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Io Sono Una Bestia


Satori

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Inserita: (modificato)

E' questo il virus che ci sta portando all'estinzione. (Da non so quale "collezione" di non so quale genio).

Una società che tollera, e una cultura che genera, simili orrori, si auto-eliminano, senza concorso di intervento esterno. Questa poveretta indossa taglia 34!!!

 

I nuovissimi mostri.jpg

Modificato: da Satori
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Matteo Brandi è un comunicatore di serie A. Parla semplice, chiaro, diretto, frasi brevi, correlate, e compiute. Inoltre e soprattutto, parte da fatti veri, e non da opinioni precotte.

Giovani così tengono accesa la speranza. Certo, per gli umani le cose che dice sono come la luce del sole per Dracula.

http://www.youtube.com/watch?v=IJOOeR-6wPQ

 

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Il 22/2/2020 alle 14:47 , Satori ha scritto:

Ecco il coronavirus, su cui presto dirò qualcosa.

Carissimi ben ritrovati, è un po che non scrivo ma ci tenevo a farvi sapere che sono ancora vivo😁 ,anche se non so ancora per quanto visti i tempi. Non ho mancato però,  seguire di tanto in tanto questo meraviglioso dibattito.

  E' stato un anno difficile per me il 2019 e non sto a raccontare, posso solo dire con certezza che è davvero nelle difficoltà che si possono acquisire delle consapevolezze su se stessi, perché è quando ti imbatti con il maligno che capisci tante cose di te e di ciò che ti sta intorno.

Ma ero rimasto alla frase citata dall'amico Satori  e sul tema del momento, il famigerato coronavirus.  Sul quale un amico condivide su fb parti di un libro scritto nel 1981 di allego foto. Che ne pensate?

 

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Eh si.. quello scrittore ci ha preso in pieno!
Ha indovinato l'anno (con quarant'anni di anticipo), la città, e la tipologia influenzale (che attacca i bronchi). Sui milioni di morti, almeno su questo spero si sia sbagliato..

E  a quanto pare non è l'unico..

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Certo è strano, anche lo scrittore, come la sensitiva, dice  che il virus scomparirà per 10 anni per poi ritornare,  ma specifica che è un arma batteriologica intelligente perché il virus  non resiste più di un minuto al di fuori di un essere vivente ma passa da persona  a persona , questo fa si che una volta conquistato il territorio non è necessaria alcuna disinfestazione.  Ora leggo pure che stanno arrivando 20000 militari usa in europa, per una esercitazione ufficialmente, ma tutto ciò unito all'epocale crollo dei mercati   ( mai visto un -11% in un giorno) è alquanto strano e fa pensare che ci sia qualcosa sotto. 

Modificato: da Dstrange
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Inserita: (modificato)

Caro Dstrange, non so se dispiacermi o essere compiaciuto delle difficoltà che tu hai affrontato. Questo, perché i momenti di grande crisi sono le occasioni migliori per i grandi cambiamenti.  In altre parole, i calci nel  culo, specie se amministrati di punta, fanno quasi sempre bene, e ciò accade perché noi siamo tutti dei pessimi studenti, pigri, lavativi, scarsamente propensi al sacrificio.

Personalmente, non finirò di ringraziare chi ma ha trattato male, non importa se a ragione o a torto. Se a ragione, mi ha reso il dovuto; se a torto, mi ha tornato, in parte, i torti da me fatti.

 

Quanto al coronavirus, sono in fase di attesa. Molto è stato detto, vedi ciò che avete postato, ma sono certo che molto ancora manca.

Le certezze sono queste:

1°, si ratta di un virus artificiale, che solo strutture militari sono in grado di produrre.

2°, mostra un'intelligenza molto maggiore di quella di Conte, Mi Maio, Renzi e Zingaretti assommati. Infatti, sa fare le seguenti cose:

A, colpisce selettivamente, in modo massivo (almeno al momento), solo tre delle 196 Nazioni del pianeta: Cina, Iran, Italia (soprattutto la parte più produttiva).

