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Io Sono Una Bestia


Satori

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mi chiedo se c'è ancora qualcuno che crede che siamo in democrazia ora che le carte sono state scoperte e i finti nemici di sempre, che credevamo veri nemici, approvano a botte di fiducia il cosiddetto rosatellum per impedire all'unico vero nemico di questo sistema che ci vuole schiavi e sottomessi, di vincere le elezioni. Della piazza al phanteon gremita di "bestie" inferocite nemmeno un immagine nelle tv di stato e nemmeno in quelle private. Neanche in Cina succede cosi. 

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47 minuti fa, Dstrange dice:

mi chiedo se c'è ancora qualcuno che crede che siamo in democrazia ora che le carte sono state scoperte e i finti nemici di sempre, che credevamo veri nemici, approvano a botte di fiducia il cosiddetto rosatellum per impedire all'unico vero nemico di questo sistema che ci vuole schiavi e sottomessi, di vincere le elezioni. Della piazza al phanteon gremita di "bestie" inferocite nemmeno un immagine nelle tv di stato e nemmeno in quelle private. Neanche in Cina succede cosi. 

Esite, a mia totale insaputa, un popolo di bestie? Ne sarei contento, quale sarebbe? In ogni caso, che ricordi, Piazza Pantheon (a Roma) non mi pare sia tanto grande; o era gremita di tante piccolissime bestionile, oppure di poche grosse bestiacce.
A prescindere dalle dimensioni, e tornando al serio: non può esistere un popolo di bestie, giacché, qualora sì, basterebbe la sua pura, nuda, esistenza, perché tutto fosse costretto a cambiare; senza manifestazioni di piazza e persino senza elezioni. Siccome, a quanto pare, questo è un concetto ostico, faccio un esempio, portato da due domande: quante candele ci vogliono per far luce in una stanza buia? La luce deve strepitare per dissipare il buio, oppure basta la sua sola presenza? Se si capisce questo, si cambia paradigma mentale, si passa da un mondo a un altro, e si coglie finalmente l'essenza della questione.

Modificato: da Satori
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22 ore fa, Satori dice:

Esite, a mia totale insaputa, un popolo di bestie? Ne sarei contento, quale sarebbe? In ogni caso, che ricordi, Piazza Pantheon (a Roma) non mi pare sia tanto grande; o era gremita di tante piccolissime bestionile, oppure di poche grosse bestiacce.
A prescindere dalle dimensioni, e tornando al serio: non può esistere un popolo di bestie, giacché, qualora sì, basterebbe la sua pura, nuda, esistenza, perché tutto fosse costretto a cambiare; senza manifestazioni di piazza e persino senza elezioni. Siccome, a quanto pare, questo è un concetto ostico, faccio un esempio, portato da due domande: quante candele ci vogliono per far luce in una stanza buia? La luce deve strepitare per dissipare il buio, oppure basta la sua sola presenza? Se si capisce questo, si cambia paradigma mentale, si passa da un mondo a un altro, e si coglie finalmente l'essenza della questione.

...mmm  <_<   ci provo :)

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Se davvero ci vuoi provare, devi cambiarti d’abito, devi prima riconoscere e dismettere le categorie culturali che ti hanno (a te, a me, a tutti) imposte a forza nella scuola dell’obbligo (rifletti sul fatto che non hai avuto scelta: sei stato obbligato a pensare in un certo modo anziché in un altro, ad acquisire certe informazioni anziché altre. Persino la percezione, e quindi la sensibilità, può essere condizionata senza difficoltà nei bambini), e poi liberartene. E’ questo che chiamo cambiamento di paradigma.

Furono le spade e le lance a fare grande Roma, oppure, quella irripetibile fucina di caratteri che rese possibile il vir romanus?

L’impero britannico abbandonò l’India cacciato via dai fucili, o dalla sovrumana potenza d’animo di un solo uomo, Ghandi?

Lo studio della Storia è reso quasi impossibile dalla difficoltà di concepire orizzonti mentali diversi dai nostri; e questa difficoltà si ritrova anche nella comprensione della cronaca presente, quando si ha a che fare con culture diverse dalla nostra.

