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Vedo che il mio papiro, nel quale argomentavo e spiegavo le ragioni critiche, e le fondatissime perplessità nei confronti di questo strumento finanziario (tale è, non avendo le caratteristiche per essere o diventare una moneta), è stato ignorato. I commenti non sono obbligatori, è ovvio, anche se fanno parte dell’uso; soprattutto, quando si intrattiene una discussione. A dire il vero, il buon Bmare ha detto la sua su un solo singolo punto (tra i molti da me esposti). In sintesi, ha scritto non è cosa rassicurante ignorare il soggetto (soggetti) che sta dietro all’operazione, e che si presume che si tratti di roba orientale. In effetti, su questo ci sarebbe da scrivere, ma mi asterrò, visto lo scarso interesse.

E sul fatto che tutti i bitcoin “esistenti” (ammesso che realmente esistano, in uno qualsiasi dei significati di “esistere”) possano sparire da un istante all’altro, o moltiplicarsi, o sparire e riapparire? Questo non è rilevante? Che garanzia hanno i bitconiani che Nakamoto non abbia legato l’esistenza della sua creatura a un timer, come i replicanti di Blade Runner? Quisquilie, vero!?

E sul fatto che l’unico soggetto (soggetti) che di sicuro ha ricavato profitti incalcolabili da tutta l’operazione è Nakamoto, e, in misura sempre minore, i Nakamotini delle prime ore e susseguenti?

E il fatto che se qualcuno guadagna tanto, altri (che nella maggioranza non hanno chiesto di partecipare al gioco), necessariamente perdono tanto, fa parte della “dura lotta della vita”? Uhm … e infatti il principe Salina vide bene chi sarebbe venuto dopo i gattopardi.

Per mio conto, ad un livello ben più su della questione tecnico finanziaria, questo delle criptovalute è il più grandioso e riuscito esperimento di psicoingegneria collettiva della Storia. Un tizio (tizi), facendo leva su una delle più primordiali passioni umane, l’avidità, è riuscito a far fare a milioni di persone, ai quattro angoli della Terra, quello che egli (loro) aveva deciso a tavolino. Prendere dei ragionieri, degli ortolani, dei palombari, delle casalinghe, ecc…, e trasformali in minatori. Alla straordinaria, e sinistra intelligenza di Nakamoto va la mia ammirazione. Minatevela (chiedere a J-J per la traduzione) pure, ragazzi.

 

Finisco con Blondet: vive di pubblicità, Gastardo, come chiunque abbia un blog, un Forum o altro. E quindi? In primo luogo, ciò lo libera dal guinzaglio che porta appeso al collo (quando non alle palle) ogni giornalista col colletto inamidato; in secondo luogo, la sua pagnotta, o la sua Bugatti, dipendono dalla quantità di accessi dell’utenza. E non credo che Blondet punti una pistola alla tempia di alcuno, per farlo entrare nel suo blog. La fama, poi? Fama Blondet?? Ma per favore! Dai distributori di patenti di fama è considerato un lebbroso; un paria da tollerare fino al momento magico dell’omologazione totale.

Ha un piccolo codazzo di ammiratori che pendono dalla penna del maestro; ma sono fatti loro, credo. Tuttavia, il suo blog è frequentato anche da due o tre utenti di grande intelligenza e preparazione (e io sono molto avaro nel dare voti); che zittirebbero in pochi secondi la maggior parte del giornalistoni di regime, in un confronto alla pari. A questo serve un blog.

Blondet (sempre) controcorrente. Sia ringraziato il cielo che qualcuno (di qualunque parte e orientamento, e sottolineo qualunque) non si piega al pensiero unico massificato. Se il peccato consiste nell’andare contro la corrente del mainstream (al di fuori della quale sei solo un malato da curare, o un delinquente rinchiudere), allora, capovolgendo tutto, i peccatori saranno salvati, e le anime pie dannate.

Blondet non controlla le fonti. E’ vero in parte. Scrive quasi un articolo al giorno, di solito molto lungo. Assicuro che solo la stesura di un articolo (esclusa la ricerca) porta via almeno sei ore. Troppo un articolo al giorno. Pertanto, gli capita di non controllare le fonti, ed è un errore, senza dubbio. Tuttavia, al contrario, la maggior parte dei giornalisti col colletto inamidato fanno molto peggio di lui. La struttura di un giornale offre la possibilità del controllo delle fonti, e, o non lo fanno (ed è il migliore dei casi); oppure lo fanno, e, o le ignorano, oppure, candidamente, mentono. Vedi la recente questione in Ucraina, la Siria, lo Yemen, il dilagare della pedofilia agli altissimi livelli del Partito Democratico americano (la vicenda Clinton/Podestà); ecc….

