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già ... vogliamo tutti vivere da ricchi senza esserlo, vogliamo tutti il meglio, garantito, assicurato, sempre a basso costo, e al massimo della sicurezza .. già ... la sicurezza, ma ... la sicurezza ha un costo, l'aereo necessita di revisioni periodiche, accurate, se si pensa di pagare € 50 per un volo sino a Londra da qualche parte occorre tagliare, se si mette alla guida di un pulman un SOLO autista per lo più non più giovane prima o poi qualcosa capita.

qualcuno mi spiega perchè negli pulman di linea, a grande percorrenza non si OBBLIGA chi li costruisce a dotarli di cinture di sicurezza? quante vite si sarebbero risparmiate ? perchè non sui treni? Frecciarossa Km 300 ... ma se sui binari qualche pazzo mette qualche cosa il treno decolla , e tutti i passegeri senza CINUTURA dove volano.

perchè quando ci sono tante vite umane non due autisti , cosa serve il tachigrafo , i limiti di guida , ma se ad un auista gli viene un infarto ...

Già mi diranno ma tutto questo ha un costo, se facciamo il calcolo delle probabilità ecc. ecc. non è conveniente. il viaggio costerebbe molto di più , sicuramente .. . poi però ...

Non era conveniente obbligare le case farmaceutiche a prepare un KIT di test prima di somministrare un vaccino da sottoporre ai pazienti per verificare se l'individuo ne fosse allergico o meno , tanto cosa vuoi al massimo può essere lo 0,0001 per mille , già... peccato che mio figlio Eugenio di 20 anni facesse parte di quella percentuale. adesso è Autistico

in comuntià e sua madre morta ... di tutto.

La sicurezza costa , occorre entrare in quest'ottica , richiede impegno di uomni e di mezzi , ricerca , energie, se non siamo disposti a pagarla ma cerchiamo sempre LAST MINUTE il prezzo stracciato , non ci lamentiamo poi di nulla.

Vogliamo viaggere in tutto il mondo al prezzo di un Kg di pomodori ... non funziona, qualcuno ogni tanto ne paga il prezzo ... dimenticavo ... fà sempre parte di quella percentuale.

feicità

Modificato: da emgus
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Ogni giocatore decide con quale rischio intende giocare, quei genitori sapevano che l'autobus ha una forte componente di rischio e se non lo sapevano dovevano informarsi. L'ignoranza è la causa prima di ogni errore e non è scusabile.

Quando ero alle medie mio padre non mi fece andare in gita in pullman a pompei e Napoli per timori di questo tipo, a me dispiacque molto ma capii la sua preoccupazione.

Qui in Ucraina (dove vivo da qualche tempo con grande soddisfazione) alcuni genitori negli ultimi anni hanno smesso di vaccinare i bambini contro la polio per timore di certe percentuali e la polio è tornata ad essere presente. Non per colpa del governo che non offre i vaccini ma per colpa dei genitori che hanno deciso diversamente.

Dove sta il giusto mezzo?

Modificato: da bmare
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il problema non sono i vaccini in se , il problema e le intolleranze a certi componenti chimici , se si facessero dei test prima di somministrali probabilmente si eviterebbero quelle percentuali, non bisogna demonizzare , bisogna mettere il business in secondo piano, l'avidità umana è il peggior terrorismo silenzioso, subdolo che esista.

felicità

Inserita:

Io potrei dire .. vogliamo tutti voler vivere sicuri, pagare un servizio ed essere sicuri che ci venga offerto per come ce lo aspettiamo, non accettiamo il minimo rischio quando paghiamo profumatamente un servizio , e che gli atri si adoperino al massimo per garantire la nostra sicurezza e incolumità.... per quanto sia auspicabile per me resta un utopia, e ad ogni azione che compiamo un minimo rischio c'è sempre, fosse anche uscire di casa a correre,o andare in bici, una macchina perde il controllo e ci investe. Allora si potrebbe investire costruendo delle piste con barre di protezione, sì ma chi investe?