Occorre comprendere che il nemico non è tanto o solo il politico o il finanziere; ma la cultura che è riuscito ad imporre all’intera società occidentale: relativistica, edonista, materialista, consumista, disidentitaria, buonista (il buonismo è il bene lievitato col nichilismo).

Io non vedo movimenti politici di rilievo che si oppongano- contemporaneamente – al relativismo, all’edonismo, al consumismo, al materialismo, all’azzeramento delle identità e delle differenza, al buonismo sciacallesco. Non ne vedo, perché non ce ne sono.  

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  • 2 weeks later...

Come ho già scritto, non è che straveda per Blondet, tuttavia, quando ci azzecca spacca la luna. Quanto riporta e documenta è agghiacciante!! In ogni caso, direi che l'indifferenza è quasi altrettanto mostruosa della mefistofelica malvagità di questi (super) umani.       

http://www.maurizioblondet.it/vaticano-signori-considerano-gli-esseri-umani-piaga/

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Dichiaro ufficialmente che , da lettore medio anzi medissimo quale sono, io mi commuovo per i pangolini.
Il discorso del principe William sarà anche paraculo, ma purtroppo problematiche come il riscaldamento globale e l'estinzione di molte specie di animali africane, non sono frutto di fantasie.
Naturalmente l'opera di manipolazione sta nel lasciare intendere alle masse (in maniera più o meno velata) che un fenomeno come il riscaldamento globale ad esempio, sia causato da... (al posto dei puntini mettete a piacere vostro una menzogna plausibile) e dunque per arginarlo occorre agire in modo da.... ( al posto dei puntini mettete una manovra che porti molti soldi nelle tasche di pochi)
E il gioco è fatto.
Per quanto riguarda le estinzioni del rinoceronte (credo che il rinoceronte nero dell'Africa sia già estinto in molti stati, e allo stato brado ne restano poche decine in Namibia, Tanzania e Sud Africa) e di molti altri.. purtroppo anche questa non è una balla del principe Williams.
Non necessariamente (anzi direi proprio per nulla) la soluzione a questo problema passa dal controllo delle nascite e dall'aborto post-natale.. se davvero si hanno a cuore le sorti dei corni dei rinoceronti  e delle zanne degli elefanti, si potrebbe intervenire ad esempio nella lotta al bracconaggio o alla caccia abusiva.

Ultima "consideprovocazione": Blondet afferma che
 "Metà della popolazione del mondo vive oggi entro un tasso di natalità inferiore a 2 figli per donna, dunque  diretto all’estinzione."
ma allora io mi chiedo, se la popolazione del mondo invece vivesse con un tasso di natalità superiore a 2 per donna, non saremmo destinati direttamente all'esplosione?

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1 ora fa, jackjoliet dice:

Dichiaro ufficialmente che , da lettore medio anzi medissimo quale sono, io mi commuovo per i pangolini.

Il che mi porta a dichiarare che fare una passeggiata con me è un’impresa (questo problema, per ovvie ragioni, non si pone in città); guardo per terra, davanti a me, per cercare di non calpestare formiche, insetti, lumache, ecc…. Immagina l’accompagnatore/trice! Per cui, figurati se non mi sta a cuore il pangolino, il rinoceronte, o la balena! Scusa, J-J, ma la tua osservazione (che ho condiviso) è troppo scontata, e soprattutto non si mette in opposizione al senso dell’articolo, né in alternativa.

Rimanendo nel (tuo) tema, mi parrebbe più aderente chiedersi come mai pangolini, orsi, balene, rinoceronti, tigri, ecc…, abbiamo preso la via dell’estinzione una volta che il loro habitat è stavo invaso dai medesimi soggetti che oggi predicano – per i sudditi – l’eugenetica (ma non era roba nazi?), l’aborto post natale, e tutte le porcherie esposte da Blondet. Io mi chiederei questo, avendo ben presente che il mondo è stato in (relativo) ordine, prima che questo sciame di locuste (umanissime) lo sconvolgesse.

