Definito anche come “nobile arte”, il pugilato è una delle discipline sportive più antiche. Praticato sia a livello dilettantistico che professionistico, oggi si presenta anche in veste non agonistica, ossia come disciplina ricreativa. A ogni modo, si tratta di uno sport completo e impegnativo, in grado di allenare gruppi muscolari di tutto il corpo. Da diversi anni, inoltre, coinvolge gli appassionati di scommesse che desiderano mettere alla prova le proprie conoscenze in materia. A tal proposito, nelle righe a seguire avrai l’opportunità di approfondire la storia di questo sport e di ottenere informazioni sulle figure che hanno portato la boxe a conquistare intere generazioni.
Una disciplina che ha molto da insegnare
Praticare pugilato significa apprendere valori come il rispetto e l’applicazione. E per conquistare il ring è necessario muoversi passo dopo passo, crescendo atleticamente e come mentalità. L’obiettivo è battere l’avversario senza travalicare le regole. Per farlo occorre non solo costruire un fisico atletico e resistente, ma anche sviluppare un equilibrio psicologico. Sono 5 i principi alla base di un buon pugile: responsabilità, integrità, sano agonismo, rispetto dell’avversario e superamento dei propri limiti.
Cenni storici ed evoluzione della boxe
Lo sapevi che il termine “pugilato” ha origine dalla parola latina “pugilatus”, a sua volta derivante da “pugil”, che definiva un atleta che “lotta con il pugno”? La boxe è sempre stata vista come disciplina del riscatto, cui si approcciavano persone desiderose di migliorare una vita poco generosa nei loro confronti. Le prime tracce del pugilato fanno risalire lo sport ai tempi dei sumeri e degli antichi egizi. A dilettarsi con la boxe erano anche romani e greci. Ma è stato nel Medioevo che si è assistito alla sua diffusione. Per quanto concerne la storia “moderna”, è in Inghilterra, nel corso del XVI secolo, che il pugilato si è imposto con combattimenti a mani nude. Nei secoli successivi entrarono in vigore i primi regolamenti, trasformando la boxe in una disciplina sportiva destinata a raccogliere consenti soprattutto in territorio statunitense a partire dagli ultimi anni del XIX secolo.
I campioni più famosi, da Marciano a Chavez
Fonte d’ispirazione per la figura di “Rocky”, protagonista della celebre serie di film interpretati da Sylvester Stallone, Rocky Marciano è stato un campione leggendario. Di origini italiane, come appare chiaro dal suo vero nome, Rocco Francis Marchegiano, vanta un record che recita 49 vittorie (ben 43 per KO) e 0 sconfitte in carriera. È l’unico campione appartenente alla categoria dei pesi massimi a non aver mai perso un incontro. La sua fama l’ha portato anche a recitare in un film prodotto in Italia, dal titolo “Poveri ma belli”.
Il mito di Muhammad Alì
Un campione leggendario, ma anche un atleta “scomodo” per le sue dichiarazioni, divenuto fragile a seguito di una grave malattia. Stiamo parlando di Cassius Clay, meglio conosciuto come Muhammad Alì, nome assunto in seguito alla conversione alla religione islamica. Se hai qualche anno sulle spalle probabilmente nella tua mente riaffioreranno le immagini di incontri indimenticabili, come quello che ha visto Alì affrontare nel 1974 George Foreman, nel celebre evento “Rumble in the Jungle”. Il match, disputato in Zaire, ha visto prevalere proprio Alì. Nel corso della carriera, dopo i soprusi razzisti subiti per via della pelle nera, Alì ha sempre combattuto per dare pari dignità a chi non era nato bianco. Commovente una delle sue ultime apparizioni pubbliche: tremolante a causa del morbo di Parkinson, ha acceso il braciere delle Olimpiadi di Atlanta 1996.
George Foreman, il grande avversario di Alì
Abbiamo citato George Foreman nel narrare le gesta di Muhammad Alì, ma lo statunitense merita qualche parola in più. Quello che può essere inserito tra i più grandi campioni dei pesi massimi della storia, ha stupito tutti tornando sul ring dopo il ritiro, a 45 anni compiuti. Cosa ancora più straordinaria è il fatto di aver sconfitto al rientro Michael Moorer (allora ventiseienne), tornando a conquistare il titolo di campione dei massimi. Oltre a essere stato proclamato per 7 volte campione mondiale, ha ottenuto la medaglia d’oro nel 1968 alle Olimpiadi messicane.
Mike Tyson, Evander Holyfield e altri campioni
Chi non ricorda il morso di Tyson all’orecchio di Evander Holyfield, avvenuto durante un match di fine anni ’90? “Iron Mike”, ritiratosi ufficialmente nel 2020, è stato per molti il pugile di riferimento negli anni ’80 e ’90. Dal canto suo, Holyfield, conosciuto come “The Real Deal”, ha conquistato 44 vittorie e diversi titoli mondiali. Negli occhi degli appassionati rimangono anche le 2 vittorie sullo stesso Tyson. Sono entrati a far parte della storia della boxe anche campioni del calibro di Oscar de la Hoya, il “Golden Boy”, in grado di vincere 10 titoli mondiali, e di farlo in 6 differenti categorie di peso, Mayweather, Pacquaio e Julio Cesar Chavez. Quest’ultimo è stato un leggendario pugile messicano capace di ottenere 107 vittorie su 115 match disputati.
I tornei principali sui quali scommettere
Sono tante le opzioni di scommessa offerte dalle piattaforme più famose del Web, e riguardano sia competizioni nazionali che internazionali, non solo maschili. Nella nostra penisola la più nota è il Campionato italiano di pugilato, riservato ai pugili professionisti. Sono EABA e EUBC a organizzare i Campionati europei di pugilato, che vedono affrontarsi gli atleti più forti di tutte le categorie. Spetta all’AIBA, invece, promuovere i Campionati mondiali di pugilato. Da ricordare è come la boxe sia uno sport olimpico; ogni 4 anni, pertanto, avrai occasione di scommettere sugli incontri di pugilato di tale manifestazione.
Fattori di cui tener conto prima di effettuare pugilato scommesse
Il primo elemento che dovresti valutare è rappresentato dalle tipologie di scommesse proposte dai diversi bookmakers. Le più diffuse sono le puntate sul vincitore assoluto(chiamata anche scommessa sull’esito dell’incontro). Potrai anche puntare sui round totali di un incontro (viene applicato in diversi casi l’under/over), sul metodo di vittoria (ad esempio per KO o KO tecnico), sul round vincente e persino sul fatto che a decretare l’esito siano i giudici.
Altrettanto importanti per il pugilato scommesse sono le statistiche. Buona abitudine è verificare il numero di match disputati dal pugile, le vittorie, i risultaticentrati in competizioni dello stesso tipo e quelle ottenute con avversari che hanno caratteristiche simili al pugile da affrontare. Determinanti, infine, sono le caratteristiche tecniche dei due pugili, i punti di forza e le debolezze, le condizioni fisiche attuali e gli eventuali infortuni patiti recentemente.