Il mainstream non ne parla (dell’ultimo caso), negli altri mente. Blondet, a volte, non controlla le fonti, ma ne parla e non mente a pagamemto.

Non è certo questo il terreno su cui si possono muovere critiche a Blondet; che, come ho premesso in altro post, criticabile lo è, sotto molti e importanti punti di vista.    

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Inserita:
43 minuti fa, Satori dice:

Minatevela (chiedere a J-J per la traduzione) pure, ragazzi.

:o

Non sono aggiornato sulle ultime linee guida del vaticano, ma ai miei tempi era una cosa che conduceva a peccati punibili con la cecità.

Inserita:

Grazie per la consuleanza, J-J. Ero entrato per postare questo: http://digiconomist.net/bitcoin-energy-consumption

ma aggiungo che, alla fine, nel bitcoin non c'è nulla di nuovo. Prima della costruzione di autostrade per l'accesso alla gnocca, sulla Terra si sono avvicendate generazioni di minatori, pertinaci, devoti, gran lavoratori.

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Inserita:

Perdonami Satori se non rispondo a tutte le domande e gli argomenti che sollevi ma davvero c'è tanta carne al fuoco qui e il mio tempo, e anche la mia conoscenza nel campo, è limitata.
Io ho sentito parlare di Blondet la prima volta quando mi sono imbattuto su tesi complotti sull'11 di Settembre e sulle così battezzate "scie chimiche". Non voglio entrare in questi due argomenti, innanzitutto per non saltare di palo in frasca e poi perché sono argomenti ampiamente dibattuti in altri luoghi ma il mio giudizio su di lui come divulgatore/giornalista si è formato su quelle righe. Saprai bene anche tu che anche quella "controcorrente" è pur sempre una corrente e come tale si può sfruttare, e al suo interno, ottenere gloria, visibilità e vendite di libri. Cervelli spenti che aprano il portafogli se ne trovano sia in corrente che in controcorrente. 

Inserita: (modificato)
58 minuti fa, gastardo dice:

Perdonami Satori se non rispondo a tutte le domande e gli argomenti che sollevi ma davvero c'è tanta carne al fuoco qui e il mio tempo, e anche la mia conoscenza nel campo, è limitata.
Io ho sentito parlare di Blondet la prima volta quando mi sono imbattuto su tesi complotti sull'11 di Settembre e sulle così battezzate "scie chimiche". Non voglio entrare in questi due argomenti, innanzitutto per non saltare di palo in frasca e poi perché sono argomenti ampiamente dibattuti in altri luoghi ma il mio giudizio su di lui come divulgatore/giornalista si è formato su quelle righe. Saprai bene anche tu che anche quella "controcorrente" è pur sempre una corrente e come tale si può sfruttare, e al suo interno, ottenere gloria, visibilità e vendite di libri. Cervelli spenti che aprano il portafogli se ne trovano sia in corrente che in controcorrente. 

Ma figurati, Gastardo, se c'è la minima ragione per chiedermi di "perdonarti", o, da mia parte, di pretendere qualcosa. E poi, mi rendo ben conto che nessuno è nato "imparato" in bitconismo, che la carne al fuoco è molta, e che anche il fumo è tanto. E scrivo tutto ciò senza il minimo retro pensiero.

Su Blondet ho detto il necessario; trattasi di persona sui generis, ma perlomeno difficile da mettere sul libro paga. E dico questo con una certa cognizione, conoscendo (per ragioni che qui hanno poco peso) dettagli della sua storia professionale, dal tempo in cui scriveva su quotidiani nazionali e di prestigio.

La faccenda dell'auto-attentato 11/9 è diversa dalla scie chimiche; la prima ha molte ragioni per suscitare fortissime perplessità; la seconda appare un puro delirio. E così via.

Cogli un punto importante, nel sottolineare come sia quasi fatale il passaggio dal controcorrente, alla corrente ordinaria; o se non fatale, almeno molto seduttivo. A me non pare che questo sia il caso di Blondet,  anche se l'uomo sembra non essere infastidito dalla luce dell'aureola di aspirante martire. Ma qui si sta già scivolando sul personale, e infatti mi fermo.

In ogni caso, ci sono blog che sono già stati chiusi - permettimi di non fare nomi - perché trattavano temi che i padroni del pulpito e del microfono ritengono doversi cancellare. Questo è intollerabile, la fine comincia sempre così.

Questo dovresti saperlo.