Stessa cosa per la demografia, la natura, non violentata e obbligata a sottomettersi ai dettami dell’ideologia, sa come autoregolarsi. Le questioni affrontante da Malthus e dai suoi mostruosi epigoni contemporanei, non avevano neppure senso prima dell’avvento della modernità. Questi sono fatti.

P.s.

Cosa ti aspetti, di vivere contro natura, senza la natura medesima ti presenti il conto?    

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20 minuti fa, Satori dice:

Scusa, J-J, ma la tua osservazione (che ho condiviso) è troppo scontata,

Non credo che sia una osservazione scontata, anche se sono enormemente felice di sapere che per te lo sia.
Io temo che molti di coloro ai quali non è piaciuto il discorso del principino, lo abbiano fatto proprio perché insensibili a certe problematiche o, peggio ancora, scettici al riguardo (nel senso che non credono o non sanno che lo scenario dell'estinzione dei leoni dalla savana, sia uno scenario possibile,  e pensano che sia semplicemente l'esagerata visione di gente paranoica).
Il ragionamento di Blondet sono sottili. I tuoi ragionamenti sono sottili e non molti (anzi direi pochissimi) sono in grado di seguire le logiche o semplicemente i fatti, che ci stanno dietro.
La maggior parte delle persone del pubblico sbuffò a ridere quando un paio di legislature or sono, qualcuno domando a Berlusconi (in conferenza a Messina), come avrebbe affrontato il problema delle rotte migratorie delle tursiopi (una razza di delfini) del Mediterraneo una volta che si fosse costruito il ponte sullo stretto. Anche Berlusconi sbuffò a ridere.
Naturalmente io sapevo  (e non so quanti altri se ne rendevano conto) che chi sollevo la questione "delfini" probabilmente era il meno interessato alla sorte dei cetacei e l'intento era solo quello di attaccare il premier su tutti i fronti, ma resta il fatto che con quella risatina Berlusconi prese una posizione abbastanza chiara. E devo dire che non mi piacque per niente.
Ecco perché tendo a diffidare di chi assume una posizione critica e si prende beffa delle parole di Sir Williams.. a meno che poi non sia capace di argomentare con logiche sottili.

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Ti ho letto con attenzione, eppure seguito a ritenere la tua osservazione (corretta e che condivido) pochissimo inerente al tema trattato dall'articolo di Blondet. Questo tema ha per oggetto un genocidio programmato, da parte degli stessi gangster (e di tutti i loro zelanti scagnozzi), che stanno facendo strame della fauna (nonchè della flora) della Terra.

Ora, dato che la lacrima buonista paga sempre, il principino fa precedere la sua ipocrisia dai pangolini; come se non fosse stata proprio la politica imperiale della sua famiglia, e di altre analoghe, a portali all'estinzione.

Per cui, una domanda semplice semplice: come mai i pangolini pangolinavano bellamente, fino all'avvento di questo porco mondo, ossia della modernità?

Nessun conquistatore, prima dell'epoca moderna, distruggeva il territorio conquistato, giacchè aveva interesse a mantenerne le risorse, allo scopo di appropriarsene, non ad annientarle. Neppure il cattivissimo Attila, il quale distruggeva solo siti e risorse strategicamente e militarmente rilevanti. I signori della materia e del denaro, invece, no; sono una razza nuova, la loro bulimia è insaziabile e compulsiva, e la loro sete di potere non si arresta neppure davanti alla distruzione della specie. Come mostra Blondet, ed io qui sottolineo. 

Modificato: da Satori
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Vero, le mie non erano osservazioni sullo specifico tema affrontato da Blondet (il quale prende solo come spunto il discorso  iniziale del principe Williams). Probabilmente osservazioni su questo tema uno se le aspetterebbe dall'ordine costituito, che ne so.. il Vaticano ad esempio. Ma a quanto apprendo, dobbiamo ridimensionare le nostre aspettative.