E' vero spesso è una questione di soldi, e con le idee e gli investimenti si può fare molto per la sicurezza ma non in tutti i casi. Un minimo rischio in certi casi ci sarà sempre, come per il caso del pulman, un secondo autista può essere utile in qualche caso, ma a volte in 2 secondi avviene la tragedia, come per il pulmino che in portogallo è andato sulla corsia opposta facendo un frontale con un tir, colpo si sonno o infarto o malore, un secondo autista avrebbe potuto fare ben poco.

Sui vaccini devo dire che quando li feci ai miei figli avevo una paura tremenda per quella minima percentuale di rischio che c'era e non sapevo che si potevano fare dei pre test, probabilmente li avrei fatti anche se in medicina sono tante le incognite e anche i test possono non essere attendibili. Ad una mia amica in gravidanza le avevano detto che il figlio aveva dei problemi, e che probabilmente sarebbe nato con delle malformazioni o dei disturbi mentali, adesso non ricordo nello specifico il tipo di problema, lei dopo tante tribolazioni aveva preso la decisione di portare avanti la gravidanza anche perchè è profondamente cattolica. Il bambino è nato ed ha compiuto 3 anni pochi giorni fa, è sanissimo molto sveglio e intelligentissimo, parla e capisce ogni cosa molto più di un bambino di tre anni.

P.S. @ emgus

Avendo maturato una certa stima per te pur non conoscendoti di persona, volevo manifestare il mio dispiacere per la tua vicenda personale sopra raccontata, che Dio ( o chi per lui) vi dia la forza di accettare e superare il triste misfatto.

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TI ringrazio, la nostra vita è come una nave , possiamo andare al ristorante, al cinema, a teatro, ma no ci è dato di accedere al ponte di comando per cambiare la destinazione, dobbiamo farcene una ragione , possiamo modificare alcuni aspetti della nostra esistenza ma non modificare il nostro destino, la vita è fondamentalmente ingiusta, se accettiamo questo assunto viviamo meglio, non invidiamo nessuno, il vecchio proverbio " chi si accontenta gode " ha del vero, accontentarsi non significa vivere da fatalisti, ma apprezzare quello che la vita ci riserva, in comunità ci sono autistici con problematiche molto più gravi di quelle di Eugenio, quindi posso riternermi più " fortunato " , dimentichiamo sempre che siamo solo di passaggio, siamo su di un treno ed invece di goderci il paesaggio osserviamo solo se lo scompartimento è pulito, se fà troppo caldo, litigando con i nostri compagni di viaggio ecc. poi arriviamo a destinazione con un carico di negatività e rancori raccolte durante il nostro viaggio terreno , un viaggio senza ... paesaggio.

BUONA PASQUA

Felicità

Modificato: da emgus
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Credo infatti che quando si pensa che con le nostre decisioni si possa cambiare il corso delle cose, il realtà ci stiamo solo illudendo di essere noi artefici del nostro destino. Sono fatalista anch'io (anche se non troppo convinto) per cui concordo con quanto dici.

Poi con il versetto di geremia 10,23 in testa che quando parla con Dio dice << Lo so Signore che l'uomo non è padrone della sua via, non è in potere di chi cammina dirigere i suoi passi>> direi che hai buone probabilità di avere ragione. :ok:

Buona Pasquetta

Modificato: da Dstrange
Inserita:

TI ringrazio, la nostra vita è come una nave , possiamo andare al ristorante, al cinema, a teatro, ma no ci è dato di accedere al ponte di comando per cambiare la destinazione, dobbiamo farcene una ragione , possiamo modificare alcuni aspetti della nostra esistenza ma non modificare il nostro destino, la vita è fondamentalmente ingiusta, se accettiamo questo assunto viviamo meglio, non invidiamo nessuno, il vecchio proverbio " chi si accontenta gode " ha del vero, accontentarsi non significa vivere da fatalisti, ma apprezzare quello che la vita ci riserva, in comunità ci sono autistici con problematiche molto più gravi di quelle di Eugenio, quindi posso riternermi più " fortunato " , dimentichiamo sempre che siamo solo di passaggio, siamo su di un treno ed invece di goderci il paesaggio osserviamo solo se lo scompartimento è pulito, se fà troppo caldo, litigando con i nostri compagni di viaggio ecc. poi arriviamo a destinazione con un carico di negatività e rancori raccolte durante il nostro viaggio terreno , un viaggio senza ... paesaggio.