B, si ferma alle frontiere, è un virus timido, non se la sente di fare incazzare francesi e tedeschi; gli svizzeri li evita proprio.

C, gli americani sembrano esserne indenni. Tanto che che hanno recentemente mandato in Europa 20.000 soldati scelti (più arsenali e carri armati, che si sommano a quelli da cui siamo occupati da 70 anni). Ovviamente, ci servono per difenderci da Putin, il quale non ha neppure un fiammifero in Europa. Ma si sa mai.

-------------------------------------------------------

Una mia considerazione, sinteticissima, come sempre del tutto contro-cultura. Considero che l'uomo, la sua natura, non sono fatti per abolire lo spazio e il tempo. Sono innaturali gli aerei e frigoriferi; i primi contraggono lo spazio, i secondi dilatano il tempo. Ma questo non si può fare, e chi non lo capisce è nemico di se stesso e di ognuno. E' un'illusione di onnipotenza che ci sta uccidendo.

Nel nostro specifico caso, nelle culture rurali, questo pandemonio non avrebbe trovato terreno su cui sorgere. Prevengo una inopportuina obiezione. Pestilenze e pandemie ci sono sempre state (questo mondo non è il Paradiso), ma non avevano dimensioni planetarie.

P.s.

Blondet (che a molti non piace, e che non fa nulla per piacere) è stato il primo

a pubblicare quanto qui postato da Dstrange e J-J. Non posso non linkare questo suo articolo, che condivido in toto.

http://www.maurizioblondet.it/vantaggio-per-la-ue-scomparsa-delle-due-regioni-dopposizione/

Modificato: da Satori
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1 ora fa, Satori ha scritto:

Personalmente, non finirò di ringraziare chi ma ha trattato male, non importa se a ragione o a torto. Se a ragione, mi ha reso il dovuto; se a torto, mi ha tornato, in parte, i torti da me fatti.

Personalmente trattato male ed anche a torto, ma come te, alla fine della giostra posso solo ringraziare l'oppressore, perché  se non fosse per lui non avrei mai scoperto quanto sia scialbo i confine tra il bene e il male, e altre cose. Ma succede anche che Dio o il caso, che forse sono 2 facce della stessa medaglia ( come mi è parso di capire qualche post addietro riguardo il fisico giapponese), ti manda gli strumenti e le persone giuste proprio quando ne hai bisogno.... 

Ho letto l'articolo di Blondet, certo tutto lascia pensare che sia un attacco all'Italia che conta e che si ribella, anche il comportamento dei tassi decennali vede i nostri salire  mentre nel resto d'europa scendono allargando cosi lo spread.  Ma creare tutto sto casino per questo non mi convince. E' vero che la vendetta va consumata fredda, ma mi sembra che si stia ammazzando una mosca  con un fucile, non era necessario, poi coi loro amici al governo men che meno. A me non convince l'analisi di Blondet.

 

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Una volta che questo macabro teatro avrà chiuso il sipario, che sarà stato approvato Il MES (tempismo perfetto), una volta che il terrore mediatico e politico avrà cucinato a puntino gli italiani, l'opera di spoliazione finale non incontrerà resistenza. Problema, soluzione, parcella, tutto amministrato da, e nelle mani degli, stessi soggetti.

Così sarà, salvo un miracolo.

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Sospesi, per la prima volta dalla II guerra mondiale le principali libertà personali e diritti e costituzionali:

1°. libertà di movimento sul territorio,

2° libertà di assembramento,

3° diritto alla cura,

Una mia amica, che ha lasciato Bergamo la settimana scorsa, per altra regione, (e con lei un numero imprecisato di cittadini italiani) è, di fatto, agli arresti domicialiari, non può uscire di casa, salvo imprecisate "gravissime ragioni"; fino a non so quale data. 

