Compaiono sul territorio nazionale verso la fine del 2013, in seguito alla pubblicazione da parte dell’Amministrazione Autonoma del Monopolio dello Stato (AAMS) delle linee guida e dei regolamenti atti a disciplinarne ogni aspetto. Una novità nell’Igaming come tante ce ne sono ogni anno, ma destinata a far parlare di sé a lungo. Il settore delle scommesse virtuali ha visto negli ultimi anni crescere vertiginosamente il numero degli appassionati ed oggi, complice il corona virus, il fenomeno ha assunto portata epocale. Grazie alla sospensione dei campionati e dei tornei reali, e alla scomparsa degli eventi sportivi in palinsesto, le scommesse virtuali battono quelle reali e riformulano le abitudini degli italiani.
La nuove frontiera dello Sport Virtuale
Sul sito di scommesse sportive SNAI.it moltissimi sono gli sport che consentono una puntata. Calcio, le corse dei cani, le corse dei cavalli, il ciclismo, il tennis, le corse automobilistiche e motociclistiche. Virtuale, prima di tutto, significa sempre possibile. Le complicazioni del reale, fonte inesauribili di incidenti e di casi imprevedibili, non vengono contemplate in questa dimensione. Nella ricreazione artificiale di un evento si azzerano le difficoltà e crescono a dismisura le opportunità. Questo significa sport ogni attimo nell’arco di una giornata intera. SNAI, per esempio, propone delle quote sviluppate dai migliori bookmaker, per offrire ai suoi utenti l’esperienza virtuale migliore. Se è vero che nelle crisi nascono sempre delle opportunità, questo è sicuramente accaduto per il nuovo segmento delle scommesse virtuali e sono in molti a contendersi questo spazio.
Le scommesse virtuali sul calcio
Lo Sport preferito dagli italiani è il calcio. Ora dobbiamo immaginare un mondo all’interno del quale il calcio sia sempre possibile. Il virtuale consente ai tifosi di giocare su eventi calcistici simulati al computer che si rifanno interamente alle partite reali, ma che a differenza del reale sono sempre disponibili, ed esattamente come il reale assicurano vincite autentiche. AGIMEG afferma che a marzo 2020, rispetto l’anno precedente, si è avuta una crescita fortissima, quasi il doppio degli utenti. Parte di questa attrazione fatale suscitata dalle partite virtuali sta nell’accessibilità. Si può giocare 24 ore al giorno su sette giorni alla settimana. Un appassionato non ha che da scegliere la sua squadra preferita e giocare con essa tutto il giorno, non solo all’appuntamento ufficiale con la partita.
Pro e contro?
Come in tutte le cose anche nel mondo virtuale delle competizioni sportive e delle relative scommesse ci sono punti a favore e a sfavore. I contro sono facilmente intuibili e hanno a che fare con la dipendenza. Il rischio è di non riuscire a smettere di giocare. Il coinvolgimento è altissimo e con la possibilità di puntare fino a pochi secondi prima della fine di una partita, si rischia di perdere il controllo. Il tutto avviene a livello inconscio, ciò che crediamo apparire in un modo nella realtà agisce nell’altro. Il sintomo non sempre è definibile e può variare da persona a persona. Nella stragrande maggioranza dei casi ci si accorge di dipendere da qualcosa quando è troppo tardi. Questo perché la dipendenza è insieme il sintomo e la malattia, ovvero la malattia è già il sintomo, senza campanelli di allarme. Riguardo ai pro questi ultimi sono altrettanto intuibili: il divertimento, la passione per lo sport e le vincite.
Una possibile soluzione
La mente umana è un processo e opera come tale. Significa che è dinamica e in movimento. Recepisce stimoli e li elabora grazie a una materia in cui geni, esperienza, e una parte x, la cosiddetta variabile inclassificabile, quella che in gergo chiamiamo Il Caso, interagiscono. Una dipendenza attecchisce laddove si crea una falla del sistema, una interruzione. In questo processo dinamico è ricreativo dell’intelligenza umana è come se succedesse un intoppo, un errore del sistema. La dipendenza può essere discussa su diversi piani, ormonali, psichiatrici o neurologici. La Redazione di Ammazzacasino è sensibile al tema e già in passato ha affrontato l’argomento nei suoi spazi di pertinenza. La soluzione, per quanto ci riguarda, sta nel fermarsi prima, mantenendo saldo l’equilibrio tra divertimento e razionalità.