BUONA PASQUA

Felicità

Mi dispiace davvero emgus,davvero.Non oso immaginare,parole scontate ma servono ad esprimere tutta la mia solidarietà.

Le tue parole sono così sensate che pare difficile che ci siano esseri che non riescano a comprendere ma purtroppo così e'.

Sono dell'idea che pensarla così al mondo d'oggi serva solo ad incrementare la propria autostima sapendo di ragionare in senso logico,oggettivo;ed e' un bene che ogni tanto ci sia qualcuno come te che ricorda e che evidenzia tale evidenza.

Essere positivi e vedere il famoso bicchiere mezzo pieno e' l'algoritmo più semplice per affrontare la vita nel migliore dei modi.A volte il.prezzo da pagare e' alto ma se sappiamo che ciò che costa di piu' serve di più, probabilmente affronteremo tutto in modo più facile.

Ho perso mio padre quando avevo 18 anni;ebbene quel prezzo che ho pagato ho saputo tramutarlo in un'esperienza che mi ha aiutato a crescere,ad avere responsabilità,ad occuparmi più della mia famiglia,e la ricompensa e' stata affetto e soddisfazione personale più forte...in breve,ho pagato sodo ma ho guadagnato ciò che non conoscevo visto l'età.

E' l'unica linea di pensiero che ho trovato per continuare a godermi il paesaggio☺.

Con affetto

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Credo infatti che quando si pensa che con le nostre decisioni si possa cambiare il corso delle cose, in realtà ci stiamo solo illudendo di essere noi artefici del nostro destino. Sono fatalista anch'io (anche se non troppo convinto) per cui concordo con quanto dici.

Il problema è tutto dentro di noi e nei nostri limiti (siamo ancora primitivi anche se vestiamo Armani).

Tutto ciò che succede è il risultato di una scelta nostra e/o altrui (per altrui intendo anche il soprannaturale e "chi sovraintende e/o ha creato" il mondo).

Viviamo in ogni caso in un universo dominato da causalità e da leggi naturali ben definite (della maggior parte delle quali non sappiamo nulla).

L'illusione è una comprensibile ammissione di impotenza di fronte alla complessità del cosmo e delle sue regole.

Personalmente credo che gli eventi spiacevoli e dolorosi siano il contrappasso di ciò che abbiamo fatto (noi o la nostre stirpe) in questa e nelle vite precedenti (l'ammissione di responsabilità è cosa difficile da accettare o anche solo da considerare come possibile).

Il destino e il fato sono due cose differenti. Il primo può essere modificato (se si osserva l'esistenza come vita dello spirito nelle sue molteplici reincarnazioni) il secondo non può essere modificato (non possiamo modificare i prinicipi naturali di base).

http://youtu.be/zbUjFnjIkrg

http://youtu.be/Tdau5QuDaYQ

http://youtu.be/oUx2MYlkIBY

http://youtu.be/RdttqKok4gw

Modificato: da bmare
Inserita: (modificato)

Credo infatti che quando si pensa che con le nostre decisioni si possa cambiare il corso delle cose, in realtà ci stiamo solo illudendo di essere noi artefici del nostro destino. Sono fatalista anch'io (anche se non troppo convinto) per cui concordo con quanto dici.

Il problema è tutto dentro di noi e nei nostri limiti (siamo ancora primitivi anche se vestiamo Armani).

Tutto ciò che succede è il risultato di una scelta nostra e/o altrui (per altrui intendo anche il soprannaturale e "chi sovraintende e/o ha creato" il mondo).