Visite mediche sospese, mercati rionali chiusi, prime derrate in diperimento, piazze vuote, psicosi in aumento. Stamane appena uscito di casa, tralascio i dettagli, ho incontrato una donna di servizio, con gli occhi iniettati di zolfo (per essere stata rimandata indietro dall "signora"), urlarmi in faccia che aveva voglia di tagliare la gola a qualcuno. Le chiedo: "a chi!?": mi guarda perplessa,  alla fine mi risponde che non lo sa.

Sta montando la bestia.

Questo è il primo esperimento esplicito di controllo e domimnio sociale su larga scala. Leggete "Psicologia delle folle" di Gustave Le Bon; spiega come si riduce un essere umano ad una capra.

Problema, soluzione, parcella.

Sarà carissima, la parcella!!! Quando finirà, dopo aver ridotto a brandelli ciò che dell'Italia rimane, a reti unificate cacceranno nei neuroni dei teledipendenti che è tutto merito loro, che ci hanno salvato; ma che la cosa ha avuto un costo. E che ci salverà il MES (che a giorni approveranno). Ricorrere al MES significa che finiremo come la Grecia.

E stavolta, game over.

 

Qui sotto, in attesa di un risveglio degli italiani (sul quale non conto), nel mentre, una bella confutazione dei deliri di Biglino, e di chi con lui delira.

 

http://www.youtube.com/watch?v=msaLpuz2-6A

Modificato: da Satori
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Situazione davvero allucinante..

Comunque, tanto per chiacchierare, ho visto il video del tizio che parla di Biglino e devo riconoscere che ha una faccia davvero simpaticona, ricorda un mio cugino di Grammichele. Ma a parte questo, nella mia totale incompetenza ho avuto l'impressione che non abbia colto il punto dei discorsi di Biglino, ma questa è solo una mia impressione , magari ne riparleremo.
Quello di cui sono convinto è che non ci fa davvero una bella figura tirando in ballo gentaglia del calibro de "l'ottimo Massimo Polidoro" (così come viene indicato dal nostro youtuber)  dando per assodato che questo e altri personaggi abbiano "smontato le teorie" (anche qui cito testualmente) di Biglino. Non mi risulta la cosa sia mai successa.
Anzi a favor di cronaca occorre dire che Polidoro ci aveva provato con un video dei suoi, salvo poi battere in ritirata con la coda tra le gambe cancellando il suo stesso video. Non ho fatto in tempo a vedere quel video prima che venisse ritirato, però ho ascoltato le scuse che hanno accompagnato il gesto e come al solito Polidoro fa il debunker anche lì..cercando davvero di far passare l'acqua per vino, visto che siamo in tema di sacre scritture.

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Guarda, Polidoro è ancora più ... (davvero, non per scherzo, non trovo la parola) di Biglino; cosa che fa gridare al miracolo. Come già dissi tempo addietro, parlando con Kal El, nessuno di noi conosce l'ebraico biblico; ma ho scritto pure che, in casi come questo, non serve. Si tratta di analizzare con attenzione e senza partito preso le tesi concorrenti. Nel nostro caso, il discorso del tipo fila senza intoppi, ed evita di scontrasi con l'inverosimiglianza delle tesi della spiritualità astronautica di Biglino. Il tipo del video, al contrario, non entra nel merito del testo, non affronta questioni ermeneutica, si concentra solo sull'analisi di un verbo. Da quel pochissimo che so di ebraico, il tipo ha ragione e basta.

Altra cosa, de PD e M5S ci venderanno definitivamente, tra cinque giorni ciò che fu chiamato Italia, finirà per sempre.

P.s.