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http://www.lastampa.it/2017/11/14/italia/cronache/di-maio-vola-a-washington-fedeli-agli-usa-non-a-mosca-

WlFI2mUaKeqmj8P3nibE7J/pagina.html

Non ho mai capito perché alle persone piace avere ragione, che vantaggio c'è? cosa si apprende? Al contrario allo scoprire di avere avuto torto, il vantaggio è enorme: si corregge un errore, e si apprende.

Ebbene, su certe cose sono sfortunatissimo, non mi riesce di avere torto, e dover ricordare di avere avuto ragione non mi procura alcuna soddisfazione.

Riguardo al link, vi si manifesta con abbagliante evidenza una cosa qui da me sempre sostenuta. Ciascuno sacrifica agli altari dei propri dei. Come volevasi dimostrare.

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Letto, grazie. Fattami opinione direttamente alla fonte; anzi, nel caso di notizia di pura fonte, da opinione si passa a fatto, che comprova con maggior forza ed enfasi il “Come volevasi dimostrare”. Ma solo per curiosità, cosa dice “La Stampa”, che contrasti con quanto riportato “direttamente alla fonte”? Per me nulla; ma forse esiste una chiave ermeneutica per decriptare ciò che si scrive “direttamente alla fonte”, chiave che però io non posseggo. Sono certo, comunque, di aver capito ciò che riporta “La Stampa”, essendo scritto in chiaro, e per me, modesto culture della lingua italiana, non v’è nulla che contrasti col testo (non criptato) disponibile “direttamente alla fonte”. La Stampa, aggiunge alcuni particolari, di non secondario rilievo, non presenti nel testo della fonte; su tale testo, infatti, non si dà notizia del dove il rappresentante della fonte concluderà la sua trasferta americana. La concluderà al Washington Post, che non è un posto qualsiasi, ma il più “umano” dei quotidiani del pianeta, molto più del New York Times e dell’italico La Repubblica. Il Washington Post è la voce pura e diretta del Sistema americano, dello Stato profondo che detta la condotta dei Presidenti americani tutti, quale che sia il partito di provenienza e il programma elettorale. Il Washington Post è il ventriloquo di quel potere assoluto e totalitario che ha trasformato in poche settimane l’indisciplinato biondone, in un cagnolino fedele e scodinzolante, facendogli rimangiare tutti, uno per uno, i punti della campagna elettorale. Ecco, l’uomo della fonte concluderà ivi il suo viaggio negli USA. Per chi sa la a dell’abc della politica è segno chiarissimo ed inequivocabile di quale sia l’altare cui sacrifica l’uomo della fonte. Checché ne pensino i suoi illusi apologeti.

P.s.

E comunque, sono anni che continuo a chiedere agli apologeti della fonte, perché Grillo ha smesso di parlare di quello che fu il punto fondante, la chiave di volta, del manifesto che portò in giro per l’Italia per anni ed anni, con “Apocalisse morbida”; manifesto su cui si sarebbe poi fondato il suo Movimento. Mi riferisco (e lo ripeto per l’ennesima volta) alla questione monetaria così come egli (Grillo) la imparò dal compianto Prof. Giacinto Auriti. Nel 2005 avvenne una specie di miracolo: Grillo, col sostanziale contributo del finanziere massone Sassoon (la cui famiglia è da sempre legata a tripla mandata alla grande famiglia imperiale dei Rothschild, che, come ho più volte mostrato e dimostrato, sono i veri padroni della moneta e della finanza) fonda M5S. Bene, una volta stretto il sodalizio con Sassoon, il rubinettiere capo (il fondatore della fonte) della questione monetaria e finanziaria non fa più parola. Io aspetto una risposta dagli apologeti, altrimenti seguiterò a definirli illusi. E quindi, dal momento che una risposta non potranno mai darmela, seguiterò a vita a definirli illusi.

Santa pazienza, e intanto 'o guaglione andrà al vasingtonpost. Tocca dire che il signor Assurdo è creativo.

Modificato: da Satori
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  • 2 weeks later...

Chiedo aiuto. Da qualche giorno leggo dappertutto, e immancabilmente nei messaggi pubblicitari, la locuzione "Black Friday". Ebbene, il significato letterale mi è noto; e, appunto per questo, cosa ha a che vedere con questa epidemia?

