Scommettiamo sul Rugby! Ecco i nostri consigli

Rugby Galles Italia

Tra gli sport, il rugby è una delle principali discipline ad avere alle spalle una storia lunghissima. E proprio il rugby ha contribuito alla diffusione di uno sport apprezzatissimo, soprattutto negli Stati Uniti: il football americano. Si dice che a ideare il gioco sia stato, nel lontano 1283, William Webb Ellis, studente della città di Rugby. Ecco spiegato il nome. Oggi, anche grazie alla partecipazione dell’Italia al celebre torneo delle Sei Nazioni (le cui partite sono trasmesse in chiaro), il rugby può contare su un buon seguito nel nostro Paese. E la popolarità raggiunta ha portato i bookmakers a inserire le rugby scommesse nei propri palinsesti

Varianti di rugby esistenti

Se hai una certa esperienza nelle scommesse, e hai provato a puntare anche su qualche match di palla ovale, avrai notato come i palinsesti siano soliti distinguere tra due varianti: “rugby union” e “rugby league”. La prima vede scendere in campo 15 giocatori per squadra, e assegna 5 punti a ciascuna meta; la seconda, invece, presenta squadre da 13 atleti, e i punti per meta sono 4. Non c’è dubbio sul fatto che la più popolare sia la “union”. Le sue regole, ad esempio, vengono utilizzate per la Top 12 italiana, la Top 14 francese e la Premiership inglese.

I tornei più conosciuti su cui scommettere

Perché tu possa avere un’idea più chiara di come procedere con le scommesse di rugby, potrebbe esserti utile avere qualche informazioni in merito ai tornei maggiormente presi in considerazione dai bookmakers.

Super 14 (ex Super Rugby)

Nato nel 1996, questo torneo ospita squadre provenienti da Australia, Nuova Zelanda, Isole del Pacifico e Figi. Si tratta di una competizione professionista che segue le regole del rugby union.

Il “Sei Nazioni”

Presentato per la prima volta sul finire del XIX secolo, il Sei Nazioni ha per protagoniste Francia, Galles, Inghilterra, Irlanda, Italia e Scozia. In pratica, a prenderne parte, sono alcuni dei Paesi situati nell’emisfero boreale. Prima di chiamarsi “Sei Nazioni” (il cambiamento di nome è avvenuto nel 2000), il torneo era conosciuto come “Home Nations Championship”.

Top 14 francese

Il campionato francese rappresenta uno dei tornei più famosi del mondo, e questo anche grazie al budget di cui può disporre. Non a caso, ancora oggi fa gola a moltissimi campioni, riuscendo a trasformarli in vere star. Tra i più celebri, limitandosi ad atleti che hanno vestito la maglia della nazionale italiana, è possibile ricordare Sergio Parisse, Martin Castrogiovanni, i fratelli Bergamasco e Diego Dominguez. È stato fondato nell’ormai lontano 1892, e le sue regole prevedono un girone di andata e uno di ritorno e, successivamente, i playoff.

Gallagher Premiership (o Premiership Rugby)

Appartenente alla Rugby Union, questa competizione è stata organizzata la prima volta nel 1987, adottando inizialmente una formula che prevedeva turni a eliminazione diretta. Dopo 7 edizioni furono adottate delle modifiche, che hanno portato alla programmazione di gironi di andata e ritorno. Un’ulteriore modifica, datata 2002, ha introdotto i playoff.

Super League

Inaugurato nel 1996, e nota anche come “Super League Europe”, questo torneo ospita un gran numero di squadre, ben 69. Questa grande apertura ha certamente avuto risvolti positivi in termini di popolarità. Il successo registrato è anche frutto della decisione di riprogrammare gli incontri nella stagione estiva, e non più nei mesi invernali come avvenuto per le prime edizioni.

I mercati principali

I migliori bookmakers sono oggi in grado di proporre un ampio ventaglio di mercati incentrati sul rugby. Nelle prossime righe troverai una breve descrizione dei più popolari.

Vincente 1X2

Mercato classico per eccellenza, quello del “Vincente 1X2” ti vedrà puntare sulla squadra che ritieni possa vincere un determinato match. Differentemente da quanto accade per discipline come basket e volley, nel rugby sarai libero di puntare anche sul pareggio. Considerando, però, come solitamente gli incontri tendano a terminare con un punteggio piuttosto elevato, la possibilità di trovarsi in una situazione di parità è remota. Non a caso, le quote della X si attestano sul 20.00.

Handicap

Anche nel rugby hanno preso rapidamente piede le scommesse con handicap. In questo caso, oggetto della tua puntata sarà un incontro che vede una delle due squadre partire svantaggiata (ovviamente solo nella scommessa, non sul campo) di un certo numero di punti (di norma tra i 3 e i 6 punti). Di conseguenza, puntando su una squadra, la tua scommessa risulterà vincente solo se il match si concluderà con un vantaggio tale da coprire anche i punti handicap. Una vittoria per 35 a 30, con un handicap di – 6, non sarebbe ritenuta sufficiente.

Prima realizzazione

Il mercato in oggetto appartiene al gruppo delle scommesse sulla squadra (non sui singoli giocatori). Ti vedrà pronosticare quale delle due compagini realizzerà per prima una meta, ma anche come questa avrà luogo (scegliendo trac “Meta”, “Calcio piazzato” e “Drop”). Nulla, ipoteticamente, ti vieterebbe di scommettere sullo 0 a 0, anche se tale punteggio è più unico che raro nel rugby. Un esempio chiarirà meglio il meccanismo della scommessa. Se in un match tra Italia e Galles punterai sulla prima realizzazione italiana tramite meta, la puntata sarà perdente se i primi punti, pur centrati dell’Italia, siano ottenuti con un drop.

Ultima meta

Altrettanto popolare è il mercato “Ultima meta”. Come appare chiaro dal nome adottato dovrai individuare quale delle due squadre metterà a segno l’ultima meta del match. Non valgono, pertanto, i punti ottenuti da drop o calci piazzati. Tieni presente che, in genere, questo mercato si avvale di quote non indifferenti.

Over/Under

Altro mercato da non sottovalutare, l’Over/Under vede lo scommettitore puntare sul fatto che in un incontro la somma dei punti delle due squadre raggiunga o meno un valore predeterminato. Se tale limite è pari a 31, e la somma del punteggio alla fine del match è 42, la puntata risulterà vincente.

Consigli utili

Per avere maggiori possibilità di vincere puntando sul rugby è fondamentale avere una certa conoscenza del formato dei diversi tornei, delle regole e delle modalità di assegnazione dei punti. Altrettanto utile, dopo aver scelto il match su cui puntare, è controllare le statistiche relative a squadre e giocatori. Trattandosi di uno sport molto fisico, uno o due giorni di riposo in più tra una partita e l’altra potrebbero fare la differenza. Dovresti poi verificare i mercati disponibili, individuando quelli con le quote migliori. I mercati a handicap, ad esempio, vedono solitamente assegnare quote allettanti.