Nonostante tutti siamo a conoscenza del fatto che il banco, alla fine, vince sempre, siamo perennemente alla ricerca dei giochi che ci permettano di perdere il meno possibile ma, al contempo, ci facciano divertire. Oltre che alle caratteristiche intrinseche del gioco che lo possono rendere più o meno semplice da approcciare, ci sono tre fondamentali fattori che determinano come vengono distribuite le vincite nel tempo e nelle giocate.
Definizioni di vantaggio, varianza e volatilità
In questo articolo andremo a definire, cercando di semplificare ed essere concisi, cosa sono questi tre fattori, faremo degli esempi per far capire meglio come influenzano la distribuzione delle vincite ed evidenzieremo le differenze e da cosa vengono accomunati, sorvolando sul fatto che cominciano tutti per la stessa lettera… eh va bene, dovevo sorvolare ma ormai l’ho scritto e il tasto cancella sulla mia tastiera non sembra funzionare bene.
Partiamo dal primo:
Vantaggio del Banco
Il vantaggio del banco è il fattore più importante, determina il margine al banco in percentuale rispetto al giocato. È l’inverso del RTP, che è il Return to Player ovvero il ritorno al giocatore rispetto al giocato.
Esempio: se il vantaggio del banco in un determinato gioco è del 5%, il RTP sarà 95%. Questo è l’inverso espresso in percentuale, ma questo forse lo sapevate già.
Su 1000 giocate dovremo aspettarci un risultato di gioco tendente a 950, e il banco si aspetterà un ritorno tendente a 50.
Se partiamo con 100€ (definito come nostro bankroll) e giochiamo 1000 volte 1 € possiamo attenderci di concludere la sessione con 50€, ma attenzione:
tendente vuol dire che maggiore sarà il numero di esperimenti, più vicini andremo al ritorno teorizzato. In un numero infinito di esperimenti, chiaramente impossibile da raggiungere sperimentalmente, il risultato coinciderebbe con quello pubblicato.
Non voglio fare una lezione di matematica su un articolo di AmmazzaCasino, ma spesso, sul nostro forum, si legge di persone che restano deluse dal fatto che il RTP di una loro determinata sessione di gioco sia lontanissima dal ritorno atteso. Questo succede perché il ritorno atteso nel breve periodo è in balìa anche dei due prossimi fattori (varianza e volatilità) e nessuno è mai riuscito a fare un numero infinito di giocate, per quanto alcuni scrivano di essersi impegnati molto in questo senso.
La Varianza
La varianza è una misura, sempre in percentuale e sempre calcolata sul lungo periodo, di quanto ci possiamo aspettare che il risultato delle nostre giocate possa variare rispetto al RTP. Per fare un esempio pratico, solitamente il Blackjack ha una varianza mediamente più bassa rispetto al Videopoker Jacks or Better, pur essendo il ritorno atteso in vincite al giocatore abbastanza simile (si attesta in entrambi i casi tra il 97% e il 99,5% a seconda delle caratteristiche del gioco).
La differenza è che con il Blackjack possiamo aspettarci vincite basse, rispetto allo scommesso, ma molto frequenti, mentre con il Videopoker Jacks or Better possiamo aspettarci, oltre alla vincite basse della coppia vestita, qualche molto sporadica vincita elevata con Scale a Colore o Scala Reale. Similmente funziona il ritorno alle slot machines, una slot a varianza alta vorrà dire più rischio ma anche, se saremo fortunati, più ricompensa, anche con il medesimo RTP o, il suo inverso, il Vantaggio del Banco.
La volatilità
La volatilità è anch’essa una misura che ci racconta quanto possiamo aspettarci che vari il risultato delle nostre giocate rispetto al RTP ma si concentra sul breve periodo piuttosto che sul lungo. La volatilità può essere, ad esempio, riferita ad una slot machine durante un tempo definito come 24 ore, una settimana o un mese. Una grande differenza di risultato ottenuto dello stesso gioco in diversi periodi di riferimento è, senza dubbio, una caratteristica di un’alta volatilità.
Lo stesso discorso non può essere applicato alla varianza che è una percentuale fissa, calcolata ed assegnata ad un determinato gioco a seconda delle regole, o se è un gioco di carte, anche dal numero dei mazzi.