Viviamo in ogni caso in un universo dominato da causalità e da leggi naturali ben definite (della maggior parte delle quali non sappiamo nulla).

L'illusione è una comprensibile ammissione di impotenza di fronte alla complessità del cosmo e delle sue regole.

Personalmente credo che gli eventi spiacevoli e dolorosi siano il contrappasso di ciò che abbiamo fatto (noi o la nostre stirpe) in questa e nelle vite precedenti (l'ammissione di responsabilità è cosa difficile da accettare o anche solo da considerare come possibile).

Il destino e il fato sono due cose differenti. Il primo può essere modificato (se si osserva l'esistenza come vita dello spirito nelle sue molteplici reincarnazioni) il secondo non può essere modificato (non possiamo modificare i prinicipi naturali di base).

http://youtu.be/zbUjFnjIkrg

http://youtu.be/Tdau5QuDaYQ

http://youtu.be/oUx2MYlkIBY

http://youtu.be/RdttqKok4gw

Se ho capito bene vuoi dire che noi siamo responsabili del nostro destino, ma c'è un fato, che è al di fuori del nostro controllo e di cui non ne sappiamo nulla, che comunque regola ogni cosa. Inoltre se ci succede qualcosa di spiacevole è perchè in qualche modo, in questa o una vita precedente di cui non ricordiamo nulla, questo evento deve comunque succedere perchè c'è un equilibrio da mantenere o diciamo cosi si deve scontare una pena, per colpe che potrebbero non essere commesse direttamente da noi ma da qualcosa che si è reincarnato in noi. Diciamo non male come teoria.

Poi dici che il destino può essere modificato, ma come si può modificare qualcosa che non si conosce? Nel film sliding doors si costruiscono due destini diversi a seguito di due causalità diverse, ma nella realtà si può solo immaginare un'altro destino e avere la sensazione di aver fatto qualcosa che lo ha modificato. Ma il destino non si conosce e quindi non si può dire che può essere modificato.

Modificato: da Dstrange
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Provo a spiegarlo con altre parole. La vita è come una partita a scacchi. La scacchiera, i pezzi a disposizione e le mosse possibili (ossia lo scenario) è prestabilito (il fato), le mosse dei nostri pezzi (azioni) sono libere e possiamo scegliere di finire la partita in poche mosse o in molte mosse a seconda delle nostre capacità e possibilità. Scopo del gioco diventare bravi giocatori (bravi cristiani?) e capire che alla fine l'esistenza materiale è tutta un'illusione e che l'unico amore che conta è quello di Dio (i tibetani parlano di 108 partite).

E' una conquista lunga e faticosa e ci tocca giocare.

Modificato: da bmare
Inserita: (modificato)

Credo infatti che quando si pensa che con le nostre decisioni si possa cambiare il corso delle cose, in realtà ci stiamo solo illudendo di essere noi artefici del nostro destino. Sono fatalista anch'io (anche se non troppo convinto) per cui concordo con quanto dici.

Il problema è tutto dentro di noi e nei nostri limiti (siamo ancora primitivi anche se vestiamo Armani).

Tutto ciò che succede è il risultato di una scelta nostra e/o altrui (per altrui intendo anche il soprannaturale e "chi sovraintende e/o ha creato" il mondo).

Viviamo in ogni caso in un universo dominato da causalità e da leggi naturali ben definite (della maggior parte delle quali non sappiamo nulla).

L'illusione è una comprensibile ammissione di impotenza di fronte alla complessità del cosmo e delle sue regole.

Personalmente credo che gli eventi spiacevoli e dolorosi siano il contrappasso di ciò che abbiamo fatto (noi o la nostre stirpe) in questa e nelle vite precedenti (l'ammissione di responsabilità è cosa difficile da accettare o anche solo da considerare come possibile).