P.s.

58 minuti fa, gastardo dice:

Cervelli spenti che aprano il portafogli se ne trovano sia in corrente che in controcorrente

I cervelli spenti, per me, sono uno dei grandi e irrisolti enigmi dell'esistenza. Come l'origine dell'universo, l'origine della vita biologica dalla materia inerte, la ragione per cui c'è qualcosa anzichè nulla. Forse, agli ultimi tre troverò risposta; per il primo sono rassegnato.

Modificato: da Satori
Inserita: (modificato)
9 ore fa, gastardo dice:

Al momento è possibile richiedere la carta TenX e utilizzarla come una normale carta di debito ricaricandola direttamente con le cryptomonete (funziona solo il Bitcoin per adesso). Avevo visto un video di uno che andava da McDonald e pagava con quella. 

Sì ho visto che si appoggia al circuito Visa, come fornitore usa la MyChoice http://mychoicecorporate.com/mychoice-solutions/ 

a questo punto la domanda sorge spontanea: a quando una AmmazzaCard a valuta Gascoin?? ma pure euro andrebbe bene!

Il team di Tenx sembra uscito dal film La rivincita dei nerd http://www.tenx.tech/company.html#team

@bmare: 

sei talmente preso dal trading delle cripto che... 

attachment.php?attachmentid=2458069&d=15

:D

Modificato: da tonino
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Inserita:

@tonino:

Ahaha carina questa! :lol:

Evidentemente non conosci la realtà bolognese, poca materia prima ahimè (qui incrementano solo gli abbronzati). 

Sto infatti concentrando le energie per raggranellare più sghei possibili in vista della primavera.

Tre mesetti a Kiev mi ritempreranno dalle solitudini invernali emiliane (qui "per ora" si mangia solo bene e basta :lol::ph34r:).

Per il Kg di arance se mi mandi un bitcoin te lo spedisco per posta prioritaria, ecco il wallet: 191CEETEiyTL9W7iu1VpktkPjTs8pMSt7C

Puoi anche fare una donazione sullo stesso wallet per il fondo ex-giocatori di casinò/betting rinsaviti e neo-crypto-addicted. B)

 

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Il 4/12/2017 at 15:39, gastardo dice:

Su Genesis Mining avevo fatto delle ricerche e avevo in effetti trovato informazioni riguardo a questa possibilità, ti ricordi? E' proprio per questo che non mi ero iscritto (anzi, mi ero iscritto ma poi non avevo depositato nulla).

Beh, peccato che hai desistito, alla fine avresti fatto bene a investire. B)

Monero è quasi triplicato, quindi i soldi investiti 3 mesi fa si sono già sestuplicati. (guarda il prezzo dei contratti di monero adesso su GM, taglio minimo 830$ :lol::lol::lol:). Idem per Ethereum (profitti quadruplicati). Hanno tolto infatti tutti i contratti. Zec poverino è ancora al palo, sta per raddoppiare, ma non è detto che recuperi più avanti. Contratti tolti pure per lui. Quando tolgono i contratti vuol dire che non gli conviene più venderli.

Nel complesso il profitto in soli 3 mesi è stato notevole (e i contratti durano 2 anni).

La parentesi sfortunata di Dash era precedente e per fortuna non ci avevo investito quasi nulla (poi chissà magari recupera pure lui se il prezzo va alle stelle).

E' comunque una roulette russa, per fortuna nel complesso sta andando molto bene.

Nel complesso ci ho investito 500$ e se va fatta bene in due anni (se va avanti così) si decuplicano o più. 

Sulla sicurezza della blockchain resto comunque dubbioso nel lungo termine (il rischio hackeraggio per via di bug non previsti c'è sempre). Investendo in cloud mining (anzichè parcheggiare gli averi su qualche exchange) questo rischio si riduce perché i profitti arrivano poco per volta e si possono ridurre eventuali danni (e magari reinvestire progressivamente e con calma gli utili in nuovi progetti profittevoli).

 

Modificato: da bmare
Inserita:

Parlando di schema Ponzi non si può non pensare alla FED sono decenni che stampa cartaccia disancorata dal mondo reale e dai e ridai alla fine:

1) la Cina si fa il petro-yuan, salta tutto  e dopo il caos monetario gli Stati Uniti diventeranno più o meno come l'Argentina o il Brasile

oppure

2) gli USA giocano d'anticipo innescando la WW3 (con la scusa di ayatollah e ciccio Kim) e lì vinca il peggiore

Quanto alla criptovaluta, che ne dite se è stata creata dagli americchioni per ricominciare il giochino manipolatorio dollaresco ormai arrivato a fine vita?