J-J, amico mio, non so spiegare come mi sento

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1 ora fa, Satori ha scritto:

non so spiegare come mi sento

Penso di capirti, o se no son sicuro che mi avvicino moltissimo.
Ti posso dire che ancora una chiarissima idea sul come e perché si stia diffondendo questo virus, non ce l'ho. Ci sono troppe componenti che si stanno sommando.. certo punterei tutta la cassa sulla origine artificiale del Covid-19, ma se mi chiedi chi è stato e perché, brancolo ne buio.
Anche sulla sua letalità non riesco a farmi una idea chiara.. di certo, e anche qui vado all in, stiamo assistendo ad un'azione di controllo psicologico presa dai manuali, con tutta quella serie di conseguenze e meccanismi che una volta avviati non li fermi più: sommosse ed evasioni nelle carceri, la ressa ai supermercati, assalto dei treni, i mercati che crollano e la gente che preleva contante. A proposito, giusto ieri ho avuto una accesa discussione con gli impiegati della banca perché si rifiutavano di farmi un assegno circolare.. alla fine con riluttanza l'hanno fatto ma oggi ho scoperto che non mi serve più dato che hanno bloccato tutte le operazioni notarili.
Polizia e carabinieri, sono uomini pure loro, li vedo con i nervi particolarmente tesi (sarebbe strano il contrario), spero di sbagliare ma alla prima molotov lanciata da qualche testone, cominceremo a sentire le bombe.

Tornando al sosia di mio cugino, naturalmente non ho le competenze per mettere in dubbio tutta la disamina su quel verbo ebraico, e tra l'altro sono sicuro che abbia ragione da vendere, l'ho visto come parlava in ebraico corrente! Il fatto è che non c'entra il punto.
Per quello che ho  capito del pensiero di Mauro Biglino (non ho mai letto i libri, ma ho visto parecchi video), lui sostiene una cosa semplicissima, e cioè che OLTRE a tutti i significati che possiamo attribuirgli con una lettura interpretativa (metaforico, esoterico, etc..), la Bibbia oggi assume perfettamente senso anche se la si legge letteralmente.
Più volte gli ho sentito ripetere che il compito di trarre un insegnamento da quel libro, non spetta a lui ma ad altri (ai rabbini, agli esegeti, etc.. ) non ha mai attaccato il pensiero religioso, anzi di Dio  non ne parla affatto. Infatti scherzando spesso ripete che il suo è il lavoro più stupido del mondo dato che, a differenza degli altri, lui semplicemente si limita a tradurla alla lettera.
Anche sulla presunta origine aliena degli Elohim  ho sentito parecchia speculazione da parte dei detrattori.. quello che Biglino sostiene è che abbia caratteristiche terrene, quindi escludendo possa trattarsi di Spirito, qualsiasi altra ipotesi è buona: magari è qualcuno che proviene da un'altra dimensione, magari un uomo che viaggia nel tempo.. e chi lo sa.

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J-J, su questo punto non hai buona memoria. Nel corso di quella discussione, che mi piacerebbe rintracciare, ricordo che dissi alcune cose importanti (al fine di dirimere la questione):

Nessun testo Sacro, proprio in virtù della sua natura, può essere reso alla lettera, in una lingua diversa da quella in cui fu rivelato. Questo è tanto più vincolante, quanto più ci si allontana nel tempo. E aggiungo, persino nella propria lingua è impossibile un uso speculativo (diverso da quello rituale) senza il supporto di commenti ermeneutici qualificati. Per il Vecchio Testamento non saprei dire più di tanto, mi ha sempre appassionato pochissimo; ma ne so quanto basta per i Veda, ossia, i testi fondanti l'induismo. Per me, ma credo anche per qualsiasi indù, e impossibile leggere i Veda e trarvi qualsiasi profitto. Furono scritti, questa è la premessa, dai cosiddetti Rishi, ossia dei tipi che permanevano in uno stato di coscienza che non è né il tuo, né il mio, né quello della comune umanità. Per capirci, e parlando per analogia, un po’ come Mosè, questi tizi “vedevano la Verità”, per tramite di una facoltà denominata Buddhi, che è indentica al greco Nous, e al latino Intelletto. Ora, qui sorgono a catena delle confusioni, che posso solo sperare di chiarire in breve. Intelletto e ragione sono cose del tutto diverse; ragione, o ratio, in greco è dianoia. Ragione-ratio.dianoia, non sono facoltà cognitive, ma ordinative, e computative. Per capirci, un pc. è razionale molto più di noi, ma non disporrà mai (semmai, se interessa, poi spiego come e perché) del Nous-Intelletto, non conoscerà mai, mai, per quanto possa essere veloce e quantico.

