che la loro gente aveva subito sotto lo Zar, miravano a creare, con l’invisibile potenza del denaro, in Russia e dovunque fosse possibile, un potere totalmente laico, egualitario, dove ogni distinzione di razza fosse cancellata. Il banchiere J.P. Warburg lo disse chiaramente nel 1932: “Dobbiamo promuovere un’economia pianificata e socialista, e poi integrarla in un sistema socialista mondiale”.

La grande truffa Paolo Maleddu.

Anzi, finiamo così, il massimo:

Per più di un secolo estremisti ideologici sui due fronti dello spettro politico hanno strumentalizzato su ben noti accadimenti come il mio incontro con Castro al fine di attaccare la famiglia Rockefeller per l’eccessiva influenza che essi ritengono eserciti sulle istituzioni politiche ed economiche americane. Alcuni addirittura credono che facciamo parte di una cabala segreta che opera contro i migliori interessi degli Stati Uniti, dipingendo me e la mia famiglia come ‘internazionalisti’ che assieme ad altri cospirano per costruire una struttura politico-economica globale più integrata – un unico mondo, se preferite. Se questa è l’accusa, mi dichiaro colpevole, e ne sono orgoglioso”.  David Rockefeller, nero su bianco, nella sua autobiografia “La mia vita”.

 

Questo, quanto al primo punto, circa il secondo, e cioè che “…Non c'e' stato alcun "indottrinamento" del popolo americano, ma questa era la percezione in Italia. In America Trump non e' mai stato un taboo tra i media e tra la gente”. È del tutto falso. Ho rapporti costanti con due amici che vivono negli USA, uno di loro (italiano di nascita) si trova attualmente in Italia e l’altra sera è stato a cena da me. Entrambi mi hanno testimoniato di non aver mai assistito a una campagna elettorale che più di questa assomigliava a una guerra. Se ti interessa posso chiedere a questo amico di mettere per iscritto quello che visto e sentito. Qui si parla di un regime di intimidazione continua da parte dei titolari del bene universale. Dimmi se ti interessa, vedo se lo convinco a scrivere qualcosa.

 

P.s.

Io conosco persone ricche nelle zone mafiose italiane. Ricche e oneste. Magari sarò fortunato.                                                            

   

Inserita:
2 ore fa, Satori dice:

Qui si parla di un regime di intimidazione continua da parte dei titolari del bene universale. Dimmi se ti interessa, vedo se lo convinco a scrivere qualcosa.

Non è necessario, ci credo. Comunque anch'io riferivo l'opinione di americani residenti in suolo americano di cui non ho motivo di dubitare... si vede che la percezione di quanto accaduto durante la campagna elettorale è stata molto soggettiva per ogni singolo cittadino.

Per quanto riguarda il "primo punto" ovviamente mi son perso (ti ricordo che io son fatto dello stesso materiale con cui son fatti i vasi di gerani che mia nonna tiene in terrazza )..  La NRA, ha o non ha a che fare con l’industria delle armi vera e propria? perché dopo tutti quei riferimenti (che ad onor del vero sono uno più interessante dell'altro) mi sembra quasi che si sia sviata la questione.

Inserita: (modificato)
48 minuti fa, jackjoliet dice:

La NRA, ha o non ha a che fare con l’industria delle armi vera e propria?

Non mi sottraggo alle domande, ma a questa ho già risposto. "Avere a che fare" è una locuzione troppo generica; la risposta può essere sì o no, a seconda della modalità della domanda.

Se per "avere a che fare" si intende dipendere per la fornitura del materiale, la risposta è ovviamente sì. Le armi leggere o te le fabbrichi da solo o le compri da loro.

Se invece di intende una comunanza convergente di interessi, la risposta è un netto no; la NRA, come ho scritto, è un'associazione che tutela un diritto esplicitamente garantito dal secondo emendamento. Tutela, insomma, il diritto del bovaro del Kansas e della casalinga di Denver a possedere armi da collezione e da difesa personale.