E attenzione al bistrattato metallo giallo, Cina e Russia che ne stanno acquistando a vagonate in previsione dell'uragano monetario prossimo venturo.

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Il 6/12/2017 at 12:22, tonino dice:

Quanto alla criptovaluta, che ne dite se è stata creata dagli americchioni per ricominciare il giochino manipolatorio dollaresco ormai arrivato a fine vita?

Potrebbe anche essere. Internet era stato pensato per mettere in comunicazione le basi USA in caso di fallout nucleare.

Immaginiamoci lo scenario pegggiore (purtroppo a volte ci si prende :ph34r:): internet è assodato ormai che funzioni pressocchè ovunque,  la guerra al momento è "solo" economica. Lo step successivo forse era di trovare il modo di trasferire fiumi di denaro da un punto all'altro del globo in poco tempo e come archiviarlo senza aver bisogno di strutture fisiche come banche o casseforti (basta una specie di chiavetta usb o un quadernetto dove appuntare un pò di numeri e lettere).

CiccioKim secondo me è una marionetta degli Usa, gli permette di vendere armi ai paesi limitrofi realizzando grossi profitti (un pò come ha fatto coi paesi arabi contro il Qatar che gli rovinava i giochetti in Siria). Speriamo che Russia e Cina stiano quieti, sono loro (amaro dirlo) la nostra garanzia contro lo scoppio di una WW3. 

Non escluderei però anche un altro scenario un pò più fantasioso, quello di una SPECTRE composta da certi ricconi del globo (in combutta con i mercenari del terrorismo) per creare il caos.

Una cosa è evidente, il dark web usa molto le criptovalute per arricchirsi e secondo me c'è più marmaglia senza scrupoli che si arricchisce di gente per bene (ma forse la cosa è uguale per qualsiasi moneta, cripto o meno che sia).

Modificato: da bmare
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Inserita:
Il 5/12/2017 at 17:51, bmare dice:

Beh, peccato che hai desistito, alla fine avresti fatto bene a investire. B)

Sai a posteriori è facile dire cosa si sarebbe dovuto fare e cosa no. Stiamo parlando di un periodo che dire anomalo è un eufemismo. Anche i soldi investiti (o scommessi) semplicemente comprando Monero si sarebbero forse sestuplicati.

Colgo l'occasione per ricordare a tutti, in particolare i membri bmare e ancastel,  di leggere il regolamento, in particolare questa parte che riporto: "Non è consentito postare link a siti esterni (che non siano casinò online) senza l’assenso degli amministratori ed ogni link ai casinò deve essere neutro". Nel dubbio chiedete in privato sempre prima di postare e aspettate le risposte, il forum di AmmazzaCasino non può diventare una raccolta di link a siti di altervista e simili. 

 

Inserita: (modificato)
Il 6/12/2017 at 12:22, tonino dice:

E attenzione al bistrattato metallo giallo, Cina e Russia che ne stanno acquistando a vagonate in previsione dell'uragano monetario prossimo venturo.

Per quanto riguarda la Russia, questo video (anche se al limite del complottistico) fa pensare (anche se è in spagnolo si capisce abbastanza bene). Col metallo giallo sta forse finanziando qualche nuovo ordigno atomico? Mi aveva meravigliato infatti che proprio in questi giorni il Papa avesse tirato in ballo il monito di non creare ordigni nucleari (certo che abbiamo un'informazione giornalistica di pulcinella). Sull'Economist di questa settimana si legge che il governo ha taroccato i conti e che la Ue se n'è accorta e ci ha declassati a livello di Grecia e Portogallo (come ai vecchi tempi). Si legge anche che la Turchia del nuovo dittatore Erdogan (in barba alle sanzioni Onu) sta comprando sistemi anti missile dalla Russia (e non dagli Usa). Il risiko si fa interessante (se non inquietante).

 

Modificato: da bmare
Inserita: (modificato)

Gli stati forse non stanno a guardare impassibili la fuga di capitali sulle criptovalute e vogliono essere della partita (ma cosa si nasconde dietro: tasse future?). Video molto interessante.

 

Modificato: da bmare
Inserita: (modificato)

Buongiorno a tutti, in questi giorni di trading forsennato credo di aver messo a fuoco la criticità maggiore che circonda il mondo delle criptovalute e che lo differenzia in un certo senso dalle monete fiat. Il grosso problema può diventare quello di riconvertire in moneta fiat (dollaro, euro, etc..) le criptovalute se vengono a calare, o nella situazione peggiore a mancare, gli acquirenti di criptovalute che mettono sugli exchange i loro risparmi per investire in criptovalute. Non è uno scenario tanto assurdo.

