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Questo articolo è preso da Lautomatico.net

Sembra che a breve potrebbe esserci una decisione definitiva anche in Italia.

E mail, banner pubblicitari in internet e link in vari siti di interesse. E' possibile fare tutta questa pubblicità ai casinò online? In pratica si, perché ne viene fatta a tonnellate. In teoria no per via di una legge: "La 401/89 che prevede sanzioni penali per il gioco d'azzardo e anche per l'attività di raccolta online", spiega l'avvocato Marco Ripamonti esperto di gaming. A cascata nella normativa è previsto anche il divieto della pubblicità. Questione chiusa quindi?

In soccorso degli operatori del gioco di tutto il mondo arriva, come al solito, la sentenza Placanica. La Corte di Giustizia europea ha giudicato incompatibile con il diritto comunitario la normativa italiana che prevedeva sanzioni penali a chi raccoglieva gioco e scommesse senza la necessaria concessione della legislazione in vigore nello stato membro di riferimento. "Se volessimo percorrere la stessa strada di prima, cioè che la pubblicità è illegale sulla scorta delle sanzioni penali - chiarisce Ripamonti - anche qui potremmo, per analogia, dire che, per i principi indicati dalla Placanica va rimosso il divieto di poter fare pubblicità di qualsiasi tipo per i casinò online". Dello stesso avviso Stefano Sbordoni, legale esperto di sportsbetting: "Si in effetti si può pensare che sia legale fare pubblicità soprattutto sulla base dei principi indicati dalla Corte di Giustizia Europea. Sarà poi il giudice nazionale ad interpretare caso per caso perché, ricordiamolo, la Placanica non è una legge e il gioco d'azzardo dei casinò online continua ad essere illegale soprattutto per chi non possiede neanche la concessione dell'Amministrazione autonoma". Ripamonti non può che essere d'accordo: "La legge 401 non è stata abrogata". E Sbordoni: "Anzi la normativa è molto chiara su questo aspetto".

Il caso è del tutto simile alla situazione dei Ctd Stanleybet e delle scommesse sportive. Essendo le due normative in contrasto ci sarà sempre uno scontro. La parola fine spetterà al giudice nazionale che dovrà sentenziare sulla base di tutti gli elmenti che ha in mano, sentenza Placanica compresa. Siamo sempre nel campo delle ipotesi e, come spiega Ripamonti: "Il condizionale è d'obbligo perché siamo sempre nel limbo tra legalità e illegalità nel bel mezzo di una querelle infinita tra Europa Italia.

"Chi vuole rischiare sa a cosa va incontro, ovviamente niente di grave", spiega Ripamonti. L'avvocato ne sa qualcosa visto che http://www.710games.com/ l'ha ingaggiato per tutelare la società in Italia qualora lo Stato italiano volesse ostacolare il progetto del bookmaker di Malta: aprire dei Ctd su tutto il territorio italiano senza la concessione dell'Aams.

Il gioco online in Italia subisce ancora le solite restrizioni. Non è possibile giocare sui casinò in internet perché considerati nella categoria bandita del ‘gioco d'azzardo'. Risale al 2 gennaio 2006 il decreto di oscuramento che rese impraticabile ai giocatori la visita di quei siti che effettuavano raccolta senza la concessione Aams. Ma aggirare l'oscuramento è un gioco da ragazzi. Spesso basta togliere le tre ‘w' dall'indirizzo internet, oppure modificare l'indirizzo per entrare lo stesso nelle sale da gioco spesso con sede legale a Malta, a Panama e in latri paesi ‘off-shore'. "Anche questo decreto non è caduto, non è stato annullato - conferma Ripamonti - anzi c'è una procedura di infrazione aperta da Bruxelles nei confronti dello stato italiano".

L'odissea dei casinò online, quindi, non finisce qui. Si opera indisturbati da altri siti, si fa lo stesso pubblicità e si raccoglie gioco dagli appassioanti italiani. Ma allora perché non regolamentare il settore approfonditamente? I controlli su internet sono facilmente eludibili: "Con i mezzi informatici si più fare tutto", conferma Ripamonti.

Ma c'è una speranza? "Vediamo cosa succede con l'introduzione degli skill games, i giochi di abilità che prevedono al loro interno anche le carte - spiega Stefano Sbordoni - entro un mese potrebbe esserci il decreto e il regolamento". Sono previsti i giochi come il Poker, la Scala e forse anche Roulette e Black Jack. Ma tutto dipende dai regolamenti attuativi. Una cosa è certa se non si ha la necessaria concessione Aams non si può operare in Italia.

  • 4 weeks later...
Inserita:

si ma in tutto questo marasma una domanda mi sale spontanea e viscerale:

SE IO MI CONNETTO COL SOFTWARE A PokerStars.COM e GIOCO I SOLDI....

1) IPOTESI A) IGOCO MA non INCASSO NIENTE: commetto reato?

2) VINCO UNA BELLA SOMMA E LA INCASSO: commetto un reato? Devo metterla nella dichiarazione dei redditi?

RISPONDETEEEEEEE!!!

;)

grazie

  • 1 year later...

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