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il fatto è che la disposizione è contraria all'ue, però nel momento in cui viene approvata, il provider se non vuole avere sanzioni, deve applicarla, starà poi ai casinò fare causa all'Italia perché ha fatto questa legge...

Morale: può essere che per 6-7 mesi noi non potremo giocare e guadagnare, i casinò guadagneranno un sacco con il risarcimento dello stato e tutti ci guadagneranno tranne noi giocatori e noi stato italiano :o:o:o complimenti

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da punto-informatico di oggi:

[...]

Il legislatore è sbronzo

Se Internet diventa sempre più importante nel nostre vite è necessario che anche le leggi e i provvedimenti legislativi che la regolano crescano di pari passo e siano di buon livello. Il Decreto Urbani è un ottimo esempio di quali siano gli approcci sbagliati e superficiali ai grandi e nuovi problemi della nostra prossima stagione digitale. Colpisce che mentre in Italia legislazioni importanti per Internet vengano approvate in oscure commissioni con esperti del calibro di Gabriella Carlucci e sotto le pesanti ingerenze di molti diversi gruppi di potere, in Francia il dibattito parlamentare sul diritto d'autore ai tempi di Internet e sulla liceità del file sharing abbia interessato il governo ai massimi livelli. È cronaca di questi giorni. Ci sono editoriali e articoli sulle prime pagine di tutti i grandi quotidiani, da Le Monde a Le Figaro ed il Primo Ministro è stato costretto a rimandare la discussione in attesa di ulteriori approfondimenti. Di fronte a grandi problemi servono grandi impegni. Qualcosa di completamente diverso da quanto accade da noi: basti pensare alle leggerezze del Ministro Pisanu che con una marginale clausola ad una normativa antiterrorismo ha di fatto azzerato gli accessi pubblici ad Internet nel nostro paese o all'ultima vagheggiata iniziativa contenuta nella legge finanziaria per impedire l'accesso ai navigatori italiani di siti web dediti al gioco d'azzardo. L'unico paese nel quale le truffe dei dialer hanno prosperato per anni si dota di normative censorie di stampo cinese per proteggere i propri cittadini dal vizio del gioco? Sembra una barzelletta, vediamo se lo sarà davvero.

[...]

http://punto-informatico.it/p.asp?i=57074&r=PI

Inserita:

grazie a sam e a tutti quanti postano articoli sulla vicenda, ma oltre che discussioni di disappunto non trovo nessun articolo che sappia prevedere (o almeno provi) cosa realmente succedera'... :huh:

Inserita:
oltre che discussioni di disappunto non trovo nessun articolo che sappia prevedere (o almeno provi) cosa realmente succedera'... :(

Proprio perché essendo un provvedimento attuato per la prima volta in questa misura non è possbile fare ipotesi fin quando non si vedrà ( se si vedrà ) qualcosa in concreto.

Inserita:

ecco un articolo apparso sul "il mattino" noto giornale partenopeo sempre relativamente alla finanziaria e al gioco online:

dalla prossima settimana utilizzando il decoder digitale si potra' puntare sul tradizionale 1x2, ma anche su quale squadra segna un goal, sui gol successivi al primo ecc. (grazie alla Snai card)...ma la novita' che potrebbe fare impennare il mercato e' la possibilita' che la legge da' ai monopoli di intervenire per bloccare i siti delle agenzie di scommesse che non hanno sede in italia. La polizia postale come fa con i siti pedofili, spiega un esperto del settore, potrebbe vietare dall'italia l'accesso ai siti esteri. Le grandi agenzie inglesi hanno subito protestato. Gia' presentati numerosi esposti all'UE. Chi ha ragione? chi paga le tasse in italia o chi si appella alla legge del libero mercato? sara' una battaglia lunga e difficile senza esclusione di colpi.

Voi che ne pensate ragazzi? :D

Inserita:

Beh se qualcuno è interessato su Victor Chandler siamo diventati una scommessa... :D

riportato dal sito:

"Riuscirá il Governo Italiano a bloccare l'accesso ai siti dei Bookmaker esteri? E se dovesse riuscire, quando inizierà il blocco? Attualmente niente é certo tranne il fatto che da oggi si puó scommettere sul successo o meno della cosiddetta "Norma Anti-Book" prevista dalla recente Finanziaria.Controlla le fantastiche quote!! [...]"

  • 7 months later...
  • 1 year later...
Inserita:

Italia, oscurato un videogioco online

Gli italiani che già non possono accedere liberamente a siti dedicati al gambling per questioni burocratiche, oggi non possono neppure più giocare con soldi virtuali. Lo stabilisce l'Azienda dei Monopoli

Roma - Gentile Redazione, vi scrivo per segnalarvi che da oggi, o forse già da qualche giorno, sul sito www.pkr.com appare il laconico messaggio dell'AAMS che dice che il sito non è raggiungibile perché sprovvisto delle autorizzazioni e bla bla bla.

Si tratta di un sito dal quale si può scaricare un software (estremamente ben fatto, oltretutto, con un grafica 3D veramente bella) per giocare online con persone da tutto il mondo a Poker Texas Hold'em, variante americana del poker ultimamente molto in voga anche da noi.