Insomma, questi tizi scrissero i Veda, che sono degli inni sacri in uno stato di sobria estasi. Se io leggo i Veda, non riesco a cogliere nulla, se non una grandissima “carica”. Ma se leggo le Upanishad, che sono dei commenti ai Veda, mi si apre la mente. E se leggo i commenti Tradizionali e autorizzati alle Upanishad, allora il significato dei Veda mi si fa chiaro.

Bene, Biglino e i biglinesi di tutto ciò non tengono conto, e anzi non sanno nulla. La loro incomprensione di cos'è un testo Sacro è davvero totale. E questo perché non hanno la minima idea di cosa sia il Sacro.

Segni dei tempi, il Kali Yuga che ci mostra le sue delizie, e gli avanzi decomposti delle cose andate.    

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In tutta onestà non mi ricordavo.

Faccio fatica a seguirti.. sto provando a visualizzare le cose che dici, ma mi blocco si questi due punti:

1) Nessun testo Sacro, proprio in virtù della sua natura, può essere reso alla lettera, in una lingua diversa da quella in cui fu rivelato

Questa cosa la capirei se, provando a tradurre alla lettera, ne venisse fuori solo un farfuglìo di parole accoppiate a muzzu.. ecco in quel caso mi sarebbe evidente che è impossibile rendere alla lettera quel determinato testo.

2) non capisco perché i due tipi di approccio debbano escludersi a vicenda

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16 ore fa, Satori ha scritto:

J-J, su questo punto non hai buona memoria. Nel corso di quella discussione, che mi piacerebbe rintracciare, ricordo che dissi alcune cose importanti (al fine di dirimere la questione):

 

Nessun testo Sacro, proprio in virtù della sua natura, può essere reso alla lettera, in una lingua diversa da quella in cui fu rivelato. Questo è tanto più vincolante, quanto più ci si allontana nel tempo. E aggiungo, persino nella propria lingua è impossibile un uso speculativo (diverso da quello rituale) senza il supporto di commenti ermeneutici qualificati. Per il Vecchio Testamento non saprei dire più di tanto, mi ha sempre appassionato pochissimo; ma ne so quanto basta per i Veda, ossia, i testi fondanti l'induismo. Per me, ma credo anche per qualsiasi indù, e impossibile leggere i Veda e trarvi qualsiasi profitto. Furono scritti, questa è la premessa, dai cosiddetti Rishi, ossia dei tipi che permanevano in uno stato di coscienza che non è né il tuo, né il mio, né quello della comune umanità. Per capirci, e parlando per analogia, un po’ come Mosè, questi tizi “vedevano la Verità”, per tramite di una facoltà denominata Buddhi, che è indentica al greco Nous, e al latino Intelletto. Ora, qui sorgono a catena delle confusioni, che posso solo sperare di chiarire in breve. Intelletto e ragione sono cose del tutto diverse; ragione, o ratio, in greco è dianoia. Ragione-ratio.dianoia, non sono facoltà cognitive, ma ordinative, e computative. Per capirci, un pc. è razionale molto più di noi, ma non disporrà mai (semmai, se interessa, poi spiego come e perché) del Nous-Intelletto, non conoscerà mai, mai, per quanto possa essere veloce e quantico.

 

Insomma, questi tizi scrissero i Veda, che sono degli inni sacri in uno stato di sobria estasi. Se io leggo i Veda, non riesco a cogliere nulla, se non una grandissima “carica”. Ma se leggo le Upanishad, che sono dei commenti ai Veda, mi si apre la mente. E se leggo i commenti Tradizionali e autorizzati alle Upanishad, allora il significato dei Veda mi si fa chiaro.