A me sembra, tuttavia, che questa questione serva a spostare l'attenzione dall'enormità del fatto nudo e crudo che i signori da me citati per nome e cognome hanno appoggiato con ogni mezzo la lady (la quale, come da link allegati post fa, ha dichiarato numerose volte la sua ferma intenzione di fare la guerra a Russia e Iran; mentre il biondo ha dichiarato l'esatto contrario); e che oggi si riuniscono in congresso per mettere a punto i mezzi per fermare il Presidente eletto.

Resta inevasa questa domanda cruciale:

2°, ammessa l’ipotesi radicalmente inverosimile che il biondone – sotto sotto – sia davvero espressione di quei poteri, come mai quando tali poteri appoggiano la befana tutto va bene, e quando appoggiano il biondo tutto va male? Se alla fine sono sempre quei poteri che comandano, perché tutto questo casino?

Resta da capire come, un esempio per tutti, un Napolitano ha l'ardire di dichiarare che il suffragio universale deve essere concesso solo alle persone "colte"; ove gli esaminatori del grado di cultura e quindi dell'ammisione al voto, ovviamente, sono quelli della sua risma.

Resta da capire come sia possibile fare dichiarazioni simili (Napolitano è solo uno tra i tantissimi) e non finire sotto processo.

Resta da capire come sia possibile che la gente accetti come fatto normale questa concezione criminale della democrazia.

 

Quanto alla campagna elettorale americana, francamente, sono sconcertato che ci sia chi, dall'America, possa essere così mendace da dichiarare che non sia stata una guerra. Vorrei allora chiedere come mai, oggi, si temeno focolai di guerra civile.

Senti cosa dice questo "sincero democratico".

http://www.repubblica.it/esteri/2016/11/05/news/franzen_io_sto_con_hillary_ma_ci_sara_una_guerra_civile_-151361074/

E leggi anche qua:

http://comedonchisciotte.org/guerra-civile-la-sinistra-violenta-invoca-apertamente-la-morte-dei-sostenitori-di-trum/

Oltre a questo, ho sentito con le mie orecchie decine di interviste su tv e blog americani, nelle quali (come già lo sgiagurato Valls lo scorso anno in Francia) si inneggia alla guerra civile. Non ci stanno a perdere!!! Sono il sale delle Terra, come possono? E accadrebbe l'identica cosa qui da noi, se per una curiosa congiuzione di astri, chi a loro veramente non gradito dovesse vincere un'elezione (ma voteremo mai?). Scoppierebbe l'inferno! Mentre che un fantoccio delle banche, senza alcuna legittimazione popolare, stia ultimando la sua opera di distruzione, passa sotto il silenzio generale.

 

Modificato: da Satori
Inserita:

Oh ecco bravo Satori, adesso credo di aver capito!
(quando parli con me devi pensare che hai un tronco davanti :D)

6 minuti fa, Satori dice:

A me sembra, tuttavia, che questa questione serva a spostare l'attenzione dall'enormità del fatto nudo e crudo che i signori da me citati per nome e cognome hanno appoggiato con ogni mezzo la lady

Non temere, non serviva a spostare l'attenzione, è che semplicemente a qualcuno occorre dare anche le risposte ovvie certe volte.

Inserita: (modificato)
2 ore fa, jackjoliet dice:

Oh ecco bravo Satori, adesso credo di aver capito!
(quando parli con me devi pensare che hai un tronco davanti :D)

Non temere, non serviva a spostare l'attenzione, è che semplicemente a qualcuno occorre dare anche le risposte ovvie certe volte.