Gli exchange non sono banche, loro scambiano e basta, se manca un elemento dello scambio (l'acquirente) la contrattazione non si conclude e al detentore di criptovaluta resta il cerino in mano.

Perché diciamocelo, per ora con le criprovalute non si può comprare quasi niente.

Ipotizziamo di essere un exchange di medie dimensioni ed avere 1000 clienti che in data odierna voglio scambiare in fiat.

200 di questi clienti hanno volumi di oltre 10000€ ciascuno.

500 di questi clienti hanno volumi di circa 1000€ ciascuno.

300 di questi clienti hanno volumi di circa 300€ ciascuno.

Se voi foste l'exchange e vi trovaste ad avere un numero di acquirenti capace di coprire neanche la metà delle richieste di vendita, dareste priorità alle richieste di prelievo in fiat in basa alla data di richiesta (criterio ragionevole) oppure in base al volume della richiesta?

In teoria dovrebbe essere in base alla data.

Chi lo sa se la criptovaluta accantonata sull'exchange (o una sua parte) non sia garanzia di loro investimenti ignoti alle masse di investitori (come per le banche).

Se l'Unione Europea proibisse l'uso di criptovaluta, e non è uno scenario così assurdo, potrebbe bloccare anche le transazioni sul proprio territorio (vedere il video qui sotto per capire come farebbe). Occorrerebbe a quel punto uscire dalla UE per fare le proprie operazioni o fidarsi di qualcuno che sia fuori dalla UE a cui comunicare i dati per le transazioni. Inevitabile il crollo della domanda di criptovaluta (insieme al valore) e inevitabile la fila negli exchange per prelevare (tipo fila nelle banche che stanno fallendo) senza però trovare acquirenti. 

Morale della favola: investire solo quanto si è disposti a perdere. Non un centesimo di più.

 

Modificato: da bmare
Inserita:
Il 18/12/2017 at 11:50, bmare dice:

Il grosso problema può diventare quello di riconvertire in moneta fiat (dollaro, euro, etc..) le criptovalute se vengono a calare, o nella situazione peggiore a mancare, gli acquirenti di criptovalute che mettono sugli exchange i loro risparmi per investire in criptovalute.

Lasciare denaro sugli exchange non è una cosa in effetti molto raccomandabile. Se fai "trading forsennato" è probabilmente inevitabile ma se prendi delle monete basate su dei progetti in cui credi e le tieni "hodl" è molto meglio conservarle sui portafogli "wallet" meglio se hardware come il Ledger Nano S. Io ho fatto così e un po' alla volta sto recuperando di tutte le "spese" fatte in FIAT e tutto quello che resta sono solo guadagni. Certo è un periodo in cui è facile fare profitti. 
E' notizia fresca che Martedì scorso l'exchange Coreano Youbit ha dichiarato bancarotta perché è stato craccato (pare da qualcuno in Nord Corea) e sono stati sottratti 4000 Bitcoin. Sembra proprio che, al momento, l'anello debole del blockchain siano proprio gli exchange. 

Inserita:

Ieri per la prima volta ho tentato di effettuare un pagamento in bitcoin.. cioè in pratica il beneficiario ha generato un "indirizzo" cioé un codice di tipo alfanumerico al quale io avrei dovuto inviare l'importo stabilito. Ora mi chiedo, essendo così tutto tracciato (e rintracciabile), come fanno a sparire nel nulla 4000 Btc?

Inserita: (modificato)

In realtà non spariscono, sulla blockchain IN TEORIA rimane traccia della transazione ma poi l'importo è stato girato ad altri wallet e il tutto in pochi minuti. Ma non si sa a chi appartengano i wallet.

Per curiosità una volta ho provato a guardare sulla blockchain il wallet di una hyip (Auroramine che poi ha scammato) per vedere quanti bitcoin aveva rastrellato, cifra da capogiro, al cambio euro di allora (un mese fa) 7,5 milioni di €... impossibile intercettarli.

http://blockchain.info/it/address/38jMiiZs2C5n5MPkyc5pSA7wwW6H4p6hPa

Questo era il link che mi ero salvato. Un mese fa funzionava. Strano che la blockchain cancelli una transazione. 

Qui c'è sotto qualcosa. Alla faccia della trasparenza. :ph34r:

A meno che non sia possibile cancellare un indirizzo e le relative transazioni la cosa è alquanto sospetta.

Modificato: da bmare

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