Il destino e il fato sono due cose differenti. Il primo può essere modificato (se si osserva l'esistenza come vita dello spirito nelle sue molteplici reincarnazioni) il secondo non può essere modificato (non possiamo modificare i prinicipi naturali di base).

http://youtu.be/zbUjFnjIkrg

http://youtu.be/Tdau5QuDaYQ

http://youtu.be/oUx2MYlkIBY

http://youtu.be/RdttqKok4gw

Se ho capito bene vuoi dire che noi siamo responsabili del nostro destino, ma c'è un fato, che è al di fuori del nostro controllo e di cui non ne sappiamo nulla, che comunque regola ogni cosa. Inoltre se ci succede qualcosa di spiacevole è perchè in qualche modo, in questa o una vita precedente di cui non ricordiamo nulla, questo evento deve comunque succedere perchè c'è un equilibrio da mantenere o diciamo cosi si deve scontare una pena, per colpe che potrebbero non essere commesse direttamente da noi ma da qualcosa che si è reincarnato in noi. Diciamo non male come teoria.

Poi dici che il destino può essere modificato, ma come si può modificare qualcosa che non si conosce? Nel film sliding doors si costruiscono due destini diversi a seguito di due causalità diverse, ma nella realtà si può solo immaginare un'altro destino e avere la sensazione di aver fatto qualcosa che lo ha modificato. Ma il destino non si conosce e quindi non si può dire che può essere modificato.

La tua interpretazione mi ha spronato a mettere a fuoco lati oscuri e poco chiari della mia teoria. Provo a riformulare:

Esiste uno spirito immortale che alberga in ognuno di noi ed è indipendente e autonomo (ghost in the shell).

Il nostro corpo lo contiene e lo porta a spasso.

La nostra percezione di esistenza e di coscienza (in una parola: mente) è al 99.9% corporea ossia cerebrale e in quanto tale mortale.

L'anima, ossia la congiunzione tra mente e spirito è la sola via che ci permette di conoscere lo spirito e attraverso di esso di conoscere ciò che comunemente viene chiamato con il nome di Dio. E' la cosiddetta seconda nascita (in vita) che la religione cristiana riassume con la rappresentazione della natività del Cristo.

Durante gli ultimi millenni e secoli di evoluzione forse questo connubio spirito-mente è andato a farsi f... e la mente ha preso il controllo quasi totale del corpo, con la conseguenza che lo spirito sta a guradare e a sperare fino a che non ne può piu' e abbandona il corpo facendolo ammalare e poi morire.

Lo spirito e "Dio" sono probabilmente in contatto e hanno poteri e possibilità a noi quasi del tutto ignote.

Lo spirito si incarna in un corpo a seguito di qualche evento originario, presumo negativo, una sorta di punizione, ipotizzo si tratti dei cosiddetti angeli neri, ossia demoni, che si sono ribellati a Dio.

Questi vengono pertanto precipitati nel mondo materiale che conosciamo per ripulirsi e riconoscere l'autorità e l'amore di Dio.

Dentro di noi in pratica alberga un demone che può restare in questo inferno in terra per molte vite oppure può decidere di uscirne tramite un certo tipo di condotta retta e proba.

Solo lo spirito-demone sa e ricorda tutto. La mente per poter capire e accettare ciò deve fare un grande sforzo di volontà.

Insieme, spirito e mente possono farcela a uscire dal labirinto.

Credo che a grandi linee questa sia la questione.

Per comunicare con lo spirito esistono dozzine di pratiche e metodi diversi (il Malanga lo fa con l'ipnosi regressiva ma di sicuro non credo sia la via corretta per affrontare la questione). Si tratta di trovare dentro di sè il proprio spirito-demone e iniziare a conoscerlo per capire chi è. Di sicuro all'inizio è una faticaccia perchè la mente non vuole accettarlo e soprattutto non vuole perdere il controllo conquistato tanto faticosamente nel corso di secoli di evoluzione (il cervello si è modificato nel corso di secoli per adattarsi all'ambiente materiale non a quello spirituale). Ma piano piano ce la si può fare.