 

Bene, Biglino e i biglinesi di tutto ciò non tengono conto, e anzi non sanno nulla. La loro incomprensione di cos'è un testo Sacro è davvero totale. E questo perché non hanno la minima idea di cosa sia il Sacro.

 

Segni dei tempi, il Kali Yuga che ci mostra le sue delizie, e gli avanzi decomposti delle cose andate.    

 

Posso chiederti di consigliami un libro per leggere i Veda ed uno per le Upanihad ? Tra i tanti che ve ne sono non vorrei incappare con qualcuno mal tradotto, ti ringrazio anticipatamente .

la questione intelletto, impossibile, su intelligenza artificiale  sarebbe anche interessante per me. 

Intanto, in merito alla situazione attuale,  in rete qualcuno avanza altre ipotesi che non escluderei .

http://fulviooscar.altervista.org/trump-da-il-via-a-ripulire-leuropa-dai-satanisti-operazione-defender-europe-20′/

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49 minuti fa, Dstrange ha scritto:

Posso chiederti di consigliami un libro per leggere i Veda ed uno per le Upanihad ? Tra i tanti che ve ne sono non vorrei incappare con qualcuno mal tradotto, ti ringrazio anticipatamente .

Ci sono almeno quattro testi che possono servire da approccio alle Dottrine Indù; tre sono dello stesso autore, Renè Guènon, uno dell'angloindiano A.K. Coomaraswamy. Ovviamente, di pessore e livello ve ne sono anche altri; ma questi sono garantiti (con lievi riserve per certe posizioni di Guènon) dall'autorevolezza di questi due eccelsi maestri.

Di Guènon, scegli tra: "Introduzione generale alle Dottrine Indù"; "Gli stati molteplici dell'Essere"; "L'uomo e il suo divenire secondo il Vedanta". Quest'ultimo saggio ha il merito, per quanto ne so unico, di trattare il Vedanta (che vuol dire "la conclusione dei Veda), quasi  esclusivamente per quanto si riferisce all'essere umano. Ovviamente, il saggio più completo è il primo. Nota: Guènon è uno che scrive chiaro, geometrico, quasi matematico; il punto è che noi occidentali moderni siamo penalizzati da una cultura ed un sistema scolastico fatto apposta per decorticare la nostra intelligenza. Lessi questi testi (e molti altri), la prima volta, tra  i 21 e i 23 anni. La mia vità subì un cambiamento radicale, drammatico, indescivibile. Poi, nel corso egli anni, ho seguitato a leggerli e rileggerli (questi e di altri autori, oltre che il testi originali). Poi ho smesso. Fanno parte del modo in cui sono.

Coomaraswamy, per molti versi, integra e supera certi limiti di Guènon. Una cultura quasi disumana, parlava non si sa quante lingue, tra cui latino, greco, sanscrito, pali. arabo, e molte altre, fra cui un buon italiano.

Ti suggerirei "Induismo e buddismo"; ma secondo me, questo testo implica già una conoscenza almeno dell'Induismo. Vedi tu, letto il primo, il resto viene da sè.

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12 ore fa, jackjoliet ha scritto:

1) Nessun testo Sacro, proprio in virtù della sua natura, può essere reso alla lettera, in una lingua diversa da quella in cui fu rivelato

Credo intendesse che un testo Sacro, una volta tradotto, rende inutile una qualsiasi  interpretazione letterale. Per essere compreso necessita della conoscenza stessa del linguaggio rivelatore, quindi presumo che gli stessi  Rishi per esempio  nel momento in cui trascrivevano le "visioni della verità" nella lingua che conoscevano, nello stesso tempo traducevano il linguaggio originale rivelatore. 