Grazie, resto trepido in attesa.

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Un tempo il "black friday" era  considerato semplicemente uno dei giorni  un po' più tristi, non so perché, probabilmente perché siamo nel cuore dell'autunno, le giornate si accorciano e il livello di depressione invece si innalza. Poi a qualche commerciante sarà venuta la geniale idea di concedere libero sfogo alla compulsione dell'umano di acquistare (qualsiasi cosa) quando ci sono gli sconti, ed ecco che questo friday diventa in assoluto il giorno più triste dell'anno, quando milioni di persone compreranno miliardi di minchiate totalmente inutili. E non ne potranno fare a meno.

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Bah, perdo colpi. Non vedo il rapporto tra lo scorrere delle stagioni, ossia una delle cose più naturali in assoluto, e la depressione. Altra cosa, la compulsione a consumare è una malattia tipicamente occidentale, e di tutti quei poveretti - non occidentali - che ne sono stati contagiati. Ma cosa c'entra con la nerezza di un venerdì? E perché un venerdì dovrebbe essere nero, e non un martedì? E poi, perché, di colpo, questo "Black Friday" ha inondato la comunicazione? Davvero, chiedo per sapere, possibile che sia il solo incuriosito?

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9 ore fa, Satori dice:

Non vedo il rapporto tra lo scorrere delle stagioni, ossia una delle cose più naturali in assoluto, e la depressione

Non solo. Io ad esempio non capisco il motivo per cui malinconia e nostalgia si debbano percepire a tutti i costi come negative, quando invece sono spesso sorgente di forza e speranza.
Il mare d'inverno, il mare d'estate.. un uomo li dovrebbe conoscere e apprezzare entrambi.

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Bene, alla fine, su internet, ho trovato la spiegazione:  trattasi dell'ennesima sottomissione (culturale, sociale, psicologica) a un fenomeno di costume e di consumo americano. Il popolo italiano, almeno nella sua maggioranza umana, nutre una passione irresistibile per la servitù volontaria, e la difende, arrivando addirittura ad essere violento. Toglietegli tutto, tranne le catene!

P.s.

Quanto alla malinconia, caro J-J, con me sfondi un cancello da sempre aperto. C'è in essa qualcosa di nobile e irresistibile. Per dire, fu il sentire profondo del samurai, nello scrivere haiku immortali; fu quello di Fernando Pessoa, nel vergare rime di fuoco liquido, nella sua rossa terra portoghese, guardando gli estremi confini del vecchio mondo; e fu quello di Leopardi, poverocristo dolente, coi suoi pastori erranti in Asia. 
Perché il sole d'estate sì, e la pioggia d'autunno no? perché? E la nebbia che alita nella brughiera, sul far dell'aurora...

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Dai, questa è facile! Barbara e Andrea, nell'originale di papà Mario. Correva (infatti si dileguò in fretta) l'anno 1960.

Non sapevo, tuttavia, che il titolo inglese fosse Black Sunday.

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http://www.askanews.it/politica/2017/11/23/di-maio-a-macron-m5s-non-centra-nulla-con-formazioni-xenofobe-pn_20171123_00041/

'O guaglione assicura Macron (uomo Rothschild) che né lui né il "Movimento" (mai un po' di quiete!) sono una minaccia per la UE.

Le bestie lo hanno sempre saputo.

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  • 2 weeks later...
  • 2 weeks later...

 

Intervista a Enrica Perucchietti.

Posto il link, tra altre cose, perché si riallaccia a quanto da me scritto poco fa, in altra discussione, in margine alla clausola truffaldina di un casinò. Chi ha tempo e curiosità non potrà non trovare interessante il video. Salvo qualche imperfezione e approssimazione, la dotta e femminile fanciulla dice cose di grande rilievo. Mi sono deciso a postare il link, soprattutto per i concetti espressi al minuto 10. La servitù volontaria è la punta massima raggiungibile dall'Imperium. Molto oltre il  "cornuti e contenti".  

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