La lettura del testo "Pistis Sophia" può essere utile.

Negli ultimi cinque anni ho letto molto su queste tematiche, ho fatto esperienze e ho trovato molte risposte e continuo su questa strada con entusiasmo e fiducia.

La ricerca di SE' (ossia del demone-spirito) è un percorso individuale e non può essere spiegato, può solo essere vissuto e sperimentato su se stessi. Persino Jung lo ha tenuto segreto (e lo ha scritto forse per i posteri) nel suo oggi famoso libro rosso.

Suggerimento personale: per gli uomini (ossessionati da logica e calcolo) occorre sviluppare una sensibilità femminile (per le donne viceversa una sensibilità maschile). La chiave del labirinto è stata spezzata in due (maschile e femminile) perchè non fosse facile da trovare.

Leonardo da Vinci, grande esoterista, lo ha ben rappresentato nel suo autoritratto (la Gioconda).

L'androgino è l'origine.

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Modificato: da bmare
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@bmare

Da quello che scrivi si capisce che sei molto addentrato in queste materie spirituali, devo confessare che anche io sono ossessionato da una frase di Gesù che è riportata in alcuni vangeli ossia << Il regno di Dio è dentro di te e tutto intorno a te, chi coglie il significato di queste parole non gusterà la morte>> Ti pare facile gli risponderei :)

Intrappolati nella materia, come giustamente dici che siamo, nella logica e nella ratio, comprendere il significato di queste parole è davvero arduo.

Tuttavia è bello provarci tenendo conto delle varie tradizioni spirituali che ci sono fra le popolazioni od anche elaborando teorie in base a quello che è stato detto dai vari pensatori illuminati che di tanto in tanto si sono affacciati nell'umanità nel corso dei secoli, tra cui anche Leonardo da vinci, di cui recentemente ho visto una serie tv " da vinci's demons" molto bella, te la consiglio, e che prova il suo legame esoterico a cui accennavi.

Personalmente non ho avuto molte esperienze, anzi nessuna, che mi faccia pensare che lo spirito immortale esista davvero come pure l'anima , di cui tu ne parli con estrema disinvoltura. La mia idea di anima parte da un assunto che si basa fondamentalmente sulle nostre conoscenze scientifiche, ovvero che noi ( il nostro corpo) pur essendo fatti di materia , atomi , protoni neutroni elettroni nelle diverse conformazioni, disponiamo , a differenza di altra materia, di una psiche, o di una mente come hai detto sopra. La parola psiche deriva appunto da una parola greca che significa anima. Questa psiche, che genera pensieri, emozioni,che ci fa gioire e soffrire emotivamente e non solo fisicamente, non è in nessun modo sempre scientificamente parlando, collegabile alla materia di cui siamo fatti. Altrimenti anche un frigorifero soffrirebbe o gioirebbe, o un tavolo ecc.. da qui la mia convinzione che c'è qualcosa di sovrannaturale in ognuno di noi.

Concordo sul fatto che la psiche, o la mente, nel corso dei secoli abbia perso la sua identità e che viene percepita sempre di più come qualcosa che è associata alla materia biologica di cui siamo fatti, piuttosto che alla scintilla divina che è presente in noi, ma se questo è avvenuto è perche effettivamente in qualche modo la nostra psiche interagisce ed è influenzata dalla materia. Quando ci si droga per esempio o ci si ubriaca , il nostro comportamento cambia, in genere in peggio, e spinge la nostra psiche a compiere atti che associamo al maligno. Capire in che modo lo spirito maligno che alberga in noi ( concordo in parte sulla tua teoria) agisce attraverso la materia sulla nostra anima ( psiche) potrebbe essere la chiave per aprire una porta verso la verità la via la vita.