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@J-J,

mi carichi di un compito immane. Devo studiare il modo di rendere la cosa semplice. In realtà, lo è, ma, come ho appena scritto a Dstrange, ci hanno decorticato la mente con la scuola dell'obbligo. Ad esempio, la tua domanda mi dà da vedere che non hai la minima idea di cosa sia "Sacro", e ti capisco! Uno è portato a credere che abbia a che fare coi preti e il latinorom. Non è affatto così.

Ci proverò.

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3 minuti fa, Satori ha scritto:

@J-J,

mi carichi di un compito immane. Devo studiare il modo di rendere la cosa semplice. In realtà, lo è, ma, come ho appena scritto a Dstrange, ci hanno decorticato la mente con la scuola dell'obbligo. Ad esempio, la tua domanda mi dà da vedere che non hai la minima idea di cosa sia "Sacro", e ti capisco! Uno è portato a credere che abbia a che fare coi preti e il latinorom. Non è affatto così.

Ci proverò.

Ecco questo l'ho capito.
So perfettamente di non averne idea.. è vero ti sto dando un sacco di lavoro 😁

Prenditi tutto il tempo e sopratutto non sentirti obbligato alla risposta

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1 ora fa, jackjoliet ha scritto:

Prenditi tutto il tempo e sopratutto non sentirti obbligato alla risposta

Al contrario, lo sento come un obbligo di gratitudine, verso l'incommensurabile ed immeritata fortuna che mi ha portato ad aprire gli occhi su un mondo, quello dei nostri antichi padri, che la modernità odia,  e che non potendo negare, ha fatto l'impossibile per contraffare.

Tutto il nieugismo è falso, contraffattorio; e lo stesso vale per ogni tentativo di "aggiornare" le dottrine Tradizionali, a partire dal "nuovo corso" della Chiesa Cattolica, che ha trovato compimento in questo argentino profanatore, bestemmiatore, eretico, e che piace moltissimo alla gente che piace.

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 Provo a illustrare questo punto, che è di importanza capitale. Perché nessun testo Sacro, proprio in virtù della sua natura, può essere reso alla lettera, in una lingua diversa da quella in cui fu rivelato?

Per alcune ragioni fondamentali. Tutti i linguaggi umani, tranne uno, quello del simbolo (ne parlo dopo, e se me lo scordo, rammentatemelo) è dato da un serie finita di termini finiti. Questa serie di termini, che indica oggetti o processi del mondo può essere innumerabile, come gli oggetti che rappresenta, ma, per quanto non si conosca il numero di tali oggetti/processi, sarà sempre finita. Per tale ragione, come già scrissi qui molti anni fa, il termine corretto è indefinito, e non Infinito, che ha significato del tutto diverso (vedremo, se non perdo il filo, anche questo).

A loro volta, i termini del linguaggio, le parole, che non sono altro che astrazioni di cose e processi, per distinguersi da altre parole ed altre cose/processi, debbono necessariamente essere definite. Ossia, debbono essere dei contenitori, come la cornice di un quadro o una borsa, dentro cui ci sta un tot e non più di un tot. Ne consegue che il linguaggio può essere definito un processo di astrazione, da un mondo finito, di enti/processi finiti. Perché ciò sia coerente, questo processo deve obbedire a delle regole formali, grammatica e sintassi, le quali sono ciò che sono, nella loro intrinseca ed irresistibile cogenza, in virtù del Logos. Il Logos è ciò che rende irresistibile ed inconfutabile 2 + 2 = 4. Oltre a ciò, la logica svolge la sua funzione in una visione duale del mondo; ma, il mondo in sé, è duale, o tale diventa solo a seguito e come conseguenza dell’azione discriminatrice della mente? ( E la mente fa parte del mondo che sta rappresentando, oppure è altro?). Se ne fa parte, come può liberarsi dal laccio dell'autoreferenzialità? Se non ne fa parte, cos'è, visto che non è un "oggetto" del mondo?