È possibile giocare sia con "Real money", ovvero perdendo e vincendo soldi reali, che con "Play money", ovvero soldi virtuali, senza sganciare (e senza poter vincere quindi) un centesimo reale.

Da qualche settimana mi divertivo a giocare con i "play money", scontrandomi con persone di tutto il mondo e affinando la mia tecnica, senza perdere o vincere un soldo. Più o meno come milioni di giocatori fanno con centinaia di altri giochi online.

Pare che ora io non possa più.

Lascio a voi ogni commento. E a me la ricerca di un proxy.

Lettera firmata

Caro lettore, è passato ormai un anno e mezzo da quando dovemmo tutti comprendere che l'oscuramento dei siti del gioco d'azzardo da parte di AAMS su mandato della Finanziaria era molto più che una "semplice" procedura di tutela del Monopolio, in quanto sostanziava un vero e proprio sequestro del traffico IP degli italiani.

È triste vedere che, con l'eccezione di pochissime testate, come Punto Informatico, e un manipolo di blog, una questione tanto importante sia, di fatto, non più raccontata, come se non esistesse. E, invece, si sta allargando, come testimonia la tua lettera, andando persino più in là di quanto inizialmente temuto.

Grazie dunque per la segnalazione e grazie a PI per questo spazio,

Gilberto Mondi

ps. naturalmente, come sempre, il blocco imposto da AAMS è facilmente aggirabile. I più smaliziati non troveranno difficoltà ad accedere alle pagine dove si gioca con soldi virtuali, gioco che si sta cercando di sottrarre agli utenti italiani.

http://punto-informatico.it/p.aspx?i=2081256

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Italia, raddoppia la censura di massa

Si allarga a macchia d'olio il numero di siti che le autorità vorrebbero rendere inaccessibili agli utenti italiani. La lista degli spazi web oscurati si è raddoppiata. Il traffico IP degli italiani viene sequestrato in modo sistematico

Roma - Chi avesse fin qui sperato in un tardivo ripensamento, non gradirà: l'Amministrazione autonoma dei Monopoli di Stato, AAMS, ha allargato a dismisura nel corso degli ultimi mesi la lista dei siti messi al bando, i siti Internet, cioè, che gli utenti italiani non possono visitare. L'operazione di sequestro del traffico procede col vento in poppa: se in origine riguardava circa 500 siti ora ne coinvolge più di 2mila.

AAMS, che si muove con delega dell'ultima Finanziaria, non si limita più ad oscurare l'accesso ai siti Internet dei casinò online e dei bookmaker, ora si è passati a prendere di mira anche i siti di videogiochi se questi videogame, come il poker online giocato con soldi finti (che vengono definite poker room), possono rappresentare un accesso a giochi d'azzardo veri e propri.

In particolare, se lo scorso dicembre Punto Informatico registrava l'oscuramento di 600 siti, mentre scriviamo la lista ha ora raggiunto la vetta record di 1.241 siti web.

L'operazione di sequestro del traffico, già duramente stigmatizzata dagli esperti di ISOC Italia, non viene definita censura ma, anzi, viene considerata dalla Finanziaria, e di conseguenza anche da AAMS, come una forma di tutela degli utenti italiani. I siti messi al bando, infatti, non hanno stipulato accordi specifici né hanno licenza di operare in Italia e, dunque, non solo non garantirebbero entrate ai Monopoli ma anche non offrirebbero garanzie minime per chi volesse utilizzarne i giochi a pagamento.

Il fatto che su quei siti siano presenti informazioni, dati, opportunità che non prevedono il pagamento o la partecipazione a giochi d'azzardo, come dimostrano gli eventi di questi giorni, non ha alcuna importanza: nell'ottica con cui si procede all'oscuramento è sufficiente che un sito sia gestito da una entità che non ha sottoscritto contratti con i Monopoli italiani perché entri nella lista dei siti inibiti, come la definisce la stessa AAMS sul proprio sito. Passa in secondo piano anche l'eventuale desiderio di un utente italiano di conoscere e informarsi sui meccanismi dei siti d'azzardo internazionali.

C'è da chiedersi se una strategia di questo tipo funzioni. Se, cioè, i Monopoli e di conseguenza l'Erario italiano incassino di più grazie al blocco dei siti esteri. Vista l'applicazione di una sorta di web hijacking istituzionale, all'estero impiegato per i soli siti pedopornografici, è lecito aspettarsi che vi sia almeno una forte contropartita. Ma se è difficile fare i conti, è invece facile vedere come siti del gambling internazionale tra i più conosciuti e apprezzati in tutto il mondo, come quello di WilliamHill, già bloccato a febbraio 2006, dopo più di un anno e mezzo continuino a risultare inaccessibili dall'Italia:

E se è difficile credere che siano pericolosi i siti degli storici bookmaker britannici, il sequestro del traffico continua a convincere a metà anche sul piano tecnico. Per accedere a molti siti è infatti sufficiente smanettare con il browser, per altri è necessario ricorrere ai molti, forse infiniti modi che consentono di mascherare la propria provenienza "italiana". In tutti i casi, una volta su quei siti, è possibile visionarli, capire come funzionano, quali regolamenti applichino, alle leggi di quali paesi facciano riferimento e persino lasciarvi il proprio stipendio.

http://punto-informatico.it/p.aspx?i=2084818

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