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la nostra memoria non è nel nostro cervello ma in un altra dimensione ( parlo per esperienza diretta ) questa fiammella spirituale pare che sia slegata dallo spazio e dal tempo e se ne " frega " di tutta la fisica tradizionale, quando per una serie di circostanze si passa dalla teoria alla conoscenza diretta cambia completamente il significato di " vivere " si vivono tutte le situazioni con un distacco incredibile, non ci si arriva a certe conoscenza attraverso la meditazione , yoga ecc. ecc. ma ti capitano alcuni eventi talmente forti al di fuori di ogni logica che in un primo momento se non si è psicologicamente equilibrati si possono avere dei grossi problemi, probabilmente sono equilibrato non per tecniche varie ma forse per una questione genetica o qualcuno ha stabilito che potessi essere messo al corrente di questa nostra energia spirituale praticamente eterna che abbiamo, che ci è stata data o che abbiamo sempre avuto senza tempo e senza spazio.

Da quel che ho capito siamo immortali, penso che nella dimensione dove andremo staremo bene , prendiamo il suicida , non credo che per quanti peccati possa aver fatto secondo in canoni religiosi entrando nella dimensione parallela alla nostra debba soffrire ancora , sarebbe veramente un inferno senza fine.

Sono diventato più fatalista verso alcuni eventi ( vedi mio figlio Eugenio autistico ) , vivo serenamente , la morte la prendo per quello che è una metamorfosi, se prima ero poco attaccato ai beni materiali adesso lo sono ancora meno, godo del piacere di una buona tazza di caffè alla mattina presto verso le 5, quando tutti dormono ancora, e ringrazio mentalmente tutti quelli che hanno e lavorano per darmi questo piacere.

felicità

.

Modificato: da emgus
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@bmare

devo confessare che anche io sono ossessionato da una frase di Gesù che è riportata in alcuni vangeli ossia << Il regno di Dio è dentro di te e tutto intorno a te, chi coglie il significato di queste parole non gusterà la morte>>

Bella conversazione :)

A me colpisce il verbo "gusterà". Sarebbe interessante conoscere la parola (greca presumo) originale per vedere se la traduzione sia fedele o meno. Forse sarebbe più corretto "sperimenterà" o "patirà". Gusterà forse nel senso che la morte non sarà un sollievo dai patimenti in quanto l'esistenza è stata un piacere e non una sofferenza (sarebbe bello).

L'etimo delle parole per capire questi testi è fondamentale. Spesso utilizziamo parole di cui ignoriamo il reale significato, con la conseguenza che il contatto con lo spirito nostro e degli altri va a farsi friggere in un un mare di incomprensioni e inesattezze.

Lo studio di queste tematiche per me (come per molti degli antichi filosofi) parte da un desiderio specifico (che potrebbe tranquillamente essere iscritto nel peccato di superbia) che è quello di scoprire se esiste la maniera di vivere coscientemente l'immortalità dello spirito, ossia di identificarsi con esso abbandonando il corpo (e la prigione/schiavitù della mente) una volta giunta l'ora fatale.

Credo che la cosa non sia automatica e alla portata di ogni essere umano. Penso che sia un dono difficile da conquistare. Molto difficile.

Nel testo Pistis Sophia si parla di un certo numero di anime perfette che deve essere raggiunto prima che questa dimensioni collassi per poi avviare un nuovo ciclo di esistenze (di questo parlano anche i teosofi di fine ottocento come la Blavatsky).

La maggior parte dei miti e delle religioni del passato parlano tutti di immortalità.

Tra i più interessanti tengo in grande considerazione le fatiche di Ercole e il mito sumero di Gilgamesh (il più antico esistente).

Alcuni miti e tradizioni religiose sono più espliciti altri meno e nascondono presunti segreti dietro parabole a volte astruse ed enigmatiche come nei testi ermetici. Trovo molto interessanti gli antichi testi indù, il libro tibetano dei morti e quello egizio.

Tutto pare derivi dalla civiltà sumera ed egizia e prima ancora chissà da dove (Atlantide, Lemuria,...).

Di certo qualcosa da scoprire c'è altrimenti non si spiegherebbe un accanimento simile durato millenni.