Ne consegue che, il linguaggio, la comunicazione, funziona, svolge il suo compito, solo limitatamente al finito. E per l’Infinito? L’Infinito non ha forma, e non patisce separazioni.

Come se ne parla?     

 

Bisogna porre le domande giuste, per avere risposte giuste. La risposta a queste domande può portare ad ulteriori domande, oppure avvicinarci alla risposta.

Attendo domande, pertanto, sennò segue.

Modificato: da Satori
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1 ora fa, Satori ha scritto:

Il Logos è ciò che rende irresistibile ed inconfutabile 2 + 2 = 4. Oltre a ciò, la logica svolge la sua funzione in una visione duale del mondo; ma, il mondo in sé, è duale, o tale diventa solo a seguito e come conseguenza dell’azione discriminatrice della mente? ( E la mente fa parte del mondo che sta rappresentando, oppure è altro?). Se ne fa parte, come può liberarsi dal laccio dell'autoreferenzialità? Se non ne fa parte, cos'è, visto che non è un "oggetto" del mondo?

Ho letto 5 volte questo passo, alla fine più o meno ho capito tutto tranne una cosa: che vuol dire che il mono è duale?

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2 ore fa, jackjoliet ha scritto:

Ho letto 5 volte questo passo, alla fine più o meno ho capito tutto tranne una cosa: che vuol dire che il mono è duale?

Eh? Forse volevi dire scrivere "mondo", non "mono", giusto?

Deve essere per forza così. Bene. dal punto di vista, prima, esistenziale, poi grammaticale e logico, la rappresentazione del mondo, ove se ne ponga una, è intrinsecamente duale. La prima biforcazione dell’esperienza dell’essere umano si ha nel momento in cui (in realtà è un processo) il bambino si rende conto (in modo prelogico, ma appunto esistenziale), e sempre traumaticamente, che lui ed il corpo della madre, che prima erano una totalità indistinta, sono cose diverse. Usando il linguaggio della psicologia dell’età evolutiva e di alcune scuole psicoanalitiche, è in quel momento che viene posto l’”oggetto”, che si forma la prima polarità, ossia la dualità, che è il prototipo della molteplicità. Io tu, pieno vuoto, largo stretto, bene male. Così nasce, in seguito elaborata culturalmente e linguisticamente, la molteplicità fenomenica (ossia, il mondo), che, comunque, è sempre riconducibile alla diade binaria, io non-io.

Dimmi se è chiaro. Se lo è, ti rifaccio la domanda di prima:

 

 il mondo in sé, è duale, o tale diventa solo a seguito e come conseguenza dell’azione discriminatrice della mente? ( E la mente fa parte del mondo che sta rappresentando, oppure è altro?). Se ne fa parte, come può liberarsi dal laccio dell'autoreferenzialità? Se non ne fa parte, cos'è, visto che non è un "oggetto" del mondo?

 

In altri termini: è (più) vero e reale il mondo prelogico e prelinguistico del bambino, oppure è (più) reale quello nostro? Chi decide la questione? Altra domanda: posto che alla precedente esista una risposta vera e certa, credi sia possibile un mondo a/post logico e a/post linguistico? Non una riedizione per ritardati del mondo “pre” del bambino, ma una concezione/visione che non neghi logica e linguaggio, ma le superi?

Fammi sapere.

P.s.

Ah, apro le scommesse, faccio l'allibratore, e do la scommessa 10 a 1. Farà molti più morti la crisi economica che flagellerà l'Italia a seguito dello stato di guerra imposto nel nostro interesse, che questa influenza. Chi vuole farsi spennare mi contatti.

 

Modificato: da Satori
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2 ore fa, Satori ha scritto:

Eh? Forse volevi dire scrivere "mondo", non "mono", giusto?

Incredibile certe volte il gioco degli equivoci!
Ovviamente si è trattato di un refuso da tastiera, volevo scrivere "mondo"..  il "mono" certamente non è duale.
Mi riserbo di leggere ciò che hai scritto, con calma sta notte

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