E allora ti fornirò altre prove delle sterminata capacità di mendacio dei "sinceri democratici". Metti uno dei principali temi portanti della campagna della lady e di tutti i "sinceri democratici": la questione del muro col Messico e dell'espulsione dei clandestini. Bene, tu e chi legge certamente sapete che un muro e una recinzione con la frontiera messicana già esistono, vero? Non coprono tutto il confine, ma alcune centinaia di chilometri sì. Ebbene, quanti sanno chi ha fatto erigere muro e recinzione? Tieniti pronto, J-J, è stato il marito della lady, più o meno al tempo dell'affare idraulico con la stagista, nel 1994???!!! Poverini, i "sinceri democratici" non lo sanno, eppure sono colti, mica bestie come lo scrivente. Oppure lo sanno, e allora, pur essendo colti, sì, questo sempre, sono bugiardi patologici, seriali, compulsivi.

Pensi sia finita? macchè, coi "sinceri" non c'è fondo. Mai sento parlare del professor Niels W. Franzen, direttore di “Imigration clinic” della University of South Carolina? Fa nulla, come che sia, costui è un'autorità al suo Paese in fatto di immigrazione, tanto che il nostro "La Stampa" lo ha recentemente intervistato. In breve, sai quanti clandestini ha espulso il tenero Obama nel corso del suo mandato? Uhm... me la prendo comoda, e mantengo un po' di suspense, tanto non è poi così difficile rintracciare la notizia (più di quelli che immagini, comunque, molti di più).

E allora, quanto controllo sull'informazione devono avere i "sinceri", per sapere di poter mentire così spudoratamente e impunemente?

Rifletti, J-J.

 

Modificato: da Satori
Inserita:
7 ore fa, Satori dice:

tu e chi legge certamente sapete che un muro e una recinzione con la frontiera messicana già esistono, vero?

Si, lo sapevo, infatti non ho capito cosa di preciso ha promesso Trump per suscitare tanto sentimento (da una parte e dell'altra dell'elettorato). Cioè in pratica vuole innalzare il muro che già esisteva? magari di qualche cm?

Dopo tutti quei riferimenti bibliografici che hai dato (da Madison a Rockefeller) , mi spieghi allora se la favola del "comunista cattivo" che gli americani ci hanno raccontato per anni, era solo un bluff? forse il comunismo contrastava questo grandioso piano di globalizzazione della finanza?

Inserita:

 Pare che Obama ne abbia espulsi 2.500.000 ... mi sembrano un pò troppi.

 

felicità 

Inserita:
10 ore fa, jackjoliet dice:

Si, lo sapevo, infatti non ho capito cosa di preciso ha promesso Trump per suscitare tanto sentimento (da una parte e dell'altra dell'elettorato). Cioè in pratica vuole innalzare il muro che già esisteva? magari di qualche cm?

Dopo tutti quei riferimenti bibliografici che hai dato (da Madison a Rockefeller) , mi spieghi allora se la favola del "comunista cattivo" che gli americani ci hanno raccontato per anni, era solo un bluff? forse il comunismo contrastava questo grandioso piano di globalizzazione della finanza?

Non lo contrastava affatto; il socialismo, in tutte le sue forme, è una creatura del capitalismo finanziario (che non è da confondere col liberalismo della scuola austriaca, soprattutto Von Mises), e la cui evoluzione moderna può essere assimilata al neoliberismo, di cui la Clinton e i Bush sono fedeli servitori (Trump, vedremo). Il discorso sarebbe persino semplice da svolgere, se prima non dovessi passare settimane a smentire decenni di disinformazione.

Inserita:
3 ore fa, emgus dice:

 Pare che Obama ne abbia espulsi 2.500.000 ... mi sembrano un pò troppi.

 

felicità 

Io cito ciò che apprendo nel solo modo in cui è possibile apprendere: leggendo e scambiando informazioni con persone qualificate. Faccio presente che Franzen è tutt'altro che un sostenitore di Trump, e che i dati da lui forniti non sono mai stati smentiti. Quando posso cito le fonti, come in questo caso  e molti altri; avendo cura da distinguere i dati  dalle opinioni personali.

Di più non posso.

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