Credo inoltre che la fantasia e l'immaginazione sia una reminescenza di cose già viste e vissute dallo spirito, come quando si sogna e si ricorda solo qualche cosa.

Ieri su facebook ho visto questa foto di vecchie astronavi di latta degli anni 50-60. Bellissime e incredibili.

Reminescenza di antichi spostamenti da un pianeta all'altro? Chissà)

http://scontent-waw1-1.xx.fbcdn.net/hphotos-xtp1/v/t1.0-9/12924591_1001843203237597_2672405916394891388_n.jpg?oh=a43bcd51f4b935e592aecebda44dd9d9&oe=577FB47E

Modificato: da bmare
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la nostra memoria non è nel nostro cervello ma in un altra dimensione ( parlo per esperienza diretta ) questa fiammella spirituale pare che sia slegata dallo spazio e dal tempo e se ne " frega " di tutta la fisica tradizionale, quando per una serie di circostanze si passa dalla teoria alla conoscenza diretta cambia completamente il significato di " vivere " si vivono tutte le situazioni con un distacco incredibile, non ci si arriva a certe conoscenza attraverso la meditazione , yoga ecc. ecc. ma ti capitano alcuni eventi talmente forti al di fuori di ogni logica che in un primo momento se non si è psicologicamente equilibrati si possono avere dei grossi problemi, probabilmente sono equilibrato non per tecniche varie ma forse per una questione genetica o qualcuno ha stabilito che potessi essere messo al corrente di questa nostra energia spirituale praticamente eterna che abbiamo, che ci è stata data o che abbiamo sempre avuto senza tempo e senza spazio.

Avevo intuito che con la fisica tradizionale non si arriva da nessuna parte , ma è facile dirlo quando si è avuta una esperienza diretta.

Adesso immagino che non si debbano raccontare certe esperienze ma presumo che non si tratti di sedute spiritiche.

@bmare

sono andato a memoria, trattasi del vangelo Apocrifo di SanTommaso, ho pensato anche io che il termine "gusterà" sia il risultato di una traduzione errata, "sperimenterà" sarebbe più appropriato.

http://www.sos2012.it/informazione/63-7archeologando/1386-il-quinto-vangelo?&tmpl=component

Modificato: da Dstrange
Inserita: (modificato)

In questi giorni, parlando di queste tematiche con la mia compagna (ucraina di religione cistiano ortodossa) ho scoperto che è possibile "cancellare" i peccati commessi dai propri progenitori, che probabilmente si ripercuotono in una certa misura anche sul sottoscritto. Una sorta di responsabilità familiare che va indietro per (se ricordo bene) 7 generazioni.
Ci sono preghiere specifiche che vengono fatte dal prete ogni settimana per ben TRE ANNI (il compenso "simbolico" per ogni preghiera è di circa 0,33€).

Viene anche rilasciato una sorta di attestato alla fine. Ovviamente occorre sapere i nomi di tutti i parenti per poter procedere.

Sapete se esiste qualche pratica equivalente nella religione cattolica?

Anni fa sarei stato scettico su queste tematiche, adesso non escludo più nulla.

Qui a Kiev c'è la Pečerska Lavra, un luogo di culto molto importante (tipo Lourdes):

http://it.wikipedia.org/wiki/Kyevo_Pe%C4%8Ders'ka_Lavra

Ci sono stato qualche volta anche di recente e il luogo è davvero carico di energia spirituale, almeno io lo avverto.

E' un posto sempre molto frequentato.

Kiev tra l'altro geograficamente è sulla perpendicolare del Cairo dove c'è la piramide di Giza (punto n°1), pare che sia un nodo energetico del pianeta molto importante (punto n°2 nella rete energetica di Hartmann).

planetarygridmap2.jpg

Possiedo l'albero genealogico di mio padre, da parte di mia madre posso recuperarlo credo (grazie a Dio è viva e vegeta).

Dover scontare anche i peccati dei propri avi non è sta gran pacchia, magari ne vale la pena.

Cosa ne pensate?

Modificato: da bmare

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